horizon: an american saga - capitolo 1 regia di Kevin Costner USA 2024
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horizon: an american saga - capitolo 1 (2024)

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locandina del film HORIZON: AN AMERICAN SAGA - CAPITOLO 1

Titolo Originale: HORIZON: AN AMERICAN SAGA - CHAPTER 1

RegiaKevin Costner

InterpretiKevin Costner, Sienna Miller, Sam Worthington, Giovanni Ribisi, Jena Malone, Abbey Lee, Michael Rooker, Danny Huston, Luke Wilson, Isabelle Fuhrman, Jeff Fahey, Will Patton, Tatanka Means, Owen Crow Shoe, Ella Hunt, Jamie Campbell Bower, Tim Guinee, Colin Cunningham, Scott Haze, Tom Payne, Georgia MacPhail, Douglas Smith, Alejandro Edda, Wasé Chief, Michael Angarano, Angus Macfadyen, Jon Beavers, Alex Nibley, Kathleen Quinlan, Etienne Kellici, Amos Jason Charging Cloud, Bodhi Okuma Linton

Durata: h 3.01
NazionalitàUSA 2024
Generewestern
Al cinema nel Luglio 2024

•  Altri film di Kevin Costner

Trama del film Horizon: an american saga - capitolo 1

Una cronaca di 15 anni dell'espansione e dell'insediamento pre e post guerra civile del West americano - un viaggio irto di pericoli e intrighi dalle lotte con gli elementi naturali, alle interazioni con le popolazioni indigene che vivevano sulla terra, e la determinazione e molte volte la spietatezza di coloro che hanno cercato di stabilirlo.

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 •  HORIZON: AN AMERICAN SAGA - CAPITOLO 2, 2024

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Voto Visitatori:   7,23 / 10 (11 voti)7,23Grafico
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Voti e commenti su Horizon: an american saga - capitolo 1, 11 opinioni inserite

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Kyo_Kusanagi  @  07/10/2024 18:54:43
   7½ / 10
Difficile giudicare questo film che di fatto è solo la parte introduttiva di quella che cmq è un opera ambiziosa e mastodontica. Una cosa è certa : l'amore e l'accuratezza, la volontà e l'impegno di Costner per portare sul grande schermo questo progetto che è nient'altro che un omaggio al mito , alla storia del grande West e la conquista dell'America. Il film che secondo me lui sognava da che era piccolo e che ha messo tutto se stesso per realizzarlo. 3 ore di grande cinema ad ogni modo, fatto di scenari suggestivi, ricostruzioni paesaggistiche e costumi accurati, bella fotografia, musiche epiche e tante storie. Unico difetto credo siano i tanti personaggi presentati e non troppo bene introdotti. Spesso si passa da una storia all'altra senza far capire chi è questo o quel personaggio e proprio per l'affollamento e avvicendamento dei tanti, non c'è un accurato approfondimento delle loro storie e quindi si rischia di creare poca empatia nei loro confronti. Spero che il secondo capitolo si focalizzi di più sui personaggi conosciuti in questo film facendo diminuire quel senso di frammentazione di storia di cui soffre la pellicola.
Gli ultimi minuti che rimandano al secondo film mi ha ricordato molto il finale di Ritorno al Futuro 2

benzo24  @  03/10/2024 11:06:05
   8 / 10
Costner si prende il suo tempo e come prima parte della sega possiamo dire che l'operazione è perfettamente riuscita. Da antologia tutta la parte che vede Costner che il livello di tensione che sale sempre di più

BigHatLogan91  @  26/09/2024 16:23:02
   7 / 10
Una buona partenza, anche se inizialmente non facile da seguire.

BlueBlaster  @  18/08/2024 16:00:04
   6½ / 10
Un film dai ritmi dilatati...bisogna dargli il tempo di "partire" ed adattarsi un pò al tipo di costruzione data da Costner ma poi si lascia guardare abbastanza volentieri anche perché le ambientazioni e la fotografia sono di altissimo livello.
La sceneggiatura, specie per un non appassionato di storie di frontiera, non racconta nulla di particolare ma è comunque interessante.
Vedrò il secondo capitolo (nelle sequenze finali pare di assistere al finale di "Ritorno al futuro parte II") solo per curiosità e per l'entrata in scena di Giovanni Ribisi.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  13/08/2024 20:56:22
   8½ / 10
Quito completamente i bellissimi commenti che mi precedono: Horizon è un film bellissimo e fuori moda, come spesso sanno esserlo i film bellissimi. È un'epopea fatta di personaggi e paesaggi prima ancora che di altro: ed i personaggi sono scritti benissimo, sono vivi e pulsanti ed animano il gigantesco affresco dipinto da Costner in modo magistrale: sembra quasi di sentire addosso la polvere che si scuotono dalle giacche.

Peccato sia stato un flop così fragoroso: ne avrei voluti tanti altri di film così. Ma Kevin è un puro, ed Hollywood sa essere crudele con i puri.

Manticora  @  13/08/2024 20:43:29
   8 / 10
La prima parte della trilogia o quadrilogia che sarà l'opera più ambiziosa di Kevin Costner è arrivata al cinema senza florilogi e critiche eccessive, floppando clamorosamente ma recuperando una buona parte del budget speso grazie alle visioni on demand del pubblico americano dopo appena un mese dal transito al cinema. Questo ha dimostrato un paio di cose, la prima che il western al cinema oramai non ha più quell'appeal che aveva portato al successo Balla coi lupi e più recentemente il remake del Grinta. Nonostante ciò il film ha recuperato budget e guadagnato proprio con gli accessi in streaming, perchè il pubblico è diventato mooolto comodo, e preferisce approcciarsi ad un film di tre ore comodamente da casa. Che poi chi ciondola davanti al televisore guardi e si interessi alla trama invece di cincischiare con cellulare, cibi vari o dormire è un altra questione che non vale la pena affrontare in questa sede.
Il film è un inizio promettente che Costner gira in maniera semplice, efficace e diretta, senza lesinare in mezzi ed interpreti. La violenza non è stereotipata, anzi nell'assalto alla città ho visto uno scontro duro e implacabile

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Horizon rappresenta un archetipo, quasi autopico per chi vuole vivere in una città nuova, che metaforicamente rappresenta il cambiamento della società americana alla fine della Guerra di Secessione che infatti rappresenta un aspetto fondamentale per diapanare la vicenda. L'entrata in scena di Hayes ovvero Costner con cappellaccio e baffoni porta alla quadratura della vicenda, focalizzandosi così su due gruppi., di cui lui però non fa parte, i coloni sopravvissuti di Horizon e la carovana di coloni che cerca un nuovo avvenire proprio in questa nuova terra promessa. Mentre il pistolero si trova invischiato in una faida che coinvolge due donne ed un bambino che paradossalmente

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Tutto questo si appesantisce verso la fine con l'interesse sentimentale tra la Sienna Miller e Sam Worthingthon che è un pò inutile, ma sono gusti.
Per il resto anche gli indiani hanno il loro spazio, e verranno affrontati meglio nella seconda parte. Il cast è notevole e variegato, Costner ha richiamato un numero assortito in cui spiccano caratteristi di lussi :Giovanni Ribisi,Michael Rooker, Danny Huston,Luke Wilson,Scott Haze,Michael Angarano e altri. Poi tra le donne una rediviva Sienna Miller, Jenna Malone ed Abby Lee danno spessore ad una narrazione che rischiava di essere esclusivamente maschile.
Per il resto costumi e scenografie nonchè musica ed effetti speciali funzionano perfettamente. Il finale che praticamente diventa una preview della seconda parte stuzzica l'appetito per le aspettative di una storia non così scontata come poteva sembrare.
Ora la seconda parte verrà presentata al Festival di Venezia, che penso servirà egregiamente per promuovere e speriamo far incassare maggiormente il film.

Wilding  @  08/08/2024 18:39:52
   7 / 10
Faccio il tifo per questo genere, che sempre fatica non poco a farsi notare nel Cinema di oggi, e quindi apprezzo questo tentativo di Kostner. Ma la trama fatica a "comporsi", è dispersiva, alcune sequenze sono inutilmente lunghe, e la noia è spesso quindi in agguato. Tuttavia non mancano sequenze classiche, persino alla Tarantino, e il cast è eccellente. Sono convinto che possa decollare nel secondo capitolo, avendo una trama più delineata.

TheLegend  @  07/08/2024 00:38:24
   6½ / 10
Diciamo che mi aspettavo di meglio.
Fondamentalmente non mi è piaciuto molto lo stile troppo classico con cui il buon Kevin ha deciso di presentare quest'opera.
Aspetto la seconda parte Perché comunque è un genere che apprezzo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/08/2024 17:16:31
   6½ / 10
Se Kevin Costner avesse fatto solo western nella sua carriera sarebbe stato contento come un fanciullo. Nessun genere come il western riesce a definire meglio l'America in tutti i suoi aspetti fondativi, sia quelli buoni che quelli più brutti. A Costner piace il western, non ne ha mai fatto mistero ed invece di scegliere la via più facile di una serie televisiva ha diviso questa epopea americana in più capitoli. La colonizzazione di un paese quando lontano da questi grandi spazi si combatte una guerra fratricida. Ma in un certo senso se ne combatte un'altra fra coloni e indiani e l'attore divide la storia in tre tronconi narrativi principali. Molto curato dal punto di vista tecnico, che esalta la visione neoclassica di Costner del western. Essendo un'opera ad ampio respiro, sicuramente Horizon parte 1 paga la sua natura introduttiva, ma certamente non è priva di fascino. Diciamo che per quanto mi riguarda mi ha soddisfatto abbastanza per vedere la seconda parte.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  18/07/2024 11:56:04
   9 / 10
Ho aspettato di vederlo prima di leggere le recensioni dei moltossimi detrattori che questo film si porta dietro, ma una cosa mi era ben chiara ancora prima che venisse proiettato per la prima volta a Cannes: mai visto tanto accanimento verso un singolo progetto.
Dei temi ricorrenti sulla stampa specializzata non ne condivido neanche mezzo:

- "TROPPO AMBIZIOSO"…come se l'ambizione di un'artista sia mai stata fonte di problemi per chi poi effettivamente deve fruire del prodotto finale. Anche perché secondo questa logica va bene solo il compitino che rientra in certi canoni, guai a pensare in grande.

- "3 ORE, TROPPO LUNGO"…non vedo problemi, se il film scorre, è vivo, è scritto bene e tratteggia perfettamente un cast corale di figure ben costruite, la lunghezza è relativa. Posso annoiarmi in un'ora e mezza di una qualsiasi porcata portata in sala tanto per, o slogarmi la mascella di fronte a una meraviglia come Horizon in cui il tempo, letteralmente, vola.

- "IL WESTERN È UN GENERE MORTO"…qui mi è difficile controbattere perché i risultati al botteghino sono impietosi, probabilmente i temi trattati in Horizon sono invecchiati e la gente non ne vuole più sapere, ma al di là di tutto questo è un ritornello che ciclicamente viene affibbiato anche ad altri generi cinematografici e per me è una grandissima *******ta. Non esiste "un genere morto". Esiste un buon film e un film di *****.

- "POTEVI FARCI UNA SERIE TV"….e invece no. Perché proprio grazie a quell'ambizione che gli si contesta senza motivo, Costner è uomo di Cinema e probabilmente la televisione l'ha sfruttata solo per tornare sui grandi schermi come voleva lui. Dispiace anche a me per Taylor e per Yellowstone e non entro nel lato umano della cosa, ma come scrive un bravo giornalista che di solito amo leggere: il cinema è cinema solo al cinema.

Detto questo, ho amato ogni singolo secondo di questo grandissimo film. Non esistono tempi morti come ho letto, è scritto benissimo, funziona egregiamente da entry point con una presentazione di tutte le varie storyline che inevitabilmente andranno a convergere verso un'unica direzione. Un'epopea che spero possa concludersi in sala perché l'unico limite può essere solo quello di non vedere le altre nove ore mancanti al cinema (o, peggio, di non vedere affatto una conclusione).

stratoZ  @  13/07/2024 15:53:27
   5 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Questa prima parte dell’ultimo, mastodontico, lavoro di Kevin Costner l’ho trovato un western antologico, come una sorta di riassunto di un genere iconico per l’America, che mischia gli stili e tematiche più volte tirati in ballo nel corso dell’ormai secolare storia del genere e prova ad approfondire l’espansione verso ovest, tanto discussa nella storia americana e la base di quello che sarà lo sviluppo della nazione, le radici, il viaggio dei coloni, il rapporto con le popolazioni preesistenti, è un'operazione sulla carta interessante, tuttavia l’ho trovato carente di originalità, che sia stilistica, che sia narrativa, certo, sicuramente mostra una base tecnica più che gradevole, con la sua eterogeneità di paesaggi, tra il deserto, le steppe, le colline, i canyon, fino ad arrivare alle montagne innevate e ai fondamentali corsi d’acqua, luogo considerato di salvezza per i coloni, ma allo stesso tempo nelle sue tre dilatate ore di durata regala pochi guizzi registici, apparentemente dando un assaggio di tutto il repertorio western, senza però approfondire nulla, sarà la buona mole di personaggi, saranno le svariate ambientazioni, ma Costner da soltanto un’infarinatura, che da sola regge abbastanza poco, sono discretamente fiducioso che nelle successive parti ci sia un focus maggiore.

Così, il film si trascina tra assalti apache, momenti dal timbro melodrammatico, che personalmente ho trovato un po’ didascalici, le classiche rese dei conti che nel genere sono immancabili, si sposta sui territori del road movie western con le sue carovane piene di persone, tira in ballo le questioni su chi appartiene la terra, riporta in voga la tematica del petrolio e dell’avidità umana, insomma, sembra un ritorno alle tematiche che già erano state approfondite ampiamente dal western classico, in molti aspetti mi ha ricordato le pellicole di John Ford, ma più che altro quelle di Anthony Mann, specie nella loro parte riguardante il viaggio e l’attaccamento ad un pezzo di terreno su cui mettere le radici, certo probabilmente i personaggi di Mann erano molto più approfonditi psicologicamente, il tutto ha comunque una visione revisionista ben più ampia di quella di quelle opere degli anni cinquanta - vorrei vedere, settant’anni dopo -, ma in ogni caso, la sensazione di già visto è abbastanza netta.

Nulla di che, per adesso è solo un western corale che nonostante le tre ore non ha dato il tempo di affezionarsi ai personaggi ed empatizzare con loro, spero in una seconda parte più solida.

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