ho ucciso mia madre regia di Xavier Dolan Canada 2009
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ho ucciso mia madre (2009)

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locandina del film HO UCCISO MIA MADRE

Titolo Originale: J'AI TUÉ MA MÈRE

RegiaXavier Dolan

InterpretiXavier Dolan, Anne Dorval, François Arnaud

Durata: h 1.36
NazionalitàCanada 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Luglio 2009

•  Altri film di Xavier Dolan

Trama del film Ho ucciso mia madre

Hubert Minel è un ragazzo di diciassette anni che vive alla periferia di Montreal insieme a sua madre, Chantal Lemming. Il rapporto fra i due è estremamente contrastato: Chantal è una donna distratta che fatica ad entrare in comunicazione con il figlio, mentre Hubert prova una feroce ostilità nei confronti di sua madre e le tiene nascosta la propria relazione con Antonin Rimbaud, un suo compagno di classe.

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Voto Visitatori:   7,39 / 10 (14 voti)7,39Grafico
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Voti e commenti su Ho ucciso mia madre, 14 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

pak7  @  17/11/2022 11:09:49
   7 / 10
Contestualizzando il tutto è un gran bel film.
Dolan ha scritto questo suo primo lungometraggio a 16 anni e lo ha diretto a 19, fate un po' voi.
Piccola parentesi: chi vuole iniziare oggi la filmografia di Dolan, dovrebbe farlo da Mommy per capire la sensibilità del ragazzo e apprezzarne successivamente altre sfumature.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  31/03/2018 13:31:53
   8 / 10
L'incredibile talento di un ragazzo che a 19 anni gira un film già maturo e denso di passione. Il nostro Xavier dovrebbe impartire lezioni a molti...

krystian  @  21/09/2017 13:14:36
   8 / 10
A tratti mi è parso forzato ed esagerato nonché poco approfondito nel finale, ma facendo conto che è stato scritto da lui stesso a 16 anni, questi difettucci passano in secondo piano. Per il resto ottimo e realistico.
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/07/2017 13:55:43
   7½ / 10
E' un rapporto vecchio quanto il mondo ma Dolan riesce a dare una certa freschezza nell'approccio bipolare dei due personaggi. Amore/odio, attrazione/repulsione, eppure il rapporto madre/figlio è imprenscindibile. Il film inizia e finisce con queste due figure. In mezzo un tumulto di sentimenti contrastanti esacerbati da un furore adolescenziale che esprime odio a livello esteriore, ma anche di amore nelle confessioni registrate di nascosto. Bello il montaggio che detta i ritmi giustied una regia che asseconda il flusso emotivo dei due protagonisti. Tumultuoso e frenetico quando sono insieme, mentre la camera rimane pressochè fissa quando Hubert si confronta con altre figure femminili. Una bella opera prima, non c'è che dire.

marcogiannelli  @  24/01/2017 21:24:30
   8 / 10
Dolan debutta, e lo fa in grande stile.
Scrive una sceneggiatura a soli 16 anni che diventa film quando lui di anni ne ha solo 20.
E ciò che scrive, essendo in parte autobiografico, è qualcosa di sentito, qualcosa di intimo, qualcosa di sincero.
E non è un prodotto grezzo, tutt'altro, è un prodotto da cinema d'autore.
Il rapporto madre-figlio sviscerato, raccontato con tutti i momenti di alti e bassi, con dei personaggi che a volte capiamo, a volte odiamo, perché in fondo sono esseri umani e in quanto tali, sono deboli.
Consigliato

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  06/01/2017 22:54:51
   7 / 10
Un egocentrismo narcisistico che sarebbe irritante e insopportabile se proposto ora da Nolan ma spiazzante se si considera che questo film è stato pensato e messo tra i 16 ed i 19 anni.

E' un dato che non può essere ignorato ed è questa la cifra del film stesso, Nolan è uno dei più promettenti autori contemporanei, questa è un'opera prima piena di difetti ma assolutamente non acerba addirittura matura per alcune modalità e tematiche.

Il film non mi è piaciuto per tanti motivi ma sarebbe ingeneroso elencarli anche perchè la filmografia di Nolan merita essere vista ed in questo film ci sono molte tematiche ricorrenti.

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/01/2017 23.51.53
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  02/12/2016 11:06:26
   7½ / 10
"Si ama la propria madre quasi senza saperlo, e non ci si accorge della profondità delle radici di questo amore se non al momento della separazione definitiva".

Si apre con le significative parole di Guy de Maupassant l'opera di debutto dell'allora giovanissimo Xavier Dolan (appena ventenne), il quale, partendo da esperienze di natura autobiografica, narra del conflittuale rapporto con la madre. Lo fa calandosi lui stesso nella parte del protagonista, con un padre di fatto assente getta sulla genitrice le proprie frustrazioni.
La cifra stilistica dell'autore canadese, seppur ancora ovviamente non compiuta, si rivela briosa e ricca di estro, perfetta nel rendere ancora più interessante una pellicola in cui l'orientamento sessuale diventa sintomatico di un malessere dettato dal sentirsi disallineato dal mondo.
Hubert, questo il nome del protagonista, appare come un adolescente represso e rabbioso, spesso insopportabile mentre vomita il proprio livore sulla madre che, pur distratta e fin troppo accondiscendente, si nutre d'amore per quel figlio con cui però è incapace di risolvere le annose tensioni.
L'omicidio del titolo è metaforico, emblema di un rapporto d'odio e amore, come esplicitato nella toccante scena con Hubert influenzato da sostanze stupefacenti.
Dolan mostra una padronanza di mezzi stupefacente per la sua età, il percorso del suo alter ego, costellato da palesi echi truffautiani, denota una lucidità invidiabile nel dare credibile spessore all'ostico passaggio dall'adolescenza all'età adulta.
Prova maiuscola anche del cast, con parte di esso (Anne Dorval, Suzanne Clement) nuovamente scritturato per l' ottimo"Mommy", dolorosa e più matura trattazione dei temi già qui affrontati.

TheLegend  @  25/02/2016 21:37:46
   8 / 10
Film sul rapporto spesso problematico madre-figlio.
Un film sincero,sicuramente riuscito.

iniziovsfine  @  10/09/2015 14:25:40
   7 / 10
Film autoreferenziale, autocompiaciuto e a tratti ridondante.

Fastidioso per la puerilità di sequenze, ambientazioni e dialoghi, che si percepisce, scritti e realizzati da un regista che è poco più di un adolescente.

Tuttavia, si intravede lo stile tutto personale e caratterizzante del regista/attore.

Scene perfette, ipnotizzanti, che lasciano un retrogusto di cult.

La bellezza del film è tutta custodita nella regia, e nell'interpretazione perfettamente riuscita degli attori, non nel soggetto che risulta a tratti banale e completamente ripiegato su sé stesso.

Comunque sia, il migliore dopo, ovviamente, il capolavoro Mommy.

Danae77  @  30/06/2015 23:54:42
   8½ / 10
Potrebbe sembrare una frase fatta, quella che dice che si passano 9 mesi nel grembo materno e tutta la vita a cercare di rientrarci, ma non nel senso di fuga dal mondo, bensì come atto di simbiosi. In questo film, il grande Dolan, trasmette, con sentimenti a livelli altissimi, quello a cui, pur a volte volendolo con estrema forza, difficilmente si riesce ad andar contro..."io odio mia madre", ma c'é sempre un motivo che spinge a ripercorrere la strada che conduce alla disperata ricerca di quell'amore e accettazione che si vorrebbe solo e soltanto da lei. Grandissimo giovane talento....da seguirne i passi, assolutamente.

sottopressione  @  30/05/2015 11:11:22
   7½ / 10
Conflitto madre figlio, amore odio.
"Cosa faresti se morissi oggi?
Morirei domani"
7,5

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  13/12/2014 02:47:05
   8 / 10
E' l'adolescenza in presa diretta, il punto di forza del film. Ciò che rende unico "J'ai tué ma mère" è la contiguità temporale fra background autobiografico e messa in scena. Dolan si coglie in medias res, con urgenza e apparentemente pochi filtri. In realtà, vedremo che di filtri distanzianti ne pone diversi: il fascino del film risiede proprio in questa bizzarra promiscuità fra autore e personaggio, un coinvolgimento emotivo al contempo distaccato.
Mantenere sino in fondo questo sdoppiamento deve esser parso intollerabile al regista: come ancora nei film successivi, l'artista sente di non potersi liberare dell'uomo senza tradirne l'autenticità. Per quanta consapevolezza possa usare, il distacco di Dolan non regge sino in fondo. Ma è precisamente in questo afflato, volto a non tradire i propri sentimenti, che si misura la rilevanza del suo cinema.

maxco  @  25/05/2014 17:56:50
   7½ / 10
Primo film del giovane regista più' dotato in circolazione.
Film a volte fastidioso, ma vero e riuscitissimo.

Invia una mail all'autore del commento Bathory  @  05/11/2013 01:11:52
   4 / 10
Probabilmente il voto è troppo ingeneroso nei confronti di un regista cosi giovane, ma opto per una stroncatura perchè anche se si intravede (soprattutto come attore) il grande talento di Xavier Dolan, "J'ai tue ma mere" è l'ennesimo film sull'abusatissimo tema del conflitto genitori-figli che non aggiunge niente di nuovo ed interessante se non una sequela di banalità e luoghi comuni sull'emancipazione e voglia di libertà di un normale adolescente.

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