Una ragazza polacca, Weronica, e una francese, Vèronique, pur non avendo nessun legame, sono uguali come gocce d'acqua, hanno lo stesso amore per la musica e la stessa malformazione al cuore. Per una misteriosa corrispondenza, la francese farà tesoro della tragica esperienza dell'altra.
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mi spiace da morire fare il guasta feste o il rovina media, ma non riesco a dare un voto così pieno a questo film. indubbiamente il film è fatto bene, dalla regia, fotografia, scenografia, e sopratutto recitazione (Irène Jacob è davvero brava) e collona sonora sono ad altissimi livelli. rimane l'amaro in bocca per il modo in cui la storia viene raccontata, che lascia due interpretazioni: una piega per la poesia, l'altra più semplicemente, non da scampo a ottimi(da dieci) giudizi. credo che il film non sia migliore di molti del decalogo e trovo che nel raccontare per immagini la storia delle due veroniche, il regista si sia fatto prendere un po troppo la mano da un astrattismo che a volte riesce a rendere magico un film e a volte (come credo in questo caso) risulti eccessivo vanificando un progetto eccelso. il rapporto interno, personale , intimo delle due veroniche non è mai "spiegato" o quanto meno evidenziato, la figura del marionettista, indubbiamente romantica e simbolica, lascia a desiderare per la banalità degli interventi all'interno della trama. in conclusione, credo che Kieslowski abbia calcato un pò troppo, abbia tralasciato, in nome del raccontare a tutti i costi in maniera originale, parti importanti della sceneggiatura che avrebbo contribuito ad un racconto, se vogliamo, più lineare ma sicuramente non meno poetico o bello. spero di non essere linciato dai tanti amanti di questo film, che cmq rimane un gran bel film da vedere a tutti i costi!