il mistero del quarto piano (1999)

film abbastanza prevedibile in tutto e per tutto ma che grazie ad una regia precisa, alcune ottime trovate ed un grande comparto attoriale si lascia guardare senza troppi cali di attenzione e sa creare la giusta tensione durante la visione.
si cita a piene mani da Polanski a Hitchcok, anche per questo si avverte una sensazione di già visto.
la cosa che rovina maggiormente la visione è il finale, come sottolineato da alcuni utenti sotto che, seppur funzionale, lascia parecchio perplessi, se non fosse èer quello avrei anche dato un voto maggiore.
da vedere senza troppe pretese e in una serata senza niente di meglio da fare.

Niente di imperdibile ma tutto sommato decentemente guardabile. Juliette Lewis molto adatta al ruolo, ovviamente sa tutto di già visto. Seratina da zero pretese, molto leggero.

Se parliamo di trailer questo è un bel b movie nel suo genere,con una trama cla<ssica chew strizza l occhio ai classici di hitchcook,con tanto di riferimenti.Se lo vediamo sotto il punto di vista tecnico,la regia di questo sconosciuto Joshua Klausner è bruttina,con un montaggio delle scene fatto ancora peggio.
Ma come detto si lascia seguire,anche perchè hja un casto con i cosidetti attributi: Tobin Bell,Shelley Duvall e come protagonista Juliette Lewis,mica pizza e fichi.
Non vi aspettate qualcosa di psicologico,ma un semplice thriller col classico colpevole che si scoprirà solo verso il finale.

Il regista pesca a piene mani in diverse opere del passato ( Polanski , Hitchcook , Argento ) per creare un discreto thriller dalle atmosfere malsane . I colpi di scena non sono certo sorprendenti ( neanche tanto comprensibili ... ) , però la tensione regge abbastanza bene per tutta la durata . La Lewis è proprio brava nella sua testardaggine esagerata , mentre Hurt è insolitamente poco espressivo . Mi ha fatto piacere rivedere una poco riconoscibile Duvall .

Questo film è tipico degni anni 90, per l'atmosfera, gli outfit, i dialoghi. Si respira il fragore delle tipiche città americane e qualcosa che ricorda lontanamente sex and the city, mentre i palazzi dove ogni finestra è un "film diverso", rammentano "La finestra sul cortile". La trama introduce vari personaggi, alcuni un po' bizzarri, che servono soltanto per distrarre una sceneggiatura improvvisata. Finale carino (un po' stupid).....qualcosa si intuisce.

SPOILER

Buon film per tre quarti: il condominio oscuro, il misterioso quarto piano con il suo fantomatico inquilino e quella dose di suspense necessaria a un thriller(con l'aggiunta di diverse scene ben riuscite). Peccato che evaporato il mistero ci rimane un finale non all'altezza o perlomeno debole viste le aspettative che mi ero fatto.

SPOILER

Film debitore delle ansie e delle atmosfere dei film di Polanski anche se gli ultimi dieci minuti sono assai deludenti e fanno crollare il senso di claustrofobia e di mistero costruito fino ad allora.
Altro neo è la confezione del film un po' troppo televisiva, sul cast bene la Lewis e Hurt.
In sostanza un discreto film che avrebbe potuto osare di più anche se risulta soddisfacente per passare una serata tranquilla.

Thriller tutto sommato onesto. Non eccelle in nessun aspetto, ma riesce comunque a centrare i punti giusti per arrivare a guadagnarsi la sufficienza: c'è tensione, c'è una certa atmosfera e una protagonista più che discreta. E poi i palazzi che nascondono segreti o misteri hanno sempre il loro fascino.
Si sgonfia un pò con il finale, ma ci può stare!

Più o meno in linea con le mie aspettative. Non l'ho trovato sicuramente un film memorabile, ma tutto sommato neanche da buttare. Una discreta tensione di fondo, senza mostrare troppo sangue (che per me è sempre un valore aggiunto), una vicenda abbastanza intrigante, e soprattutto un cast interessante, che oltre alla protagonista (sempre molto sexy) e all'ambiguo William Hurt, annovera la portinaia (!) Shelley Duvall, il buon Tobin Bell (che io personalmente ricordo più piacevolmente come il sicario spietato ne Il Socio che come protagonista della saga di Saw), e soprattutto il bravo caratterista Austin Pendleton, l'indimenticabile e spassosissimo avvocato balbuziente di Mio Cugino Vincenzo.
Tra le note negative metterei la soluzione finale, dalla quale mi aspettavo di più, e una regia così così, anonima e poco curata.
Per una seratina senza troppe pretese.

I film sui condomini sinistri, siano essi grotteschi o con venatura thriller mi hanno sempre appassionato. Questo è senza dubbio uno di quelli. Un buon thriller che cita "La finestra sul cortile" fino ad arrivare a Polanski con "L'inquilino del terzo piano". Me lo ricordavo migliore nell'insieme ma comunque non mi è dispiaciuto affatto.

Il film è ben congegnato, anche se il finale è prevedibile e un pò deludente.

Un condominio cosi', pieno di psicopatici, e' meglio perderlo che trovarlo....
Il film si fa guardare ino alla fine, anche se il finale e' un po' scontato.

un thriller decente e claustrofobico ambientato quasi per intero nel solito condominio abitato da psicopatici e strani individui che fanno e dicono cose ambigue alimentando(o meglio cercando di alimentare)il mistero e la tensione,questo film purtroppo non sempre ci riesce risultando un pò troppo noioso nella prima parte e un pò troppo scontato sul finale.
juliette lewis non del tutto convincente

Film discretamente avvincente e in alcuni tratti intrigante, con un finale tuttavia abbastanza prevedibile.

Veramente un bel thriller..abbastanza prevedibile forse..almeno per me..comunque è carino..qualche bella scena e momento di tensione c'è..non male.

buon thriller con momenti di suspance e che tiene sempre con il fiato sospeso! non annoia! lo consiglio bravi gli attori! bella l'ultima scena .........

non male....inizia benone , la parte finale e la spiegazione invece sono poco convincenti.Buon phatos, attori sufficienti.
Cmq sia ti tiene incollato il giusto, una piacevole sorpresa...discreto ritmo per tutto il film..piu che sufficiente. 6 1/2.

Uno dei thriller della mia infanzia; la prima volta che lo avevo visto dovevo avere circa 8anni. Era stato trasmesso in televisione ed ero con mia mamma. Mi era rimasto impresso…ma non tanto perché mi aveva fatto paura, ma perché mi era piaciuto davvero. Perciò l’ho recuperato perché lo volli rivedere.
La trama sembrerà stupida (cioè, un assassino che uccide perché non sopporta i rumori dei vicini…in un appartamento…) ma invece è un thriller molto accattivante con una tensione che non si scioglie mai, e non scade troppo nel ridicolo. Due/tre scene inquietanti (in primis la scena dello scatolone col polistirolo; chissà cosa ci poteva essere dentro!), finale a sorpresa e via! Ecco sfornato un bel thriller!
Gli do un bel 8, forse è un po’ alto il voto, ma glielo do comunque perché da lì scoprii che l’horror/thriller era il mio genere.