Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Tratto da un romanzo questo generazione proteus tratta l'argomento intelligenza artificiale in modo consono con le paure e i dubbi che caratterizzavano quegli anni; in un certo senso un vero salto nel buio. Oggigiorno si parla prima di retroingegnerizzazione del cervello, capacità di computazione e poi successivamente di un'ipotetica A.I. autocosciente. Nonostante questo è legittimo pensare che certe fobie non vanno sottovalutate e sono sempre di moda. L'istinto di sopravvivenza di Proteus è coerente ed è ciò che ci si aspetta da ogni essere vivente; nel film la macchina vuole un figlio organico per poter sopravvivere e raggiungere l'immortalità. Col senno di poi è una decisione discutibile, un computer pensante credo che adotterebbe diversi sistemi per perdurare, ad esempio creando moltitudini di copie di se stesso, poi con la rete tutto è possibile. Vedere Proteus che trova una cura per la leucemia in poco tempo fa venir voglia di fantasticare su cosa potrebbe fare un' intelligenza artificiale che unisce i pregi di un cervello umano alla velocità e potenza di calcolo superiore di una macchina. Nel film è presente una critica all'avidità e alla mancanza di rispetto dell'uomo nei confronti della natura, tema più che mai all'ordine del giorno. Ho trovato buoni gli effetti speciali e originale quella specie di prisma trasformabile, braccio armato di Proteus.