i seicento di balaclava (1968)

Non è più tempo di eroi .... Una rivisitazione critica della celeberrima carica suicida della brigata leggera inglese durante la Guerra di Crimea .... Sono ormai lontani i tempi in cui il vate ufficiale dell' età vittoriana Alfred Tennyson esaltava l' eroismo folle di questi cavalleggeri britannici lanciati al galoppo nella Valle della Morte ! L' Angry Cinema inglese pre-sessantottino , tramite il suo rappresentante forse più famoso ( Tony Richardson ) , prova a smitizzare questo tanto decantato episodio militare . E lo fa soprattutto in una lunga prima parte di film , ambientata nella paludata Inghilterra vittoriana , illustrata persino con alcune scenette animate che si ispirano alle vignette satiriche dell' epoca . Il mirino del regista naturalmente è puntato sulla pomposa inettitudine degli alti comandi inglesi , tutti scelti solo per nobiltà e riccchezza . Il comandante in capo , Lord Raglan , è ritratto come un vecchio rincitrullito ossessionato dall' ingombrante paragone con Wellington . I suoi sottoposti , Lord Lucan e Lord Cardigan , sono invece presentati come due boriosi idioti che battibeccano continuamente tra loro per reciproca antipatia . Ma pure il plebeo capitano Nolan , forse il vero responsabile dell' attacco suicida , con la sua impulsività ed arroganza non fa proprio una bella figura . La seconda parte , con il problematico trasferimento in Crimea , trasforma il film in un bel kolossal bellico . Qui gli spettacolari movimenti di truppe con le loro coreografiche divise colorate sono una gioia per gli occhi , sino alla scriteriata carica , al mesto ritorno dei sopravvissuti e alle liti finali tra i comandanti per non assumersi la responsabilità dell' inutile strage . Il cast è di altissimo livello , con due mostri sacri come John Gielgud e Trevor Howard ed ottimi comprimari come David Hemmings , Vanessa Redgrave e Harry Andrews . Belle le locations della Londra vittoriana e delle campagne turche che fanno le veci della Crimea . Di ottimo livello la fotografia di David Watkin , la colonna sonora di John Addison e naturalmente i costumi di David Walker . In conclusione , si tratta di un buon film che però , a distanza di oltre cinquant' anni , risulta freddino e piuttosto superato come impostazione . Per questo gli do solo 6 .