A 2 anni di distanza dalla tragica morte del padre, Becky è sempre più esperta nel maneggiare armi e capace di affrontare una nuova "home invasion". Se per di più i criminali le rapiscono il cane, nessuno può più fermarla.
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Se in "Becky" già la trama era striminzita qui è proprio ridotta all'osso: si passa da un home-invasion ad una sorta di John Wick in versione ragazza in******* dove c'è un incipit che ha l'unico motivo di esistere nel dare a Becky la scusa per poter fare fuori una banda di reazionari che ricordano molto quelli che hanno assaltato Capitol Hill. Ma se il primo capitolo mi aveva divertito più di quanto mi aspettassi questo risulta decisamente meno coinvolgente. Tra gli aspetti positivi c'è lo stesso personaggio di Becky che, nonostante il dejà vu con il primo film, continua a funzionare. Si difende bene anche Sean William Scott in un ruolo cui non siamo abituati a vederlo. Un paio di uccisioni soddisfacenti, qualche bello scambio di battute e poco altro. Nel complesso non è da buttare, pure se nel mezzo mi è scappato qualche sbadiglio. Ovviamente, anche qui, se cercate la credibilità girate al largo.
Un pelo più interessante del primo, ma sempre assurdo e fuori da ogni logica. La ragazzina è un po' più cresciutella ma sempre svitata e una roba che Nikita spostati. Becky 2, la vendetta.
La ragazzina che massacrava neonazisti nel primo capitolo è tornata. Quando i membri di una sorta di setta di suprematisti gli ammazzano la nonnetta adottiva e soprattutto gli rubano l'amato cane, la sedicenne Becky (ovvIamente è cresciuta) gli scatena contro una guerriglia che Rambo scansati pure. I pregi ed i difetti sono quelli del primo capitolo, storiella ancora più assurda (specie nel epilogo), bravina la Wilson e decente qualche trovata gore (comunque meno fantasiose di quello che mi aspettavo). Perde un pò di freschezza rispetto al precedente, divertente e godibile ma non certamente un lavoro da ricordare.
L'ira di Becky prende ovviamente lo spunto dal riuscito primo capitolo e non apporta sostanziali modifiche al prodotto. La variante più importante è il rovescio della prospettiva dell'home invasion. In questo caso è Becky che assedia la casa di fanatici di ultradestra, imparentati molto alla vicina di quelli di Capitol Hill, che assedia la loro casa perchè non contenti di aver ucciso la donna che la ospitava, le hanno rapito anche il cane e come il buon John Wick insegna, è meglio lasciar perdere i cani perchè potresti incrociare il padrone sbagliato. Il format comunque è simile, la coppia di registi cambia e non apporta nulla di nuovo salvo mantenere sempre il ritmo più alto possibile. Un bodycount minore del precedente e qualche guizzo in meno. Brava la Wilson che padroneggia il personaggio ed efficace l'antagonista interpetato da William Scott. Tanto basta per prendersi una bella sufficienza.
Il primo capitolo era tamarro al punto giusto e riusciva a intrattenere abbastanza, ma con questo secondo film si raggiungono putt4nate difficilmente digeribili. Sembra non sia finita qua ma è decisamente auspicabile una netta correzione di marcia perchè continuare ad andare avanti ad minch1am potrebbe essere controproducente. Black humor privo di sostanza, in compenso parecchie vaccate senza capo nè coda.
L'assurdità del personaggio di Becky raggiunge nuove vette... Ma è il classico film che se preso nel giusto modo (senza sperare in nessun briciolo di credibilità) riesce a far passare un'oretta e mezza di divertimento, sempre che siate avvezzi al genere. Ci sarà un probabile altro capitolo sullo stile di Kill Bill.