la vergogna regia di Ingmar Bergman Svezia 1968
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

la vergogna (1968)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film LA VERGOGNA

Titolo Originale: SKAMMEN

RegiaIngmar Bergman

InterpretiLiv Ullmann, Max von Sydow, Sigge Fürst

Durata: h 1.43
NazionalitàSvezia 1968
Genereguerra
Al cinema nel Novembre 1968

•  Altri film di Ingmar Bergman

Trama del film La vergogna

Studio psicologico di Bergman sulle reazioni umane in situazioni di guerra.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,44 / 10 (8 voti)7,44Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su La vergogna, 8 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

kafka62  @  26/01/2018 11:53:15
   8 / 10
Messe momentaneamente da parte le problematiche religiose e metafisiche, Bergman ha affrontato, in piena epoca sessantottesca e col conflitto vietnamita ancora in corso, l'arduo tema della guerra; e siccome dal maestro svedese ci si attende sempre e comunque il messaggio illuminante e definitivo, è parso inevitabile che La vergogna suscitasse alla sua uscita polemiche aspre e feroci. In particolare non sono state perdonate a Bergman le apparenti dichiarazioni di neutralità presenti nei dialoghi ("… con questa guerra che dura da tanto… non è facile avere delle idee politiche, dice ad esempio Eva all'intervistatore), ed in generale il qualunquismo dei protagonisti, ignorando con colpevole leggerezza che i personaggi di un'opera d'arte non sono da considerare automaticamente come i portavoce dell'ideologia dell'autore, la quale emerge invece, magari in forma contraddittoria e problematica, da un'analisi critica e non superficiale dell'opera stessa.
Così, ne La vergogna, Eva e Jan sfuggono la realtà, autoesiliandosi nella loro casa-rifugio (ancora la bergmaniana isola di Faro) e facendo di tutto per non ricordare che c'è una guerra in corso (più lui di lei, a dir la verità); ma lungi dal fare la loro apologia, il regista dimostra (e questo è l'unico, autentico significato da dare al film) che la guerra conduce in ogni caso l'individuo all'abbrutimento e alla dissoluzione morale (alla fine Eva tradirà il marito e Jan ucciderà con fredda determinazione due esseri umani). Quando infatti la guerra irrompe nella vita dei due coniugi e giunge il momento delle scelte e delle responsabilità, l'apoliticismo e la voglia di non prendere partito li rende manovrabili, strumentalizzabili, facile preda degli impulsi più turpi, ancorché dettati da un confuso e incontrollato istinto di sopravvivenza. La mancanza di un ordine etico in grado di sovrintendere alle loro esistenze e la ricerca di una soluzione che il più delle volte viene a coincidere con la fuga (ad ogni costo e con qualsiasi mezzo) determina l'inesorabile sconfitta della coppia.
La tematica dell'uomo sbalestrato dalle tempeste della Storia non è certo nuova al cinema (basti pensare al primo Wajda o, in chiave di commedia, al comenciniano Tutti a casa), ma Bergman la astrattizza, la decontestualizza, rendendo il messaggio se possibile ancor più universale e totalizzante, valido per ogni epoca e condizione storica. Sappiamo infatti che c'è una guerra, ne vediamo gli effetti sotto forma di distruzione e morte, ma la nostra conoscenza si esaurisce qui: nulla ci viene detto su quali siano gli eserciti in lotta, sull'epoca in cui si sviluppano gli avvenimenti o sulle motivazioni e gli interessi in gioco. Gli elementi realistici passano in secondo piano, subordinati alla creazione di un clima che diventa sempre più onirico e irreale man mano che il film va avanti. La guerra rappresentata da Bergman perde in tal modo le sue potenziali connotazioni sociali e politiche, finendo per diventare un orribile incubo senza causa che avviluppa implacabilmente i personaggi. "Certe volte mi sembra che sia tutto un sogno – confessa Eva al marito – ma non un sogno mio, un sogno di un altro e del quale io faccio parte. Che avverrà quando chi ci ha sognato si sveglierà e si vergognerà del suo sogno?". A questo proposito, bisogna dire che la progressione stilistica del film è ammirevole: alle sequenze ordinate e compiute dell'inizio si sostituiscono inquadrature sempre più brevi e indifferenziate, legate tra loro non più da una logica narrativa, ma da fondu scuri che costituiscono altrettanti elementi di rottura dell'unità filmica. L'atmosfera diventa rarefatta ed angosciosa, i paesaggi illusori e irriconoscibili nella loro desolata scabrosità, fino a giungere alla splendida scena conclusiva – vero e proprio exploit surrealistico – in cui l'imbarcazione di Jan ed Eva viene a trovarsi circondata da una distesa di cadaveri galleggianti.
Bergman non rinuncia con questo al suo cinema psicologico. Infatti, il rapporto dei personaggi con la realtà della guerra si riverbera puntualmente all'interno della vita di coppia. I due sono ritratti all'inizio in una situazione di equilibrio fittizio (topos classico del cinema bergmaniano, momento ideale da cui partire per poi fare esplodere impietosamente le crisi latenti). Educati, premurosi e apparentemente innamorati, Jan ed Eva lasciano però trasparire nei loro reciproci rapporti delle microscopiche incrinature, degli impercettibili cambiamenti d'umore, rinfacciamenti subito soffocati o accuse sottili pronunciate col sorriso sulle labbra (Liv Ullman è in questo un'attrice perfetta, algida, dura e controllata, capace di grandi crudeltà psicologiche ma anche, a esser sinceri, degli unici momenti di vera umanità del film). La crisi individuale (determinata, come abbiamo visto, dall'esposizione diretta agli effetti devastanti della guerra) si accompagna fatalmente alla crisi di coppia. I due protagonisti si allontanano l'uno dall'altra, si tradiscono e si umiliano a vicenda, non hanno più alcun motivo di rimanere insieme ma continuano a farlo unicamente per disperazione, ferocemente avvinghiati per una sorta di arcana legge di sopravvivenza. Bergman li ritrae spesso viso contro viso, in primissimo piano, ma la comunicazione è ormai definitivamente preclusa, come ben intuisce Eva quando si chiede con angoscia: "Cosa sarà di noi se non riusciamo più a parlarci?".
Con La vergogna Bergman riesce a coniugare le tematiche sovraindividuali (la guerra, le responsabilità dell'individuo nei confronti della società in cui vive, più allusivamente il ruolo dell'arte come possibile antidoto alla barbarie) con quelle più intime e personali (non è estraneo a questo discorso una sorta di nostalgico desiderio di recupero del passato, come dimostra il sogno iniziale di Jan e la scena del carillon in casa di Lobelius). A tal fine, il regista svedese abbandona provvisoriamente l'armoniosa geometria dei film precedenti, utilizzando al suo posto uno stile che ricorda un po' l'audace nouvelle-vaguismo dei primi Tarkovskij e Wajda: découpage spezzettato (lo abbiamo già visto più sopra), con ellissi più ardite del solito e dissolvenze che riducono le singole sequenze (quanto meno nella seconda parte) a micro-unità diegeticamente indipendenti, grande attenzione al montaggio, uso insolitamente rilevante della macchina a mano, alternarsi rapsodico di campi lunghi e primi piani, avvicendamento di registri narrativi diversi (si prenda la divertente scenetta in cui Jan cerca invano di uccidere una gallina col fucile), ricorso a una colonna sonora in cui la musica è assente e i rumori assurgono a componente filmica privilegiata, e persino lo sfruttamento di due cineprese per consentire agli attori di improvvisare i dialoghi. Tirate tutte le somme, il risultato è davvero alto: La vergogna è infatti, tra i film del grande regista svedese, se non quello meglio sviluppato tematicamente (la sua irrisolvibile ambiguità è comunque più un pregio che un difetto) o quello più apprezzabile stilisticamente, sicuramente uno dei più stimolanti e moderni.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

100 di questi anni30 notti con il mio exa deadly american marriage: il caso jason corbetta different mana real paina working manamichemaiandy warhol - the american dreamanoraapril, come she willaragoste a manhattanarsaattack on titan: the last attackbastion 36becoming led zeppelinberlino, estate '42biancaneve (2025)black bag - doppio giocoblack dogblack mirror - stagione 7black teablur: to the endbridget jones - un amore di ragazzocarlo mazzacurati - una certa idea di cinemacharlotte, una di noicherry juicecloudcolpi d'amorecome gocce d'acquacome se non ci fosse un domani (2025)cosi' com’e'death of a unicorndi noi 4diciannovedivertimento (2022)dreamsdrop - accetta o rifiutae poi si vedeeden (2025)elfkins - missione gadgeteternity packageeyes everywherefamiglia imbarazzi - la maledizione dello zoccolofear street: prom queenfinal destination: bloodlinesfino alle montagnefiume o morte!flight risk - trappola ad alta quotafollementefrancesca e giovannifuorig20gen_generazione romanticagino & friends eroi per la citta'gioco pericolosoglobal harmonyguglielmo tellguida pratica per insegnantihavoc
 NEW
heart eyes - appuntamento con la mortehereticho visto un rehokage - ombra di fuocohollandholly (2023)i colori dell'anima - the colors withini peccatoriihostageil bacio della cavallettail bambino di cristalloil caso belle steineril complottistail critico - crimini tra le righeil maestro e margherita (2025)il migliore dei maliil mio amore, ti fara' sparireil mio compleannoil mohicanoil nibbioil quadro rubatoil seme del fico sacroin viaggio con mio figlioio non sono nessunoio ti conoscojulie ha un segretokaiju no.8: mission reconkarate kid: legendsla casa degli sguardila citta' proibita (2025)la fossa delle mariannela gazza ladrala guerra di cesarela solitudine dei non amatila storia di patrice e michella trama feniciala vita da grandil'albero (2025)l'amico fedelel'amore che hol'amore che non muorel'amore, in teorialargo winch - il prezzo del denarole assaggiatricile donne al balcone - the balconetteslee millerl'erede (2025)l'esorcismo di emma schmidt - the rituallilo & stitch (2025)l'isola degli idealistil'origine del mondol'orto americanolove (2024)l'ultima regina - firebrandl'ultima sfida (2025)malamore (2025)mani nudemaracuda - diventare grandi e' una giunglamauro corona - la mia vita finche' capitamickey 17mirtillo: numerus ixmission: impossible - the final reckoningmisteri dal profondomoon il pandamr. morfinamuori di lein-egonella tana dei lupi 2 - panteranoi e lorononnasnonostantenottefondaoperazione vendettaopus - venera la tua stellapaddington in peru'paternal leaveper amore di una donnaprophecypuan - il professorequeerquesta sono ioreinasritrovarsi a tokyoscomode verita`sconfort zone - stagione 1screamboatsenza sangue
 R
september 5 - la diretta che cambio' la storiasex (2025)silenzio!sons (2025)sotto le fogliestoria di una nottestrange darlingthe accountant 2the alto knights - i due volti del criminethe bayouthe breaking icethe chosen - ultima cenathe last showgirlthe legend of ochithe monkeythe shrouds - segreti sepoltithe sowerthe woman in the yardthunderbolts*tornando a esttu quoqueu.s. palmeseun film minecraftun posto sicuro (2025)una barca in giardinouna figliauna fottuta bugiauna viaggiatrice a seouluna vita da sogno - l'abbagliountil dawn - fino all'albavoci di poterew muozzart!
 NEW
warfare - tempo di guerrawerewolveswhen it rains in la

1061876 commenti su 52120 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A MISTAKEBERLIN NOBODYBLOW THE NIGHT! LET’S SPEND THE NIGHT TOGETHERCOMMANDO NINJACOMMANDO NINJA 2: INVASION AMERICACREATURA DEL DIAVOLODUPLICE INGANNOGEHARA - IL MOSTRO CAPELLONEGRIDLOCK! LA CITTA' E' IN PERICOOLOHOPKINSIL MALEDETTOISLAND ON FIREJUST IN TIME - APPENA IN TEMPOKICKBOXERS - I GUERRIERI DEL DESERTOL'ETERNAUTA - STAGIONE 1L'INFERNO DI UNA DONNALONG DISTANCE - SENZA OSSIGENONO ALLA VIOLENZANOMADNUDE ON THE MOONREIGO - IL MOSTRO DEGLI ABISSISAM & KATESCOOBY-DOO! E IL RITORNO SULL'ISOLA DEGLI ZOMBIETHE AIMED SCHOOLTHE BIGGEST PUNCHTHE INVISIBLE MAN VS THE HUMAN FLYTHE VISITANSUN AMORE SOTTO I RIFLETTORIUNA SPADA PER L'IMPEROVIAGGIO AD ALTROVE: SCOOBY-DOO! INCONTRA LEONE IL CANE FIFONEWARLOCK MOONWOMANEATER

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA
Locandina del film SEPTEMBER 5 - LA DIRETTA CHE CAMBIO' LA STORIA Regia: Tim Fehlbaum
Interpreti: John Magaro, Leonie Benesch, Peter Sarsgaard, Ben Chaplin, Zinedine Soualem, Georgina Rich, Corey Johnson, Marcus Rutherford, Daniel Adeosun, Benjamin Walker, Ferdinand Dörfler, Solomon Mousley, Caroline Ebner, Daniel Betts, Leif Eduard Eisenberg, Sebastian Jehkul, Rony Herman, Jeff Book, Robert Porter Templeton, Stephen Fraser, Leon Dragoi, Doris Meier, Mark Ruppel, Christine Ulrich, Günther Wernhard, Antje Westermann, Harry Waterstone, Andreas Honold, Stefan Mittermaier
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

THE ORDER (2024)
Locandina del film THE ORDER (2024) Regia: Justin Kurzel
Interpreti: Jude Law, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Jurnee Smollett, Alison Oliver, Morgan Holmstrom, Odessa Young, Marc Maron, Philip Granger, Sebastian Pigott, Matias Lucas, Bradley Stryker, Phillip Forest Lewitski, Victor Slezak, Daniel Doheny, Bryan J. McHale, Ryan Chandoul Wesley, Geena Meszaros, George Tchortov, Daniel Yip, Sean Tyler Foley, John Warkentin, Vanessa Holmes, Rae Farrer, Carter Morrison, Huxley Fisher, mandy fisher
Genere: thriller

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net