Marletti, industriale sull'orlo del fallimento, si mette in società con Frioppi, ex gerarca che ha fatto la Marcia su Roma, e per tenerselo buono gli consente di organizzare un campo paramilitare nel parco del suo castello.
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Riesce giusto a strappare qualche sorriso,lo si guarda fino in fondo grazie a Fabrizi,in parte e simpatico, sfruttato meno bene invece il resto del cast. Invecchiato male,o forse era già vecchio quando uscì nei cinema a suo tempo,si vede e si dimentica.
Un grande cast...per una commediola da poco. I momenti migliori sono, nemmeno a dirlo, i duetti tra i grandi Aldo Fabrizi e Luigi Pavese, ma per il resto non c'è molto altro. La storia vorrebbe uscire dai soliti canoni e metterci di mezzo un pizzico di sovrannaturale con la presenza di un fantasma (Raimondo Vianello) ma in più punti cade nel demenziale con un finale scontatissimo. Franco e Ciccio, poi, qui in un ruolo secondario. Peccato perchè tra suggestiva scenografia e regia poteva essere un'ottimo film. Curioso comunque vedere in un film dell'epoca, un riferimento nostalgico...quasi celebrativo...del ventennio!
Una commedia minore che nonostante un cast ricco di abili interpreti della commedia italiana non presenta grandi momenti d'ilarità. Si apprezzano pochi spunti nei botta e risposta tra Fabrizi e Pavese, mentre Franco e Ciccio non sembrano sfruttati al meglio e Raimondo Vianello non incide più di tanto. Vedibile ma non indimenticabile.
Carino e con un buon cast, ma dispersivo e senza veri picchi. Franco e Cicco erano molto in sordina, si ricordano più che altro il nostalgico fascista di Fabrizi col futuro cognato e il fantasma carogna interpretato da Vianello.