la corrispondenza regia di Giuseppe Tornatore Italia 2016
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la corrispondenza (2016)

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locandina del film LA CORRISPONDENZA

Titolo Originale: LA CORRISPONDENZA

RegiaGiuseppe Tornatore

InterpretiOlga Kurylenko, Jeremy Irons

Durata: h 1.56
NazionalitàItalia 2016
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2016

•  Altri film di Giuseppe Tornatore

Trama del film La corrispondenza

Una giovane studentessa universitaria impiega il tempo libero facendo la controfigura per la televisione e il cinema. La sua specialità sono le scene d'azione, le acrobazie cariche di suspence, le situazioni di pericolo che nelle storie di finzione si concludono fatalmente con la morte del suo doppio. Le piace riaprire gli occhi dopo ogni morte. La rende invincibile, o forse l'aiuta a esorcizzare un antico senso di colpa. Ma un giorno il professore di astrofisica di cui è profondamente innamorata sembra svanire nel nulla. E' fuggito? Per quale ragione? E perché lui continua a inviarle messaggi in ogni istante della giornata? Con queste domande, che conducono la ragazza lungo la strada di un'indagine molto personale, inizia la storia del film.

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Voto Visitatori:   6,20 / 10 (42 voti)6,20Grafico
Premio David giovani
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Premio David giovani
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Voti e commenti su La corrispondenza, 42 opinioni inserite

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Commenti negativiStai visualizzando solo i commenti negativi

Filman  @  12/02/2025 10:42:30
   5 / 10
LA CORRISPONDENZA delude e stravolge le aspettative due volte, la prima fortunatamente e la seconda rovinando tutto. E poi si blocca.
Il primo capovolgimento di fronte si ha dopo un incipit smielato e con dei dialoghi a dir poco stucchevoli, quando la voce e le parole del defunto continuano ad arrivare anche dopo la sua morte, creando sgomento anche per lo spettatore.
Ma tranquilli, perché non c'è nessun mistero. Purtroppo. Quel momento in cui tutto sembrava fuori da ogni logica e che potesse portare alla ricerca di risposte con un dramma-thriller originale era un miraggio. Ed un miraggio anche molto crudele, perché qui le atmosfere mistery vengono create meravigliosamente, come fa spesso anche Pedro Almodovar per i suoi film anche se poi non sono thriller. Ma non ci troviamo di fronte neanche ad un film di Pedro Almodovar, se è per questo.
Giuseppe Tornatore rompe un'altra volta la sua continuità artistica e invece che rimanere sulla scia de La Migliore Offerta, sviluppando un noir europeo magari indipendente come gli ultimi film di Soderbergh, ci piazza di fronte ad un drammone dal gusto teen ma senza teen, perché nonostante la particolarità del soggetto questo film è tutt'altro che adulto.
Ci troviamo di fronte all'amore più meraviglioso della storia ma non abbiamo neanche un retroscena su di esso: ci dicono che è meraviglioso e dobbiamo crederci. E' immaturo come un primo amore ma non regala neanche quel bagliore di umana fanciullezza ed è un amore che va avanti a delle frasi romantiche adolescenziali.
Tutto viene tenuto in piedi da una buona concentrazione degli attori, ma si ha come l'impressione che senza il lavoro di Tornatore anche questa sarebbero cascata giù.
Inascoltabili le frasi sulle galassie che sembrano uscite da un Baci Perugina ma che in teoria sono degli scambi di battute tra docente e studentessa di astronomia. E' di una retorica esasperante il "momento Eureka" in cui lei si mette a scrivere la tesi perché il prof gli spiega come farlo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  13/01/2021 23:28:54
   5 / 10
Irritante film di Tornatore che riesce a farsi vedere solo grazie alla sua bravura di regista.
Eppure anche un grande chef ha difficoltà a preparare un grande piatto utilizzando solo pane e cipolle.

Stucchevole melò ai tempi di internet, purtroppo oltre la trama esile ci sono due attori che proprio non riescono a rendere coinvolgente la storia.
Un irritante Jeremy Iron che vuole a tutti i costi essere affascinante vestendosi da fascinoso professore attempato pieno di soldi, ad una algida fredda e poca espressiva Olga Kurylenko che in altri contesti, a dire il vero, non è stata poi cosi male. Davvero strano per un regista che ha sempre saputo tirare il meglio dai propri attori fatto sta che da subito troviamo i due protagonisti lontani anni luce da noi, lui che parla con frasi fatte e lei simpatica come un dito nel deretano quando risponde in modo acido a chi le sta vicino (ora capisco lo stato psicologico del personaggio ma renderlo leggermente piu piacevole non avrebbe fatto male). Non scatta mai l'empatia, non ci si immedesima ed alla fine non ce ne frega poi molto se a questo aggiungiamo una buona mezz'ora inutile dove lei blocca i messaggi e poi li ripristina il gioco è fatto.

Evitabile.

ValeGo  @  27/02/2018 21:45:29
   5 / 10
Film lento e troppo surreale, a tratti quasi fastidioso. Mi ha molto deluso

gemellino86  @  18/02/2018 21:46:27
   5 / 10
Tornatore sembra imitare Sorrentino in questo film. Di una lentezza esasperante con una protagonista inespressiva. Non è certo il mio genere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  06/02/2018 14:52:30
   4 / 10
Bruttarello, difficile da seguire con trovate inverosimili. Forse l'idea di fondo poteva essere pure carina ma non ha colpito.
Insufficiente.

SANDROO  @  02/02/2018 22:01:13
   1 / 10
Mamma mia che angoscia! E questo sarebbe un film addirittura premiato?
IMBARAZZANTE....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  01/04/2017 11:06:22
   5 / 10
Visione sotto le aspettative.
Tornatore dirige bene, ciò che non funziona sono i dialoghi, troppo banali e pomposi.
Olga Kurylenko non sempre sufficientemente espressiva.

AMERICANFREE  @  31/03/2017 23:28:34
   5 / 10
Io adoro Tornatore ma questio film non mi e' piaciuto, storia poco credibile, lento dall'inizio alla fine. Non mi ha trasmesso nulla, salvo la location e la protagonista. Non lo consiglio

TheLegend  @  23/02/2017 13:22:45
   3½ / 10
Che solfa improponibile.
E questi dovrebbero essere i nostri registi di spicco?

Trixter  @  14/11/2016 10:14:32
   5 / 10
Credo che, nel bene e nel male, i precedenti commentatori abbiano già adeguatamente sviscerato questo film di Tornatore. Premetto che ritengo Tornatore un regista di assoluto livello e, per certe ambientazioni ed inquadrature, anche La Corrispondenza conferma questo mio pensiero.
Tuttavia, la pellicola non mi ha convinto: la lentezza, spesso, è un punto di forza di un film, stavolta, invece, è un elemento utile solo ad evidenziare la vacuità della storia e l'insensatezza di certe dinamiche narrative. A conti fatti, è un'opera troppo soporifera e mai coinvolgente, quasi solo un esercizio di stile, impreziosita solamente dalla convincente Kurylenko.
Neppure l'abilità del grande Morricone è riuscita a dare un senso alla pellicola, accompagnandola con brani altrettanto vani e sterili. Insomma, a mio parere è un passo falso del bravo regista. Che, di sicuro, si rifarà.

markos  @  15/07/2016 18:20:27
   5½ / 10
Non mi ha preso più di tanto. Mi sono piaciuti di più "la migliore offerta" e "la sconosciuta". Bella la fotografia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/06/2016 20:55:07
   5½ / 10
Una storia d'amore anomala e per certi versi affascinante nei suoi presupposti. La corrispondenza nelle sue svariate modalità, vecchie e nuove, alimentano un amore che va oltre le barriere della morte, per rendersi completo e dire il non detto tra i due amanti. Tornatore sa girare i film ed è uno dei migliori registi che abbiamo in Italia, anche per la sua vocazione a non essere vittima di un certo provincialismo italiano. Una vocazione internazionale non supportata tuttavia dal livello dei dialoghi che mi sono sembrati veramente imbarazzanti nella loro ampollosità, tanto che vedere un Irons pronunciare certe battute ho provato un certo fastidio, come anche la Kulylenko, bravina ma purtroppo il livello del dialogato vale anche per lei. Un'occasione mancata per un film che con le sue leggere venature thriller poteva intrigare maggiormente senza gli eccessi da soap opera che Tornatore ha immesso.

tavullia86  @  09/03/2016 10:30:43
   5 / 10
tecnicamente ineccepibile ma la storia non mi ha convinto.

JOKER1926  @  26/01/2016 01:28:32
   4 / 10
L'Italia del Cinema , attualmente, possiede un paio di registi importanti, cioè parliamo di quello stretto circolo di cineasti che possono mediaticamente competere oltre le mura amiche italiche.

Fra questi, meritatamente e giustamente, compare il nome di Giuseppe Tornatore.
A distanza di qualche tempo dal suo Capolavoro cinematografico, "La migliore offerta", Tornatore torna con un'altra storia che vive in faccende sentimentali.

"La corrispondenza" è dunque l'ultima fatica dell'artista italiano.

La storia è incentrata su due personaggi innamorati, una giovane studentessa e un non giovanissimo professore di astrofisica. I due vivono lontano e la corrispondenza (come recita talaltro il titolo cinematografico) sarà l'ancora di salvezza, o meglio, la linea nevralgica per il prosieguo del rapporto.
Senza voler entrare drasticamente nella storia, evitando quindi anche gravosi spoiler, possiamo dire che la storia architettata da Tornatore mostrerà, fin da subito, una serie di illogicità.
Basta seguire il film per pochi minuti e verrà fuori, istantaneamente, un quadro assai improbabile e strambo. Le dinamiche che seguiranno, nella primissima parte di film, segneranno per sempre la strada.
Appurata l' insensata e sgradevole metodicità del prodotto cinematografico, verranno fuori tante cose ripetitive che ad un certo punto irriteranno lo spettatore.

"La corrispondenza" vive in un cerchio chiuso ove gli avvenimenti si susseguono ciclicamente senza mostrare mai un qualcosa di diverso. Più passa il tempo e più traspare uno spaccato che non ha più nulla a che fare con le cose reali.
Ma le più grandi scempiaggini riguardano la forma e il finale.
Per forma noi intendiamo tutto quell'alone pseudo filosofico e di parole creato da Tornatore ( i tempi de "La migliore offerta" sembrano remoti), intenti, con tanta devozione, a voler instaurare, nell'animo del pubblico, una sorta di magia e poesia. Scelta pessima e ruffiana.
A questo punto, a nostro avviso, non funziona soprattutto un finale lineare che prende per i fondelli, per l'ennesima volta, il pubblico.
Tornatore prima si avvale di un apparato irreale per portare avanti questo valzer di corbellerie poi chiude la pratica con una scioltezza, in questo caso, sinonimo di demenza totale.
Gli unici sensi che noi proviamo sono legati a frustrazione e desolazione; una regia come Tornatore si cela dietro un gioco assai sporco e senza proiezione, né stoccata vincente.

Noi non notiamo nulla di salvabile, dopo "La migliore offerta" era impossibile far meglio ma, tuttavia, era possibile proporre una storia più nutriente. Avvertiamo ne "La corrispondenza" il nulla e l'assurdo.

JOKER1926

8 risposte al commento
Ultima risposta 04/02/2016 17.23.52
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  24/01/2016 00:36:15
   5 / 10
Premetto che non sono un grande ammiratore di Tornatore, e' forse uno dei registi che gira meglio in Italia, ma spesso ho provato allergia per la sua retorica, e poi diciamolo guai se non ci fossero stati prima di lui Sergio Leone, Monicelli, Visconti o Fellini. Nel suo manierismo, tutto sommato credo che Baaria fosse una delle sue cose migliori. "La corrispondenza" e' come al solito un film visivamente impeccabile, ma in realta' e' un lussuoso romanzo Harmony travestito da opera d'autore. Poteva reggere dignitosamente almeno nella prima parte senza scadere nel ridicolo, nell'autoreferenziale, nel narcisismo gratuito. Invece purtroppo i dialoghi sono qualcosa di terrificante, sembra di vedere una fiction profumata di pretese intellettuali, ma la sostanza resta in superficie. Mi sembra che nel raccontare la Morte il regista ambisca davvero a inseguire la Sua, di immortalita', come nel Pianista sull'oceano che era un omaggio evidente a Sergio Leone. Il film gronda un sentimentalismo un po' datato ma per quanto si enfatizza tra una webcam e l'altra la sensazione di un gioco calcolato, freddo, permane. Restano le immagini suggestive del lago d'Orta e le Varianti cosmo logiche che fanno la doppietta artistica con i ritratti del precedente, e piu' riuscito, "La miglior offerta". Il cinema di Tornatore mi sembra sempre un po' compiaciuto di se stesso, e non e' aiutato certo dagli interpreti, tanto meno un Irons senile che farebbe un figurone nel romanzo di Italo Svevo. Si contorce, affabulatorio, in una bellezza artistica che in fondo e' banalita', come nell'incidente automobilistico o nel fauno di body art dove "La modella" pianse fino a corrodere il volto dell'opera

The Jack  @  19/01/2016 12:02:50
   5 / 10
Mi spiace non poter dare la sufficienza all'ultimo lavoro di Tornatore, registra che amo e al quale sono molto affezionato. Il precedente 'La migliore offerta' mi aveva entusiasmato, sono quindi andato al cinema con delle aspettative abbastanza alte.

Devo dire che la parte iniziale riesce a coinvolgere abbastanza bene, almeno fino al primo e unico colpo di scena, ovvero

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Quello che non funziona è il resto del film, sicuramente malinconico, ben girato, ma non capace di coinvolgere in quanto la sceneggiatura non evolve più. Resta impantanata li, tra pacchi e lettere che vanno e vengono, che tra l'altro fanno riferimento ad un sentimento d'amore totale del quale sappiamo poco.

A rendere ancor più forzato il soggetto sono le scene di lei che fa la contrifugura

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Altra cosa che non mi è piaciuta è la prensenza continua della suoneria del cellullare e il film che di fatto si racconta con le voci fuori campo dei protagonisti che leggono gli sms o mail. Rende il film poco fluido e un po' aritificioso.

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Mi è piaciuta moltissimo, invece, la location, detta Borgo Ventoso che altro non è che l'isola di San Giulio nel Lago d'Orta.

la colonna sonora di Morricone è adeguata al film, ma non riesce a migliorare i suoi difetti.

massapucci  @  18/01/2016 10:51:21
   5½ / 10
Insomma, insomma. Mi è sembrata un po' troppo inverosimile la trama. Quando avviene ciò, c'è bisogno che si sopperisca con altro. Questo altro è mancato. E' mancata, cioè, una riflessione sull'amore ai tempi degli smartphone che non restasse in superficie, che fosse realmente profonda ed inedita.
Per il resto, gli attori si sono comportati bene. Belle le location.

Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  16/01/2016 02:23:39
   4 / 10
Film lentissimo e senza alcunaditmo. Si salva la misica e la fotografia. Belle le location

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