il danno (1992)

Non del tutto soddisfacente questo film di Malle, che è abbastanza ripetitivo anche se comunque mantiene un certo interesse nello spettatore fino alla fine. Bravo Jeremy Irons, Juliette Binoche invece non mi è piaciuta più di tanto non per colpa sua ma forse più per il suo personaggio, inoltre il rapporto tra i due è troppo poco approfondito, soprattutto come nasce.

Louis Malle dirige un melodramma in cui una Binoche in crisi e un tormentato Irons si abbandonano alla passione di un rapporto amoroso "proibito". Si lascia vedere.

Un film glaciale sull'ossessione e il desiderio, un racconto sull'autodistruzione di un uomo che ha tutto e che lo butta via per una carnalità viscerale, distruggendo anche la sua famiglia e tutti quelli intorno a loro. Malle gioca con il tono degli interni (il rosso negli incontri tra Irons e Binoche) e toni freddi nelle riunioni famigliari che immortalano le sensazioni che sono dei personaggi e dello spettatore. E dietro tutto ciò una costruzione simil hitchcockiana della tensione e una perenne foschia di tragedia.

E' solo di superficie la crisi borghese messa in immagini da Malle, il quale si guarda bene nell'addentrarsi nei risvolti psicologici e morali dei caratteri dei suoi protagonisti, imbarcatisi in una relazione clandestina dai risvolti famigliari potenzialmente devastanti. Ne esce un bozzetto di amore impossibile elegante nella messa in scena e patinato nella confezione, ma purtroppo anche freddo nella rappresentazione delle pulsioni sessuali dei due amanti, anche perché tra Irons e la Binoche c'è poco feeling. Finale fuori luogo e fuori tempo ma attenzione al prefinale, con una breve sfuriata della Richardson che da sola potrebbe valere la visione. A proposito della Richardson: lei e Rupert Graves non hanno una differenza di età tale da giustificare e rendere credibile il rapporto madre - figlio. Sembrano piuttosto fratello e sorella. Misteri dei cast.

Non un grande film, però mi ha sempre attirato per come mostri l'ossessione fisica di un uomo, in realtà molto composto nella vita di tutti i giorni (emblematica la scena del viaggio di Jeremy Irons che si fa centinaia di km in treno solo per farsi una s*****a dietro un portone) e quel presentimento di tragedia dietro l'angolo. Grande prova del cast.

Un bel film. mi piacciono i film sulle storie d'amore, o sesso, tormentate!!! questa è sicuramente tra i primi posti. Molto bravo Jeremy Irons (gli calzano a pennello questi ruoli di uomo tormentato da una grande passione proibita, infatti 5 anni più tardi interpreterà il professor Humbert in Lolita) e abbastanza brava Binoche Juliette. La storia è una di quelle storie che speri che nella realtà non succedano mai però nel film ci può stare perché tanto è tutto finto e dà quel tocco di "proibito" che una storia normale non dà. Finale tragico!!!

SPOILER

Non conosco il romanzo originale ma il film, pur visto una volta sola, lo ricordo bene a causa di una Juliette Binoche a dir poco ipnotica. Impossibile resisterle, fredda ed incandescente e misteriosa.
Il momento del dramma davvero coinvolgente pone fine a tutto, eppure lei continua la sua esistenza impassibile dopo aver distrutto la vita di tutte le perdone intorno. Davvero un film imperdibile.

Un film intrigante per la prima metà, ma la lentezza della seconda ne inficia una riuscita soddisfacente. Mi sarei aspettato più sadomasochismo, e più approfondimento psicologico, quando invece gli aspetti più interessanti come le gelosie e le avances incestuose del fratello morto suicida della Binoche/Anna, sono solo abbozzati. Negli ultimi trenta minuti ci si desta dal torpore, e il fatto tragico movimenta la storia. Bravi i due protagonisti. Tutto sommato guardabile.

film abbastanza lento......nella quale le uniche parole dette da Jeremy Irons per tutto il film sono "ho bisogno di vederti" e poi scena di sesso...."ho bisogno di vederti..." e poi scena di sesso.....il tutto per 2 ore.....
Juliette Binoche bellissima e storia che seppur ripetitiva nelle scene, nasconde un messaggio triste e duro che colpisce a pieno e che fa riflettere e non poco...
l'autodistruzione di un uomo con un finale duro come un macigno, difficile da dimenticare..
(solo per palati fini seppur poteva esser sviluppato meglio...)

io l'ho trovato un po noioso,ok la storia non e' malvagia,pero' gia' sfruttata e meglio da altri registi,le scene di sesso poi veramente ridicole,super patinate,unica nota positiva il cast,ma non basta

Questo film mi ha lasciato un po' turbato, la storia è toccante che non lascia indifferenti, una storia che non mi è piaciuta affatto ma non si può negare che abbia un suo fascino. A differenza di molti altri film almeno questo ha da dire qualcosa!

Bel film con una trama molto particolare con un ottimo Jeremy Irons.

Storia di una programmata e ingiustificata distruzione familiare.
Il difetto peggiore di questo film è la poca credibilità dei personaggi, specialmente quello della Binoche: imperscrutabile, inspiegabile, per niente affascinante.
Il desiderio viene assunto come unico motore logico delle azioni e descritto con acrobatici amplessi che in certi momenti suscitano ilarità più che passione.
La freddezza con cui è girata la storia le conferisce ulteriore ruggine.
"Il danno" è un meccanismo perfetto e compiaciuto, gelido e poco convincente: sicuramente non il migliore di Malle.

C'è un ché di falso e programmatico in questo snervante melodrammone a tinte forti, un qualcosa che impedisce anche quel minimo trasporto empatico verso personaggi, sulla carta, tanto fatali. Non so se la colpa è della regia controllatissima di Malle o della sceneggiatura, superficiale sia nella descrizione della nascita di una passione amorosa che nelle conseguenze della stessa sulle altre persone coinvolte. Fatto sta che, oltre ad una serie di eclatanti congressi carnali decisamente innaturali, di emozioni ce ne sono davvero poche. Contrariamente a molti, il momento clou l'ho trovato ben reso dal punto di vista scenico e di grande presa tragica; su tutto il resto grava un plumbeo velo di freddezza. Coraggiosi, bravi ma fin troppo manierati gli interpreti, belle le musiche di Preisner.

Bel film.

Meravigliosa Juliette Binoche e meraviglioso Jeremy Irons in un film di grande impatto e profondità. L'uomo, il maschio, predestinato nella sua determinata semplicità a perdersi nella profondità e nell'insondabilità della donna. Ed in questo caso si perde del tutto e per sempre, rimanendo nient'altro che un guscio vuoto in contemplazione del momento forse più vero ed istintivo della propria esistenza. Un film grandissimo.

A me non è dispiaciuto questo torbido film di Louis Malle. Ci sono alcune approssimazioni (vedi la dinamica dell’incidente finale, che obiettivamente sfiora il ridicolo, o l’interpretazione di Jeremy Irons, che mi ha dato l’impressione di essere costantemente distratto e spaesato), ma nel complesso è un film che colpisce per la sua atmosfera sensuale e “malsana”, in cui il senso di colpa, l’amore e la morte si intrecciano per dare vita a una rappresentazione dell’esistenza come insieme di sentimenti contrastanti e implicazioni psicologiche che impediscono al soggetto di vivere liberamente secondo la propria intima natura.
Il finale –francamente un po’ forzato- costituisce la conclusione della parabola discendente di un uomo al quale sfuggiranno, nel turbinio della passione, tutte le certezze della sua vita borghese.
E’ un film che può lasciare delusi per il modo (compiaciuto?) in cui Malle tratta il tema della passione, ma che non può non lasciare indifferenti per la forte carica erotica che sprigiona in talune scene.
Ottime –come sempre- musiche di Zbigniew Preisner.

anche io mi aspettavo qualcosa di piu..la storia è bellissima ma non mi ha preso particolarmente....peccato..

Tratto dall'omonimo libro di Hart "Il Danno" è un film che si dilunga inutilmente e per questo può annoiare. Malle firma un'opera compiaciuta sull'eros senza riuscire a dare lo stesso equilibrio alla parte drammatica del racconto.
Ottima Juliette Binoche e prova sufficiente per Jeremy Irons.

Belle le atmosfere, ottime le interpretazioni..ma il film non convince. Finito di guardarlo si ha la sensazione di non aver visto nulla di nuovo, sarà colpa dei temi preconfezionati serviti sul piatto dello spettatore?..Mah!
Un uomo che scopre la passione al momento sbagliato e con la persona sbagliata, un uomo che credeva nell' assoluto dominio della ragione si rende conto che blah blah blah.
Peccato, sarebbe bastata una rielaborazione dei temi più approfondita per far funzionare il tutto e discostarlo dai tipici film per cervelli stanchi.

"Il danno", tratto dall'omonimo romanzo (ottimo) di Josephine Hart è, a mio parere, una peliccola terribilmente sopravvalutata.
Louis Malle, forse nel ricordo perduto di Les Amantes, spererebbe di inneggiare ancopra una volta all'amor fou, ma il risultato è una pellicola di cattivo gusto. L'eterno conflitto fra la vita e la morte, fra l'erotismo e la perdizione, fra la passione e l'ossessione, fra il complesso di colpa e l'autodistruzione, viene banalizzato come non si vorrebbe credere.
Malle dirige una pellicola patinata e tristemente mercificata.
le belle interpretazioni di Irons, della Binoche e della Richardson non possono in nessun modo rimediare ai vuoti di una sceneggiatura pasticciata, banale ed inconcludente, che ridicolizza la complessità e lo spessore psicologico dei personaggi, che sono cos' ben delineati nel romanzo della Hart.
Malle si perde altresì in sequenze pseudoeroticofasulle che costringono gli attori a barcamenarsi in posizioni non solo innaturali, ma francamente ridicole.
Dal romanzo di Josephine Hart, e col medesimo cast artistico, si poteva trarre una pellicola di ben altro livello.
una delusione su tuutti i fronti.
ricordo ancora che in un0intervista Louis Malle disse:
"J'ai fait le Damage" (dove Damage è inglese e non francese, poiché in francese danno si scrive Dommage) la cui ovvia traduzione in italainao è:
Ho fatto il Danno...
Appunto!

Mi spiace non condividere affatto la media così alta: questa sorta di nobilizzazione, di accademismo dell'eros, che ruota attorno a un rimorso più morale che amorale, decontestualizzato da quel Malle che quando scende in certe trappole del genere (v. Pretty Baby) si dimentica di essere un grande Regista, è francamente insopportabile: non è altro che aria fritta che gira attorno a una variazione tra eros e thanatos, senza fra l'altro scordarsi della sequenza clou che è imbarazzante in toto (cade dalle scale, effetto involontariamente comico, visivamente grottesco).
Ivory in questo tipo di film (lo rivoglio forever con Cronenberg), specialmente quando Recita fino allo spasimo, è di un gigionismo sproporzionato.
La confezione è accurata, la regia diligente, ma ciò non toglie che secondo me il film resti un vero bluff, o meglio un Danno alle aspettative del pubblico
Splendida la Binoche, comunque

Ho visto il film e letto il libro ;)
Una volta tanto la trasposizione non è stata deludente, Jeremy Irons perfetto nel suo ruolo.

Ottimo film di Malle, angosciante e crudele con una sceneggiatura ottima nel dipingere scene e personaggi. La Binoche è davvero sensualissima e il ruolo è perfetto per lei, altrettanto grande J. Irons per un film dalle tinte forti che non accetta le mezze misure. Il finale poi è davvero di impatto.

film ampiamente sopravvalutato all'epoca dell'uscita, ha fatto scalpore per le forti scene erotiche nel contesto incestuoso in cui si svolgevano.
considerando il passato di louis malle mi aspettavo di più

storia un po angosciante diretta con mano sicura ma pessimista!
il film non da nel finale un bel messaggio che poteva essere piu edificante!

Non ci vedo nulla di straordinario in questa pellicola.
Storia scontata dialoghi frivoli e di bassissimo livello..insomma mi dispiace ragazzi ma vi devo abbassare la media :)

film inquietante davvero... con una Binoche da paura e Irons che me lo vorrei sposare anche quando sarà centenario... e poi dicono che gli inglesi col sesso non ci stanno... tutta invidia.
approfondimenti psicologici ben trattati, angosciante sul finale.
non si dovrebbe perdere, anche se non si ama quel genere di film

SPOILER

Un film disturbante, in cui il sesso non è solo erotismo ma anche dramma. Dramma della passione incestuosa, che trascina un uomo nella tragedia più nera che si possa immaginare.
Visto molti anni fa, mi impressionò non solo per la vicenda ma anche per l'eleganza con cui Malle l'affronta.

grandioso.atmosfera formidabile e grandissima binoche!!!

psicologico,erotico,amorale!!
bel film molto francese e poco inglese! bravi gli attori, la trama un pò forzata!

mi ha deluso molto rispetto al libro, resta un buon film ma con riserva!

8 al film, 11 alla Binoche, 1 (invidia) a Jeremy Irons, 12 a chi riuscirà a disincastrarli

Memorabile film. Il dramma di un uomo. Una discesa agli inferi della dissoluzione erotica. Regia e interpretazioni superbe.
Da non perdere.

...mi ha sconcertato e inquietato moltissimo...potrebbe sembrare, leggendo la trama una qualsiasi storia di tradimento, anche se perversa perchè coinvolge un figlio...e proprio questo mi ha colpito, paradossalmente la forza di questa passione ha travolto e modificato ogni morale..