la scuola cattolica regia di Stefano Mordini Italia 2021
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la scuola cattolica (2021)

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locandina del film LA SCUOLA CATTOLICA

Titolo Originale: LA SCUOLA CATTOLICA

RegiaStefano Mordini

InterpretiBenedetta Porcaroli, Giulio Pranno, Federica Torchetti, Fabrizio Gifuni, Fausto Russo Alesi, Valentina Cervi, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca

Durata: h 1.46
NazionalitàItalia 2021
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2021

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Trama del film La scuola cattolica

In un quartiere residenziale di Roma sorge una nota scuola cattolica maschile dove vengono educati i ragazzi della migliore borghesia. Le famiglie sentono che in quel contesto i loro figli possono crescere protetti dai tumulti che stanno attraversando la società e che quella rigida educazione potrà spalancare loro le porte di un futuro luminoso. Nella notte tra il 29 e il 30 settembre del 1975 qualcosa però si rompe e quella fortezza di valori inattaccabili crolla sotto il peso di uno dei più efferati crimini dell'epoca: il delitto del Circeo. I responsabili sono infatti ex studenti di quella scuola frequentata anche da Edoardo, che prova a raccontare cosa abbia scatenato tanta cieca violenza in quelle menti esaltate da idee politiche distorte e da un'irrefrenabile smania di supremazia.

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Voto Visitatori:   6,06 / 10 (17 voti)6,06Grafico
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Voti e commenti su La scuola cattolica, 17 opinioni inserite

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Goldust  @  27/03/2023 14:44:59
   5½ / 10
Il massacro vero e proprio occupa gli ultimi venti minuti, prima di arrivarci c'è una ricognizione un pò pressapochista sulla situazione socio - famigliare ( ma non politica, grave pecca ) dei giovani del tempo, come se tutti i loro mali potessero scaturire dall'apatia di una scuola chiusa in se stessa o dalla violenza domestica di padri maneschi. Non perfettamente riuscito insomma ed anzi, anche abbastanza verboso.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  29/07/2022 22:10:19
   5 / 10
Il film sicuramente colpisce, però ha davvero molte pecche. Il montaggio poco riuscito, le famiglie borghesi rappresentate in maniera superficiale ed approssimativa. Alcuni attori davvero fuori fuoco. Le parti da rotocalco nero invece sono riuscite.

Scuderia2  @  27/07/2022 09:03:58
   4 / 10
Io voglio solo dire una cosa, anzi due, forse tre.
Fai un film che prevede la descrizione del massacro del Circeo, ok.
Ok, è un evento all'interno di un discorso sociale più ampio, ma è un fatto realmente accaduto che vuoi descrive e non puoi inventarti le cose.
Ci vuole poco a informarsi che i 3 assassini erano studenti universitari ai tempi del fatto.
Qui si parla di una fantomatica scuola superiore cattolica.

Il film descrive una voglia di violenza latente, ma i 3 passano per degli sbarbatelli alla prima *******, grossa comunque.
In realtà 2 degli aguzzini avevano precedenti per rapina e stupro.

Il problema principale nella testa di quei poveri mentecatti era l'ideologia neofascista.
Qui si parla di cattolicesimo.
Boh.

Peccato perché l'attore che impersona Izzo è veramente inquietante e simile alla controparte reale.

Mauro@Lanari  @  04/06/2022 01:43:35
   4½ / 10
Mordini dà l'idea paracula che la sua trasposizione dell'omonimo romanzo scritto d'Albinati, vincitore dello Strega 2016, sia figlia dei femminicidi e del #metoo, attingendo però a un fatto di cronaca nera già eccessivo nell'appellativo "massacro del Circeo" (morì un'unica ragazza) e risalent'al '75. Un film a tesi dove la causa della "mascolinità tossica" consisterebbe nella "mala education" d'origine religiosa da parte dei pariolini figli di papà: generalizzazione che non ha fondamenti sociologici e che viene maltrattata da una sceneggiatura confusa quant'il balordo teorema del regista.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  15/10/2021 00:48:48
   5 / 10
Si può estrarre comodamente un 2 o un 7, a seconda delle angolazioni. Un film fatto abbastanza male, però sconvolgente al punto (giusto?) per insabbiare tanti difetti di montaggio e il suo bassissimo profilo morale. Senza indugio, sono contento di averlo visto, un paio di sequenze sono degne davvero (nei momenti più tragici v spoiler) però onestamente questa Gioventù borghese annoiata o affascinata dalla seduzione del Male sembra plasmata come un Romanzo Criminale dove gli spettatori possono ritrovarsi in ciascuno dei disgraziati che raccontano la loro sciagurata adolescenza. Degli anni 60" il decennio successivo ha enfatizzato e "salvato" solo una libertà sessuale quasi laica, ma proprio per questo non mi va di rivedere un "Porci con le ali" macchiato di sangue e premonizione sul terrorismo vigente. Le famiglie dei ragazzi sono affossato nei loro stereotipi, piatte, poco incisive, con quella frase alla Luca Carboni tipo "I professori (e i genitori?) non chiedevano mai se eravamo felici". E tra un brano dei Jethro Tull e qualche turbati a sessuale, il film sembra davvero viaggiare in un conformismo "assolutorio" piuttosto discutibile, alla faccia di chi lo vieta ai minori di 18 anni, convinti magari di avere a che fare con un nostrano "Magdalene Sisters". Ripeto non è un brutto film anche se pieno di incongruenze e difetti formali, 15' si salvano alla grande, anche se prevale il compiacimento di dare il pugno nello stomaco allo spettatore che quasi si convince che erano "solo" ragazzi che hanno fatto scelte sbagliate. Avrebbe potuto colpire più duramente, ma con le parole, non solo per immagini da rotocalco "nero"

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  11/10/2021 01:21:03
   5 / 10
Da dove iniziare? Non avendo letto il romanzo è davvero difficile dare un giudizio ad un film che definire discutibile ed imperfetto è dire poco.
Ci sono talmente tanti errori tecnici, di scrittura, di messa in scena e soprattutto di sceneggiatura che inizi anche a dubitare del soggetto da cui è tratto.

Veniamo alle note positive, La scuola cattolica è un film che prende dall'inizio fino alla fine ed a onor del vero questo non è poco.
Gli attori sono davvero molto bravi, a cominciare dai ragazzi fino ai navigati Scamarcio, Golino e Trinca, tutti perfettamente in parte, credibili e coinvolgenti.
La prima cosa che notiamo in questo film è l'impressione che ci sia troppa carne a cuocere, troppi personaggi raccontati senza un fine particolare e poca introspezione nei tre criminali del Circeo.
Se da un lato non ci si vuole concentrare sul delitto ma su quello che c'era attorno per capirne le origini, il film ha preso una grande cantonata.

Il risvolto violento della seconda parte è gratuito, non compreso, non se ne capisce il nesso con le storie raccontate, se non la solita tiritera del "anche negli ambienti borghesi si annida il male", capita una tesi originale forse un secolo fa ma che oggi ci fa dire "si lo sappiamo grazie".

Inoltre se il film voleva mettere in relazione un cattolicesimo malato con le sue derive violente, appoggiando certe elitè ed alimentando mal costumi, la tesi mi sembra alquanto gratuita. Nel caso di specie i tre erano tre criminali professionisti, matti da legare e la loro storia ne è testimonianza.

Alcune scene come quella della fustigazione sono fatte male e gratuite (per non parlare di quella erezione messa li senza un minimo di contestualizzazione psicologica dello stesso che a stento conosciamo) mentre ci vengono risparmiate le scene di violenza delle ragazze in modo insensato, se vuoi farci vedere l'origine del male non puoi censurarci il male, per poi privarci anche della scena purificatrice della liberazione.

Davvero certe scelte di sceneggiatura sono incomprensibili, cosi come davvero discutibile è la tesi, voler dare spiegazioni sociali ai comportamenti morbosi ed aberranti dei singoli è solo un modo per credere controllabile il male che vive in ognuno di noi.
Bisogna accettarne l'esistenza è l'unico modo per combatterlo.

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