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"La passione di Cristo" non è un elogio della violenza e non è neppure un film antisemita come molti credono. Il talento di Mel Gibson è stato quello di inserire personaggi ed eventi puramente simbolici (vedi la figura di Satana o l'intera croce sulle spalle di Gesù invece del patibolo) senza alterare lo spirito evangelico. Anzi, non è rischioso affermare che sono proprio i particolari simbolici(uniti ad uno splendido montaggio ricco di eccellenti parallelismi) che elevano considerevolmente la qualità del film e lo discostano dalla pura operazione commerciale. Per quanto riguarda la violenza,la storia riporta questo, e quindi perchè chiuderci gli occhi supplicando la nostra innocenza?Dobbiamo solo vergognarci di non essere stati capaci (noi italiani, popolo dalle origini cristiane) di realizzare un film sul Vangelo che non si limitasse ad un mero documentario e di aver dovuto aspettare un regista americano che lo facesse...