la prova (1996)

Il film ha una storia molto basica, infatti ha un inizio simil Oliver Twist per poi giungere in un contesto alla Operazione Drago. Personaggi altrettanto basici, con una guest star come Roger Moore, funzionale come elemento che offre un minimo di ironia. La regia probabilmente, oltre per legittima ambizione personale, serve per mascherare qualche limite dell'attore Van Damme nei combattimenti. I suoi in particolare presentano più ralenty e non hanno la spettacolarità dei primi film, sicuramente perchè avendo 36 anni all'epoca, i limiti fisici cominciavano a farsi sentire. Bene per una visione di totale disimpegno.

Al di sotto di altri film dell'attore belga, in quanto ne "La prova" i vari combattimenti, eccetto quello finale, risultano essere meno interessanti e più sbrigativi. Ne conseguono scontri con pochissimo mordente e per nulla "memorabili". Diciamo che si da più spazio al racconto, tutt'altro che appassionante, togliendo profondità a quello che poi dovrebbe essere il fulcro del film: il torneo e i vari duelli... e anche quello finale non è poi paragonabile a quelli di altre pellicole con Van Damme.

Un'altra buona pellicola di Van Damme,un film che da ragazzino ho visto decine di volte e che anche rivisto quasi vent'anni dopo resta tutto sommato godibile.
Van Damme dirige decentemente,mixando in modo azzeccato avventura ed arti marziali e condendo il tutto con una divertente atmosfera tra il serio ed il faceto.
Ben coreografati i combattimenti,molto caricaturale ( ma in fondo giusta per il tono della pellicola) la caratterizzazione dei vari personaggi.
Dialoghi ovviamente molto elementari,cast passabile nel quale c'è da segnalare la presenza di un ironico Roger Moore.
Pellicola di puro s*****,realizzata però dignitosamente e piacevole da vedere.

Prima prova registica per Van Damme che confenziona un film cercando di ricalcare "Senza esclusione di colpi",uno dei suoi lavori piu' riusciti.Niente di eclatante ma per gli appassionati di avventura ed arti marziali tanto basta.Piacevole

Npn il migliore dell'attore, ma sempre un film godibile. Grandi caratteristi fra i lottatori.

Quante e quante volte vidi da ragazzino questa pellicola...come sarà successo a tanti fantasticavo sull'essere un combattente di arti marziali, giocavo a Street Fighter al bar e guardavo i cartoni di Dragon Ball!
Come poteva non affascinarmi un film che parla di un torneo di arti marziali tra combattenti di tutto il mondo!? Se questi poi sono stereotipati all'ennesima potenza (ogni uno utilizza tecniche di combattimento tipiche della sua terra di origine) allora il gioco è fatto.
L'ho rivisto alla tv in questa nebbiosa serata ed ovviamente ho notato quanto mi apparisse magico un tempo mentre ora quasi da ridere...parlo degli attori porci che interpretano i vari combattenti a partire proprio da quello della Mongolia che da ragazzino mi sembrava terrorizzante e che ora mi parve uno sfi.gato...non parliamo poi di quello giapponese che guarda caso farebbe sumo in un torneo del genere (copiato spudoratamente da Honda di Street Fighter, il gioco intendo) o lo spagnolo che è buono per il flamenco :)

Oggi invece ho notato due attori presenti che non ricordavo che sono Roger Moore e James Remar...ho notato l'ironia piacevole che pervade tutta la pellicola e ho gradito la collocazione temporale (con relative scenografie e costumi alla meno peggio) negli anni '20 con chiari riferimenti al personaggio di Indiana Jones.
Che dire...è ancora un prodotto piacevole dopo 20 anni...

Buon mix di avventura (nella 1° parte) e di combattimento (2° parte). La storia è quindi abbastanza curata, e il torneo affascina per la sua varietà. Fotografia, location, musiche e cast sono buone.
Gli avrei dato volentieri di più, ma è assurdo non vedere l'allenamento del protagonista! In pratica diventa un fenomeno solo guardando gli altri allenarsi.

Scontri a duello, insomma un film proprio alla Jean-Claude Van Damme...ci sta tutto..divertente

Questo è senza dubbio fra i primi tre film migliori di Van Damme, purtropo ha però qualche smagliatura. Le scene al rallentatore in qualche combattimento sono fastidiose e immotivate; inoltre ci sono un paio di scontri che finiscono davvero troppo presto...come quello contro il lottatore greco.

Se curato meglio poteva sicuramente elevarsi più in alto.

Film non di certo indimenticabile, che cerca di miscelare avventura con combattimenti sempre in stile Van Damme.
Ma a mio avviso non ci riesce in pieno.. risulta un pò troppo ambizioso e manca di mordente.

Ritorno alle origini per Van Damme che esordisce nel doppio ruolo di regista e interprete in questa avventura dedicata agli amanti del combattimento.
Questa volta le scene marziali non sortiscono un grande effetto e la storia, ben lontana dall'essere originale, non lascia un ricordo indelebile.

Tra i miei preferiti di Van Damme (che qui è anche regista), forse il mio preferito in assoluto; "The Quest" è un buon mix di avventura (nella prima parte) e combattimenti. Entrambe le parti sono molto belle, in particolare mi è piaciuto molto nella seconda vedere i combattenti dei vari paesi usare diversi stili di lotta in base alla loro provenienza. Come al solito Van Damme è bravissimo quando si tratta di menare pugni e calci, mi è piaciuto molto anche Roger Moore, perfettamente calato in parte con il suo solito tocco ironico. Non mi ha convinto invece l'avversario finale, il combattente mongolo: decisamente meno carismatico del Tong Po di "Kickboxer" o di Bolo Yeung in "Senza Esclusione di Colpi".
Se ci si accontenta della trama scarnissima è un gran film d'azione.

Scorre via piacevolmente, la sceneggiatura è sempre la solita ma il buon cast lo rende un film godibile, un Van Damme che mi è parso piu' convincente del solito, buoni anche i combattimenti, carina anche la prima parte avventurosa.

Una sorta di Tekken ben confezionato ed elegante per quel che può. Sta un po sullo stomaco che un belga debba far svettare per forza le stelle e striscie e il pugile ex titolare è fastidioso. Il cattivo almeno, impersonato dal mongolo d'cciaio è un'alternativa piacevole al solito russo monello, o considerando l'attore protagonista al solito cinese steroidizzato. Sempre riguardo al cattivo finale, a parte la ferocia e la bruttezza, le poche vittorie mostrate non convincono appieno, la loro sfida è la solita contrapposizione di muscoli contro tecnica, forza bruta contro intelligenza, male contro bene. Vedere altri cinque minuti di scuole marziali e paesi diversi non mi sarebbe dispiaciuto, comunque il film si può dire perfettamente riuscito.

Bravo come sempre l'agile Van Damme.

Lo vidi per la prima volta quando avevo 14-15 anni.Ovviamente all'epoca i film di combattimento erano i miei preferiti,è sicuramente anche questa pellicola non faceva eccezione.Guardandolo adesso naturalmente il voto si è abbassato (all'epoca gli avrei dato un bel 9),innanzitutto per l'interpretazione di Van Damme,che lo considero un attore così così,ma più che altro per la parte centrale,a dir poco noioso.Si riprende alla fine con i combattimenti.Guardare solo se si è appassionati del genere.saluti.

uno dei miei film preferiti da piccolo.
Uno dei migliori nel suo genere.

Un film ispiratissimo a quello dell'esordio di Van Damme ovvero Bloodsport che ha saputo sfruttare meglio l'idea con alcune belle sfumature. Jean Claude dietro la macchina da presa si è dimostrato molto più pratico, efficace e anche poetico della maggior parte dei registi con cui ha lavorato, standing ovation da questo punto di vista, sufficiente invece come attore. Gran bella mossa l'uso del flashback anche se poco esplicativa/chiara.

Mitico nel suo genere.

un bel film d'intrattenimento a me e piaciuto.

Buon film di Van Damme,leggero e ricco di azione

Praticamente una scoppiazzatura del suo vecchio successo 'senza esclusione di colpi'
Trama quasi identica,l'attore che fa il mongolo è lo stesso di Lionheart..
Non male,ma inferiore al più quotato predecessore.

In pratica un remake di "Bloodsport" (Senza esclusione di colpi),l'ho trovato però migliore e più curato, sia per quanto riguarda i combattimenti (più vari e spettacolari) sia per quanto riguarda le amibentazioni (suggestive). Roger Moore, qui interprete di un "ladro" simpatico e opportunista, mette in ombra lo stesso Van Damme...al contrario il bravo James Remar è relegato nei panni di un personaggio davvero insulso...anche Janet Gunn ha un ruolo marginalissimo...per il resto ci sono i soliti difetti dei film di Van Damme: svolgimento prevedibile, situazioni al limite del reale..c'è persino un abbozzo di love story, che francamente sembra inserita quasi di forza.

Film che proprio non mi è piaciuto. Simile a tanti altri dello stesso genere, maqui manca quel pathos che per esempio ho trovato in "Senza esclusione di colpi" o in "Kickboxer Il niuovo guerriero". Manca anche un cattivo degno di nota.

Checchè altri dicano ritengo Van Damme un dignitoso attore (o almeno ha una gamma di espressioni un pò più estesa del Norris o del Seagal di turno), e qui si dimostra anche un decoroso regista.


E' vero, la storia altro non è che un pretesto per mostrare muscoli e combattimenti, però i piccoli accorgimenti tecnici presenti o anche solo la presenza del grande Moore nel cast bastano a far lievitare il tutto.


Quindi uno dei migliori film che si possono trovare di Van Damme e con Van Damme, assieme a Time Cop, Senza esclusione di colpi e Senza tregua, quest'ultimo tra l'altro nientepopodimeno che del grande John Woo.
Tra l'altro comunque tutti i film di Jean Claude girano attorno all'accettabile o al discreto di livello, quindi con lui si va abbastanza sul sicuro.


Consigliato.

Film carino in cui oltre alla solita sc4zzottata finale con il grande torneo c'è anche qualcosa di apprezzabile a livello di trama (anche se è un po' scontata non importa, serve solo come pretesto per esaltare il combattimento finale)
Uno dei più carini di van damme!

Avventura più che azione. E il solito torneo finale scacciapensieri.

Tentativo di mischiare film d' avventura di stampo classico a combattimenti. A mio avviso però il ritmo non è dei migliori e il torneo non presenta grandi vituisimi e non è niente di che.