Verso la fine del 1958 Federico Fellini attraversa un periodo professionale complicato. Ha già vinto due Oscar per La Strada e Le Notti di Cabiria ma nessun produttore vuole realizzare il suo nuovo progetto: una storia scritta da lui, Ennio Flaiano e Tullio Pinelli, intitolata La Dolce Vita. Soltanto un uomo, Giuseppe Amato, già famosissimo produttore di capolavori come Umberto D., Quattro passi tra le nuvole, Francesco Giullare di Dio e Don Camillo, comprende la straordinarietà del soggetto.
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