la vita facile (2011)

Non male per essere un film italiano. Anche se i temi trattati sono un po' gli stessi.

Una storia dai due volti: quella prevedibile e quasi banale del triangolo amoroso tra i protagonisti e quella più etica, dove l'ironia amara e beffarda prende il sopravvento, confluendo in un finale che ha il sapore proprio della beffa.
Una commedia che miscela bene la leggerezza (mai frivola) dei toni comici lasciati alla mimica e all'intercalare di Favino e il sentimento, diviso tra morale, amore e senso di colpa, che l'intero cast riesce a modulare discretamente grazie alla direzione di Pellegrini che rende la visione gradevole e di facile apprezzamento.

Non male come film, storia mai banale e che si lascia guardare con un certo interesse. Ottima la prova di Favino che da solo regge il peso dell'intero pellicola, stereotipata invece e ormai un pò noiosa la solita parte della Puccini.
Non passerà alla storia tra i migliori film ma un'occhiata si può sicuramente dare.....

Mi aspettavo qualche cosa di più in termini di emozioni trasmesse,invece risulta tutto abbastanza sterile,sufficiente

Discreto film. Pur essendo un film drammatico la storia è abbastanza leggera e non annoia. Bravi Favino e Accorsi e ottima la regia. Non sarà un capolavoro ma un'occhiata gli si può dare...... da vedere senza pretese.

Ennesima storiella di mucciniana memoria con il classico terzetto di neoquarantenni alle prese con problemi sentimentali. Il tutto mascherato dietro l'apparenza di un tema sociale importante come le difficoltà sanitarie in Africa. La location è vincente e regala almeno un paio di siparietti non indifferenti. Bravissimo come sempre Favino, un cane maledetto Accorsi, idem la Puccini. 6 politico.

Avevo già apprezzato Pellegrini con il suo precedente Figli Delle Stelle, e devo dire che qui il regista si conferma uno dei miei preferiti nell'attuale panorama italiano, capace come pochi di sfornare commedie dai risvolti drammatici e cariche di spunti riflessivi.
Tre amici che si ritorvano come volontari in Africa, legati da un passato comune, ognuno con i propri fantasmi e ombre da cui fuggire, ognuno con l'obiettivo di una vita, a modo suo, più facile.
Grande come al solito Favino.

questo film mi ha colto di sorpresa... non è il solito film drammatico forse per la presenza di favino.... non saprei dirlo. comunque davvero un bel film!!!
SUPER CONSIGLIATO

Il voto va a Favino: ha una presenza scenica mostruosa!
Per il resto il film è simpatico, ma assai scontato e banale, storie di tradimenti, passioni, e basta! Il cinema italiano deve uscire da questo monotematicismo!

Mah, tutta sta meraviglia non l'ho vista nel film....abbastanza scontato dall'inizio alla fine.

Fa sempre piacere,anche se molto raramente,imbattersi in un film italiano che non ti induca all'autolesionismo.
Sicuramente non si capisce bene dove voglia andare a parare,anche a causa di un finale bruttino,però intrattiene e diverte con intelligenza per tutta la sua durata.
Bravi i due attori maschili e buona la regia.

Non un brutto film, casomai c'è una forte sensazione di incompiuto tra un inizio che denuncia, senza eccessiva retorica, il disagio di un continente sfruttato ed una seconda parte da triangolo amoroso. Finchè si rimane sui due protagonisti, il film si presenta stimolante nello scoprire le zone d'ombra dei due personaggi. allargando il contesto però, si rimane fin troppo in superficie specie nei personaggi femminili, piuttosto monolitici. Buona tutto sommato la coppia Favino/Accorsi, la storia cerca anche di eessere il meno scontata possibile, ma manca quel guizzo per decollare.

un film coinvolgente e introspettivo, che sa essere acuto e mai banale, mentre illumina la sottile linea che divide chi sceglie lo status e l'apparire, e chi invece sceglie il valore e l'ideale.
Due cuori simili, due fughe diverse: l'uno dal padre (e ciò che rappresenta), l'altro dalla mediocrità. E su tutti si erge il cuore gelido di chi, come

SPOILER

bravi tutti, storia non scontata.... DA VEDERE !!!!!!

Ottimo film con ottimi attori, con un Favino superlativo.

Spaccato di un'italietta che purtroppo esiste davvero e la cronaca quotidiana non fa che confermarlo.
La caratterizzazione dei personaggi non regge fino in fondo....ma forse la storia deve concludersi.....il finale è piuttosto aperto......

Un bel film,senza luoghi comune,dove l'Africa è dipinta per quello che è veramente,nel suo estremo disagio ma anche nel calore della gente,la trama è ben costruita e risulta non essere banale,ottimo tris d'attori Favino,Accorsi e Puccini.

Mi è piaciuto molto questo film..serio e divertente allo stesso tempo e per nulla scontato. Pierfrancesco Favino veramente grande!

Meno scontato di quanto si possa pensare ,incentrato su personaggi che emergono solo con il dipanarsi della storia tanto che non tutto è decifrabile ,come da prassi, già nelle battute iniziali.Quell'affetto controllato,quasi imbarazzato che si osserva nelle relazioni tra i protagonisti viene motivato con avveduta flemma.Pellegrini utilizza l'ormai imprescindibile espediente del flashback faticando nel dare giusta importanza al passato,gli spiegoni riportati mancano di pathos e sembrano dei supplementi inseriti a forza.
E' finalmente un'umanità piena zeppa di difetti a popolare questa pellicola,i protagonisti sono entrambi fuggiti dall'Italia e dalla loro vita,inoltre si contendono una donna campionessa in *******ggine.E poi finalmente un epilogo che pur accomodante non si affloscia nel solito smielato happy end che sembra imposto per legge a queste produzioni.Da lodare anche l'accortezza di evitare di scadere in un polpettone sentimentale paventato con l'arrivo in terra africana di Ginevra (nome da principessa sul pisello non certo casuale),niente smancerie però,solo un donna che mostrerà immediatamente la sua indole capricciosa.La Puccini non è granchè persuasiva,meglio la consolidata coppia Favino/Accorsi,con il primo assolutamente in parte e animato da una recitazione alla Sordi,il secondo (come al solito) un po' pesce lesso ma facilitato dalla presenza dell'amico/collega che lo trascina in duetti verbali divertenti.
La pecca maggiore del film sta in una compattezza intermittente e una capacità di coinvolgere che procede a sprazzi,per lo meno Pellegrini non persegue la sterilità dell'attuale commedia tricolore e inserisce qualche digressione impegnata che certo male non fa.

Non amo il genere...mi ha colpito solo il finale.
Di certo non è un film da buttare via per chi vuol passare una seratina senza troppi pensieri...
finale a sorpresa dove il più "buono" alla fine frega a tutti.
Bellissima la colonna sonora "La stagione dell'amore" di Battiato.

Mi è piaciuto. Non mi aspettavo un finale così.

Commerdia agrodolce piacevole e scorrevole.
Un ottimo Favino regge bene un ruolo ben caraterizzato, molto italiano e che regala i momenti più divertenti della visione. Vittoria Puccini offre una prova discreta e sobria degna della sua eleganza, anche Accorsi risulta meglio che in altri film.
Bella l'ambientazione in Africa, sobria la regia.

Bel film.... Favino mi è piaciuto tantissimo.Le risate tutte per merito suo :) unica pecca il finale...

devo dire che sono rimasto favorevolmente colpito da questo film e dagli attori del cast. spicca su tutti favino, che reputo più bravo di accorsi, anche se in questo film accorsi mi è piaciuto di più rispetto ad altre sue pellicole.
anche il finale stesso, non delude anche se non esalta come la prima parte del film.

Temevo di andare a vedere uno spottone buonista sull'Africa ma mi sono dovuto ricredere. Carino e il finale mi ha sorpreso.

Favino sempre meglio, Accorsi sempre fossilizzato nel solito personaggio.

Belle location e bella storia. Favino decisamente una spanna sopra Accorsi

È un film che sa trasmettere un buon impatto visivo sul tema delle generazioni malate in Africa ed ha non infrequenti porzioni di umorismo. Ciò di altrettanto importante, fa riflettere sull'incredibile potenza del dio Danaro: Infatti...

SPOILER

Una pellicola nella quale tutti i personaggi sono ognuno a suo modo colpevoli di qualcosa: Pellegrini, con licenze ma anche cercando di attenersi a quelli che sono in concreto i sentimenti umani, li analizza ma non li giustifica mai. Quasi uno spaccato di vita moderna per me, considerando i temi affrontati e soprattutto il finale.

Sei cmq perchè la trama in sè non è proprio nuova.

Che dire, a me è piaciuto. Al di la del piacere visivo che provo nel vedere quel bel faccino di Accorsi (eh oh anche l'occhio vuole la sua parte), mi sono sinceramente divertita nel vedere questo film.
Storia senza troppe pretese, ideale per trascorrere la festa della donna al cinema con un'amica, anzichè in un banale ristorante.
Bravo Favino, le risate sono tutte merito suo.

Molto bello vale la pena veramente vedere film originale ma finale banale

Commedia agrodolce dagli imprevedibili sviluppi, inserita nel contesto di un piccolo ospedale male in arnese del Kenya, in cui si trovano ad operare due medici italiani amici e rivali in amore e divisi fra l'idealismo e, come dice il titolo, la vita facile.

La vicenda è appassionante e originale, un po' fuori dai soliti schemi della commedia all'italiana, recitata bene, sia dai protagonisti, che dagli attori di contorno.

I ruoli principali sono appannaggio di Stefano Accorsi, un po' invecchiato, ma sempre fedele alla sua immagine e, soprattutto, da un bravissimo e simpatico Pierfrancesco Favino, che con le sue battute da "romanaccio de roma" ci delizia dall'inizio alla fine del film; fra i due la bella Vittoria Puccini.

La storia è alquanto inverosimile, però il film è simpatico, le ambirntazioni sono belle, gli attori sono simpatici, quindi il tutto è gradevole

Magnifica ambientazione e bella storia. Mi associo con chi è rimasto male per il finale, forse troppa voglia di spiazzare lo spettatore... Si sta col sorriso stampato in bocca per tutto il film comunque.
Favino un passo avanti a tutti, altra interpretazione magistrale!

Bella la storia , bravi gli interpreti, belle le ambientazioni..
Tutto superbo.

Bel film...niente di eccezionale, sia chiaro, ma si lascia guardare e strappa più di una risata. Unica pecca: il finale.