Il giovane cucciolo di leone Simba, figlio di Mufasa e principe delle Terre del Branco, vuole diventar presto un re. Ma suo zio brama il titolo per se stesso e non si fermerà davanti a nulla per ottenerlo. Con l'aiuto di una curiosa coppia di nuovi amici, Simba dovrà maturare e riprendere ciò che gli spetta.
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Bisogna considerare questo film da un lato stupefacente, ci si chiede come si siano potute disegnare delle immagini che sembrano uscite da un documentario del National Geographic tanto sono realistiche. Eppure lo stesso realismo risulta purtroppo una lama a doppio taglio: a favore della spettacolarità delle immagini e della fotografia sono state sacrificate le espressioni dei personaggi e molti altri dettagli che facevano dell'originale cartone animato un film insostituibile. C'è da aggiungere che il realismo, per ovvie ragioni, non è portato fino in fondo nelle scene finali di combattimento e che ciò risulta straniante per un adulto, come del resto è straniante vedere due leoni, che non sembrano disegnati, parlare tra loro o addirittura cantare. Quello che ci si domanda è dunque: se è un film per bambini che bisogno ha di essere realistico? E se è un film per adulti perché dovrebbe essere realistico a metà?
Mi dispiace anche per il doppiaggio italiano che, stranamente, in alcuni punti non si può dire certo che sia ben realizzato.