viaggio a tokyo regia di Yasujiro Ozu Giappone 1953
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

viaggio a tokyo (1953)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film VIAGGIO A TOKYO

Titolo Originale: TOKYO MONOGATARI

RegiaYasujiro Ozu

InterpretiChishu Ryu, Chiyeko Higashiyama, So Yamamura

Durata: h 2.16
NazionalitàGiappone 1953
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 1953

•  Altri film di Yasujiro Ozu

Trama del film Viaggio a tokyo

Due genitori anziani lasciano la campagna giapponese per recarsi a trovare i figli sposati che abitano a Tokyo. I due nella capitale hanno trovato la loro strada, uno fa il medico e l'altra la parrucchiera. L'arrivo di mamma e papà getta nello scompiglio le rispettive famiglie che, a fatica, sopportano la loro presenza. Con un pretesto li mandano in una località turistica a passare il fine settimana. Alla fine saranno costretti a fare intraprendere il viaggio di ritorno verso casa.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   9,12 / 10 (33 voti)9,12Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Viaggio a tokyo, 33 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Setter57  @  22/09/2024 22:40:20
   9 / 10
Stesso discorso appena fatto per "Tarda primavera"
dello stesso regista e visto ad un solo giorno di distanza.
Il mio voto ricalca la media voti attuale, perché forse sarebbe più corretto astenersi dal valutate questo capolavoro.
Ciò in quanto, se visto con gli occhi di un normale utente del XXI secolo, trattasi di una "palla feroce" e noiosissima"; ma se ci si fa prendere dalla sua enorme poesia, dalla struggente colonna sonora e dalla attualità del tema trattato, si capisce perché è presente in tutte le liste dei migliori 10 film di tutti i tempi.
P.S. la versione da me vista su "Prime" attualmente è solo in lingua originaria, ma grazie ai sottotitoli in italiano si riesce a godere pienamente della visione.

topsecret  @  31/08/2024 15:05:03
   7½ / 10
Interessante affresco sulla cultura giapponese riguardo la famiglia e gli affetti in generale. Una storia raccontata con un certo garbo, che si riflette nel carattere di un popolo che vive i sentimenti in maniera forse più rigorosa di quanto siamo abituati noi italiani, ma che mette a nudo anche gli aspetti meno nobili, risultando a volte quasi una maschera d'ipocrisia e di egoismo.
Mi è sembrato un film ben diretto, interpretato bene, forse un po' dilatato nel ritmo narrativo ma abbastanza interessante da sopperire a qualche possibile mancanza. Il finale risulta emozionalmente valido.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/06/2022 08:41:52
   10 / 10
La semplicità del quotidiano come affresco del cambiamento post dopoguerra del Giappone. Viaggio a Tokyo è forse il film che riesce ad imprimere meglio un paese che si sta trasformando. Tale trasformazione non è vissuta in modo traumatico ma si disvela gradualmente proprio nel quotidiano. Due anziani genitori a Tokyo a trovare i propri figli, ma tra tanti inchini e gentilezze di facciata si nota che l'ospitalità dei figli è vissuta più come un dovere che un piacere. Troppo indaffarati ed occupati con i propri lavori. Gli stessi genitori non possono non notare che le aspettative che avevano sui loro figli sono orientate verso il basso. Ozu nella sua rigorosa messa in scena dal punto di vista formale offre una serie di quadri senza emettere giudizi sui valori tradizionali e la modernità della nazione. Si limita a descrivere un processo narutale ed inevitabile di vecchie nuove generazioni. Paradossalmente solo la nuora del figlio disperso in guerra è realmente generosa verso la coppia. L'unica persona non consanguinea. E' un capolavoro senza tempo quello di Ozu, il suo più compiuto e pressochè perfetto in tutte le sue componenti.

Thorondir  @  21/04/2022 00:02:37
   10 / 10
Nessuno, nessuno, avrebbe potuto girare un film così intimo in cui dalla storia di una famiglia si parte per raccontare il cambiamento tumultuoso di un paese (il Giappone) e la natura degli esseri umani, il loro egoismo, il loro non dar peso a ciò che si ha, per un benessere dell'immediato che dimentica i sentimenti più profondi. E tutto questo ci viene raccontato con un film che ha un unico movimento di macchina. Per il resto Ozu, con inquadrature sempre fisse, fotografa la realtà.

Un Cinema e un film per cui la parola capolavoro, stra-abusata, rischia di essere di molto riduttiva. Dopo "Viaggio a Tokyo" poche altre cose restano in piedi.

zerimor  @  15/05/2020 15:14:18
   8½ / 10
Pellicola raffinatissima con alcune scene e dialoghi toccanti. Alla fine però lascia un senso di grande tristezza.
Film bellissimo.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  24/01/2016 17:46:00
   8½ / 10
Un film sulla vecchiaia e sul Giappone di un tempo, immerso in un'amtosfera rallentata a misura dei due anziani protagonisti. Un ritratto di famiglia complesso costruito con dialoghi semplici e personaggi estremamente vivi. Ozu ci mostra la cultura del suo paese nel pieno cambiamento del dopoguerra, suggerendoci la sua nostalgia per i costumi che si stavano perdendo. Sicuramente un film splendido sulla natura umana.

The BluBus  @  06/01/2016 22:09:47
   9 / 10
Attualissimo, elegante ed equilibrato, da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  09/10/2015 23:39:33
   10 / 10
E' difficile descrivere a parole un film così delicato, che pure investe chi guarda con una forza così silenziosa e inaspettata.

Danae77  @  07/10/2015 07:47:14
   9 / 10
Pellicola delicatissima, ricca di pudore e riservatezza dei quali i giapponesi ne sono maestri di stile. Un bianco e nero che coglie le sottili sfumature di una famiglia controversa, fatta di legami di sangue e legami del cuore. C'è un sorriso spiazzante per tutti, come un albero che nutre le sue foglie, alcune per generare frutti, altre per nutrire i parassiti. Un viaggio come sintesi di una vita, capolinea di un'esistenza

Mr.Bowie  @  05/09/2015 18:20:20
   9 / 10
Più volte osannato come il capolavoro di Ozu non so se sia vero ma di certo una volta finito di vederlo non si resta indifferenti. Le doti del regista sono evidenti, il suo cinema e paradisiaco ( sarà per le inquadrature fisse che caratterizzano praticamente tutto il film ), da ogni suo lavoro si percepisce la realtà nuda e cruda senza finzione. Innamorato del Giappone infatti racconta gli usi e costumi quasi fosse anche lui spettatore per goderseli e trasferisce questa maniacale cultura a tutti noi... Viaggio a Tokyo è ancora attualissimo se si analizzano i suoi contenuti, ed è una meraviglia sotto vari punti di vista, tematiche universali della vita quotidiana come la separazione, lo stesso viaggio, ipocrisia, la morte e molto altro non fanno che generare riflessione e analisi personale, una specie di esame di coscienza per ognuno. A me è piaciuto parecchio.

suzuki71  @  31/08/2015 12:30:20
   10 / 10
Struggente e delicatissimo, questa storia universale e tipicamente giapponese assieme affronta in maniera perfetta questa storia di amore quasi timoroso di genitori provinciali (ma colti) che hanno quasi reverenza verso i figli ormai cittadini (dai lavori mediocri), disattenti e superficiali ma mai fino in fondo. Magnifica sceneggiatura dall'equilibrio inarrivabile, da contraltare ai gesti essenziali: se si tiene conto dell'usanza tipica di non toccarsi mai neanche tra familiari, il senso di continua interiorità rende i sentimenti trasmessi di un dolore lacerante, quasi devastante, come solo ogni cosa che sa di tenue può fare.

nicolipaolo  @  17/12/2014 19:24:59
   7½ / 10
Gruppo REDAZIONE amterme63  @  10/11/2014 19:23:24
   10 / 10
Pochi film come "Viaggio a Tokyo" riescono a colpire e a provocare ripensamenti e considerazioni sull'esistenza e la coscienza di chi guarda, soprattutto nei riguardi del rapporto che si ha con i propri genitori o i propri figli (se se ne hanno), in generale con le persone care che ci stanno accanto.
Siamo veramente altruisti, gentili, disponibili e amabili verso di loro, oppure pensiamo prima a noi stessi; sacrifichiamo il nostro tempo, passiamo sopra i nostri impegni per loro, oppure viviamo i legami familiari come un peso, una convenzione da onorare il meno possibile, magari in maniera formale?
"Viaggio a Tokyo" ci fa entrare proprio dentro, negli atti quotidiani, nell'intimità di una famiglia normale, apparentemente felice e unita; una famiglia in qualche maniera "fortunata", relativamente benestante, ben inserita nella vita sociale, che non manca di niente. Basta però una "perturbazione" nel tran-tran quotidiano nella vita dei figli lontani, tutti ben sistemati (la visita per una decina di giorni degli anziani genitori), per far venire a galla la verità dietro le apparenze: nessuno è disposto a sacrificarsi per qualcun altro, siano pure i propri genitori. Anzi, questi sono un peso, una scocciatura, qualcosa di cui disfarsi se possibile al più presto.
Ozu si prende tutta la calma necessaria e ci presenta così i fatti, ma soprattutto gli stati d'animo, con un'evidenza e una perfezione che raramente è dato vedere su di uno schermo. Lo fa usando il mezzo più diretto e evidente: la vita normale di tutti i giorni, quella in cui noi tutti viviamo e in cui ci riconosciamo. E' automatico quindi pensare anche a noi stessi, alle nostre vicende.
Il tutto è reso ancora più umano e reale per il fatto che i personaggi in qualche maniera se ne rendono conto di questo scarto fra forma e interiorità, lo percepiscono (chi ammettendolo e chi no) e in fondo lo considerano un evento naturale, dovuto al fatto che siamo esseri profondamente imperfetti. A questo punto una persona anziana non può che aspettarsi di essere abbandonata, di trovarsi sola, inesorabilmente sola. Ironia vuole che la persona anziana stessa accetti questo destino, anzi spinga chi si "ostina" a stare accanto in maniera disinteressata, a rinunciare, a pensare un po' di più a se stesso, alla "propria" felicità. Sì, perché qualche eccezione alla regola generale dell'egoismo esiste, ed è rappresentata nel film dallo splendido personaggio di Noriko (interpretato da una bellissima e bravissima Setsuko Hara). Non è detto però che l'altruismo porti alla felicità, anzi.
Insomma Ozu ci rappresenta un quadro molto convincente della vita nella sua imperfezione, senza volerci imbastire sopra un giudizio precostituito. Siamo noi spettatori che autonomamente faremo le nostre considerazioni sulle esperienze umane che si chiamano esistenza, vecchiaia, solitudine.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/06/2014 17:26:14
   9 / 10
Ozu, come nessun altro, forse, ha portato il quotidiano al cinema. I suoi film si assomigliato un po' tutti, ci sono nomi e personaggi ricorrenti, oltre all'impiego dei medesimi attori. Il cinema di Ozu è una sorta di eterno ritorno del quasi uguale.
Viaggio a Tokyo affronta, con lucida semplicità, alcuni temi cari al regista giapponese: la famiglia tradizionale e le annesse tradizioni in via di sparizione, cui fanno seguito un'incomunicabilità diffusa e un'alienante vita urbana.
Senz'altro un grandissimo film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  04/12/2013 23:16:32
   8 / 10
Dovrò rivederlo e lo farò con piacere dopo aver visto altri Ozu.
Film delicatissimo, semplice eppure capace di condensare il senso della vita al suo interno. Cominciare con quello che è considerato un capolavoro tra i capolavori nella filmografia del più grande regista giapponese, forse anche più di Kurosawa, non è stata una mossa saggia. Ma abbastanza da restare commosso dalle interpretazioni eccezionali, la regia sobria e quel finale che chiude su una nota malinconica e per nulla sensazionalista. Mi è piaciuto molto.
A suo tempo, tempo permettendo, integrerò il commento e sono certo il voto migliorerà...

horror83  @  04/08/2013 21:53:42
   9 / 10
mi è piaciuto moltissimo! vera poesia! forse è perchè amo da matti il Giappone ma questo film è bellissimo! i genitori sono molto teneri (specialmente la madre). uno spaccato di vita quotidiana in una Tokyo degli anni 50'. da vedere!
finale commovente!

Ciaby  @  31/03/2013 23:24:18
   10 / 10
Imponente e tenerissimo affresco sulla famiglia con i suoi normali scontri generazionale, in un film dove il pudore estremo nel raccontarli, un'attenzione meticolosa per la poesia delle piccole cose e tutta la parte finale, generano emozioni indimenticabili. La morale del film è "Colui a cui si dà di meno e, forse, proprio quello che ti darà di più", ma Ozu non si limita solo a questo, e riesce, in due ore, a catturare la vera essenza della vita. Sconvolgente.

Spera  @  22/02/2013 18:10:03
   9 / 10
Prima opera di Ozu che ammiro. Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questa poesia dolce ma amara nel finale, metafora di un mondo che cambia, va sempre più veloce e sempre meno spazio ha per i sentimenti più genuini. Regia davvero interessante dove la semplicità fa da protagonista, semplicità che però riesce a mostrare la vita così com'è: il progresso dopo la guerra e le sue conseguenze, inevitabili anche sugli essere umani, dalla malattia al menefreghismo.
Da vedere assolutamente, con i genitori se possibile. Alla fine del film mi è venuto spontaneo ricordare ai miei quanto voglia bene loro.

_Hollow_  @  16/02/2012 03:00:05
   10 / 10
Difficile dire se sia il capolavoro di Ozu, perché di Ozu il vero capolavoro è la sua intera filmografia ... un album fotografico del Giappone nello scorrere degli anni, dove convive realismo, filosofia e simbolismo poetico. Alcuni registi sono degli ottimisti, molti altri dei pessimisti, Ozu è la vita con tutte le sue sfaccettature.

Assurdo come sia riuscito a creare continui capolavori utilizzando sempre le stesse storie, la stessa ambientazione, gli stessi simboli (il treno, il saké, il mare, le ciminiere ...), lo stile unico e inconfondibile con riprese ad altezza pavimento e obiettivo 50mm. Ci sono due movimenti di macchina, due carrellate, nell'intero film di 2 ore e 16 minuti.

Peccato non potesse ancora esprimersi a colori ... applausi ad Ozu, uno dei veri maestri, uno dei più grandi, e ad un film che è pietra miliare della storia del cinema. Non si conosce il cinema se non s'è visto "Viaggio a Tokyo".

"La cosa più simile al paradiso che abbia mai incontrato è il cinema di Ozu" - Wim Wenders

Fratuck89  @  05/12/2011 13:37:02
   8 / 10
bel film che traccia un solco tra 3 diverse generazioni, costrette a convivere per un periodo assieme, si risaltano gli aspetti che li caratterizzano e diversificano.

Gabo Viola  @  27/10/2011 22:34:08
   10 / 10
10 è il minimo, come si potrebbe dare meno?

Gruppo COLLABORATORI julian  @  22/02/2010 00:26:46
   8½ / 10
Il film definitivo sulla vecchiaia.
Tutti i grandi registi hanno affrontato il tema: mi è venuto subito in mente il Bergman de Il posto delle Fragole.
Ozu, dal canto suo, mostra non solo una coppia di coniugi di terza età alle prese con i figli troppo affaccendati per occuparsi di loro, ma anche lo scontro tra due Giapponi, due generazioni, due modi di vivere: quello tranquillo, modesto, cauto degli anziani che, avvertendo il loro essere d'impiccio, sembrano quasi volersi rendere invisibili pur di non creare disagio e quello frenetico, laborioso, iperattivo dei figli, inseritisi in una società pronta a compiero uno slancio economico e culturale.
Noriko, un'angelica Setsuko Hara, è a metà tra i due mondi, l'unica che si preoccupa dei due vecchi ospiti sebbene non ne sia direttamente imparentata. E anche questo è significativo, insieme alle considerazioni di Shukichi riguardo i rapporti genitori-figli che cambiano col passare del tempo, quando i primi diventano sempre più un peso per i secondi.
Splendido il ritratto di dimessa quotidianeità in una torrida Tokyo, ripreso con telecamera perennemente ferma e ad altezza di ginocchio; tanti i momenti di amarezza.
La parola più pronunciata, almeno a quanto mi è sembrato, è Arigatò -che non so come si scrive- grazie, e in un film dove i protagonisti hanno ben poco da ringraziare si evince il buon costume di un Giappone che se ne va e l'ipocrisia di un Giappone che viene.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  20/02/2010 11:50:28
   8 / 10
La lenta caduta di un Giappone che sembra aver dimenticato i valori di un tempo!
Il gettarsi tra le braccia del lavoro, piu' che dei familiari,per risollevare l'economia di un paese falcidiato dalla guerra...
Ozu ci parla di questi due aspetti principali e non nasconde certo il suo pessimismo per il futuro,ma anche la consapevolezza che i tempi devono comunque cambiare!
Messaggio devastante poiche' associato alla morte di una madre...
Forse l'unico difetto è la sua lentezza e le oltre due ore di film si fanno sentire...

Invia una mail all'autore del commento wega  @  10/09/2009 12:34:55
   8½ / 10
"Viaggio a Tokyo" è l' Ozu più bello. Diciamolo, è uguale a tutti gli altri suoi film. Ma il finale è memorabile per delicatezza in un momento così nefasto come la morte della persona amata. Non voglio spendere un' altra parola, so già che mi pentirò del voto un po' basso appena lo rivedrò.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  09/07/2009 07:21:10
   10 / 10
La vecchiaia è un mondo che non tutti abbiamo ancora esplorato. La guardiamo con distacco, come fosse cosa d’altri, come se non dovesse mai appartenerci. Eppure è un periodo della vita che dovremo inevitabilmente affrontare. E quando un giorno vedremo la sagoma del tempo camminarci vicino, con il suo alito gelido, con l'interminabile scia di morte che si porta appresso, capiremo di esserci già arrivati.
Ozu ci apre le porte a questo mondo così occulto e spaventoso. Lo fa con la pacatezza e la serenità che lo contraddistinguono.
“Viaggio a Tokyo” è la storia di una coppia di anziani che partono dalla provincia per visitare i propri figli e nipoti, stabilitasi a Tokyo. Ma l’approdo nella capitale è un'esperienza tutt'altro che felice.
Si rendono conto di come la società stia cambiando, e di come quel “nuovo mondo” sembri non appartenergli più. E, prima ancora, di come gli affetti famigliari stiano via via disperdendosi. Ai due non rimane che aggrapparsi a vani ricordi.
Se “Umberto D” e “Vivere” sono raccontanti con una certa enfasi drammatica, Ozu suggerisce un’altra chiave di lettura. Una lenta contemplazione. Una rassegnazione nell’accettare gli eventi del tempo, come fossero conseguenze naturali inevitabili.
Lo stile asciutto e rigoroso del regista non fa che impreziosirne la visione.
Un capolavoro da non perdere.

dipa_89  @  16/04/2009 16:58:23
   9½ / 10
Un film veramente bello.
Tra nostalgia e cambiamento è uno dei film di Ozu più belli, e di sicuro il mio preferito tra i suoi.
Uno di quei film che va assolutamente visto, e come dicono in molti, da far vedere ai genitori.

DarkRareMirko  @  07/11/2008 23:36:33
   10 / 10
Indiscutibile capolavoro triste e malinconico di Yasujiro Ozu.

Quest'ultimo, attraverso il palese cinismo che i figli nutrono nei confronti degli anziani genitori, e l'incomunicabilità che tra di essi si è formata, indica e critica come la società giapponese si è modificata (in peggio ovviamente) dopo la fine del feudalesimo, prendendo quindi la strada della modernità.

Interpretazioni fenomenali, non troppi dialoghi, regia asciutta e calma che predilige sopratuttto inquadrature molto basse sono le caratteristiche di uno tra i tanti ottimi film diretti da Ozu.

Fenomenale, straconsigliato.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  03/04/2008 21:58:23
   8½ / 10
Che bellissimo ricordo ho di questo film estremamente triste ma al tempo stesso dolce. Il viaggio di due anziano coniugi, dal loro piccolo paese di campagna alla grande metropoli, sarà l’occasione per la presa di coscienza dei profondi e inarrestabili cambiamenti maturati non solo nei rapporti con i loro figli ma nel “modus vivendi” di un’intera società. Il tempo che avanza, il nuovo che soppianta il vecchio relegandolo ai margini, ma soprattutto l’amara consapevolezza che nella vita tutto finisce: questo e altro viene raccontato da Ozu con un linguaggio decisamente minimalista, nel quale le parole lasciano il posto alla eloquenza delle immagini.

Invia una mail all'autore del commento yasujiro  @  07/01/2008 21:24:57
   10 / 10
Capolavoro di Ozu insieme a Sono nato ma... Storia quasi angosciante e triste sul decadimento graduale delle relazioni genitori / figli, un contrasto inevitabile fra antico (campagna, genitori, oriente) e moderno (città, figli, occidente). Parabola malinconica con un Ozu che ci offre appieno il proprio genio.. Leggete a questo proposito "viaggio a Tokyo" di Dario Tomasi, analizza il film in ogni minima parte, vi piacerà ancora di più!^^

Dick  @  01/07/2007 22:07:23
   8½ / 10
Toccante film che parla dell' incomunicablità tra genitori e figli e che si dimostra per certi aspetti proprio attuale.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  31/05/2007 16:33:50
   8½ / 10
Film intimista e minimalista. Con sguardo asciutto e mai compiaciuto, Ozu dipinge il cambiamento e la nostalgia.
Bellissimo.

Sbanallaus  @  12/04/2006 22:02:59
   10 / 10
Film commovente, sulle stagioni della vita. I tempi cambiano e anche i valori delle nuove generazioni.... i ritmi frenetici della vita di città non lasciano più spazio per la famiglia e ad "inutili" sentimenatalismi.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  17/01/2006 12:25:50
   10 / 10
Capolavoro di Ozu, nostalgico affresco di un Giappone che sta irremidiabilmente cambiando faccia per sempre.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056862 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net