Benvenuto Cellini non conosce ostacoli quando si tratta di creare un'opera d'arte o conquistare il cuore di una donna. Per aver rubato agli altri orafi quanto gli occorreva per realizzare un'opera e vincere la gara indetta dal Granduca, egli è costretto a fuggire da Firenze. Incantato dalla contessa Frangipani, entra a far parte di una missione inviata dal Re di Francia alla corte pontificia dove conquisterà la benevolenza di Papa Clemente VII che lo nomina capo della Zecca; ma Benvenuto, per abbagliare e conquistare Lucrezia, non esita a fabbricare monete false.
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