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Con rispetto parlando per chi ha (comprensibilmente) apprezzato questo film, devo dire che trovo il cacciatore di aquiloni i un'opera artificiosa e retorica che nulla aggiunge alla già sommaria conoscenza che abbiamo di certi popoli e culture orientali.
Non conosco il libro e quindi le mie critiche si atterranno alla sceneggiatura che racconta una storia ruffiana dalla prima all'ultima inquadratura, cercando la lacrima ma non riuscendo mai ad andare a fondo. L'inizio calca la mano sui protagonisti raccontati in modo a dir poco approssimativo, salvando il protagonista Amir le cui sfaccettature sono ben rese durante tutto il film, gli altri personaggi restano sfondo o meglio macchiette difficilmente decifrabili a cominciare dal patetico Hassan. Non so come nel libro sia descritto, magari in Afghanistan esistono particolari rapporti di servitù, ad ogni modo stando al film Hassan è una sorta di sottomesso affascinato alle dipendenze Amir, un rapporto che se ci limitiamo a come ci viene raccontato dal film di "amicizia" ha ben poco mettendo spesso frasi in bocca ad Hassan veramente improponibili. Inoltre si imbastisce il film di un certo perbenismo e spirito di sacrificio di una tale superficialità da risultare non solo stucchevole ma anche irritante ad esempio:
Il sacrificio di Hassan che per i suoi principi , ovvero salvare la casa del suo """amico""" Amir, si fa uccidere dai Talebani.........e pazienza se poi suoi figlio rimasto orfano verrà sottoposto alle peggiori torture LUI DOVEVA SALVARE LA CASA! Lo stesso discorso riproponibile al padre di Amir che per salvare una donna da una violenza sessuale si era dato al suicidio, cioè il film indugia sulla descrizione di gesti pregevoli che alla fine però non tengono conto dei paradossi narrativi cui vanno in contro. Magari sarò cinico perdonatemi ma non riesco ad emozionarmi davanti a gesti plateali che mi sanno tanto di "ho finito le idee" "e vai arronziamo".
E poi il Far West conclusivo con un colpo di scena finale che più telefonato non si può
Il pedofilo è proprio quello che violenta Hassam............ooooooh ma chi l'avrebbe mai detto???
Inoltre il film fa di tutto per rendere gradevoli i suoi personaggi anche ad occhi occidentali con una figura del padre Musulmano laico e illuminato.
Nel complesso il film è strutturato per commuovere e darsi un tono per l'impegno politico e forse riesce anche nel suo intento ma che in realtà è pieno di trucchetti ruffiani che una volta svelati rendono la visione piuttosto scontata e irritante.
Per il resto salvo la figura di Amir sia l'attore bambino che adulto e il suo approfondimento psicologico, l'unica cosa davvero riuscita per me ovviamente.