loro 2 regia di Paolo Sorrentino Italia 2018
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loro 2 (2018)

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locandina del film LORO 2

Titolo Originale: LORO 2

RegiaPaolo Sorrentino

InterpretiToni Servillo, Elena Sofia Ricci, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Euridice Axen, Fabrizio Bentivoglio, Roberto De Francesco, Dario Cantarelli, Anna Bonaiuto, Giovanni Esposito, Ugo Pagliai, Lorenzo Gioielli, Ricky Memphis, Alice Pagani, Elena Cotta, Iaia Forte, Duccio Camerini, Yann Gael, Mattia Sbragia, Max Tortora, Milvia Marigliano, Caroline Tillette, Michela Cescon, Roberto Herlitzka

Durata: -
NazionalitàItalia 2018
Generebiografico
Al cinema nel Maggio 2018

•  Altri film di Paolo Sorrentino

Trama del film Loro 2

LORO 2 è la seconda parte del nuovo film di Paolo Sorrentino con protagonista Toni Servillo nei panni di Silvio Berlusconi.

Film collegati a LORO 2

 •  LORO 1, 2018

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Voto Visitatori:   7,22 / 10 (36 voti)7,22Grafico
Miglior attrice protagonista (Elena Sofia Ricci)Miglior acconciatore (Aldo Signoretti)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attrice protagonista (Elena Sofia Ricci), Miglior acconciatore (Aldo Signoretti)
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Voti e commenti su Loro 2, 36 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

polbot  @  10/01/2023 21:12:53
   6½ / 10
Non tra i migliori di Sorrentino.. Un po' inutile, verrà dimenticato come speriamo il protagonista

Goldust  @  21/06/2022 11:22:53
   7 / 10
Ho visto solo la versione da 150 minuti che condensa i due capitoli di "Loro", e quindi questa recensisco. Il lavoro di Sorrentino è come spesso una bulimia di stili e generi, e ricorda nelle atmosfere alcuni suoi classici come "Il Divo" e "La grande bellezza" mescolati con l'esuberanza giovanile à la "The Wolf of Wall Street". Ingabbiare la figura di Berlusconi in qualcosa di definito è impresa francamente impossibile per chiunque cineasta ed allora Sorrentino cerca di indagarne l'umanità, il suo candore fanciullesco, la sua voglia di fare, l'orgoglio plurisottolineato di essersi fatto da solo, la sua capacità - presunta - di non offendersi mai, la necessità quasi morbosa di farsi attorniare da personaggi consenzienti. Tra bagordi, feste, intercettazioni e scandali ne esce un ritratto edulcorato dai tanti lati bui dell'epopea berlusconiana, ma anche la visione immutata di un sognatore che ha traghettato l'Italia in un periodo di storia ovattato ed esternamente luccicante. Attorno a lui, un nugolo di personaggi secondari mai chiamati con il proprio nome ( Scamarcio è Tarantini, la Smutniak è la Began ) che perdono pian piano spessore fino a scomparire dalla scena man mano che la pellicola progredisce ed abbraccia gli affari personali di Berlusconi ( il vibrante faccia a faccia finale tra lui e la Lario non fa sconti e probabilmente neanche vincitori ). Lo stile registico di Sorrentino è questa volta tecnicamente più controllato ma le musiche sono eccessive ed a tratti, nella prima parte, sembra quasi di essere di fronte ad un musical; non mancano come sempre passaggi di grande cinema insieme ad altri inutili o ridondanti. Tra le mie scene preferite: gli insegnamenti di nonno Silvio al nipote che gli chiede se andrà in prigione; la telefonata notturna di Berlusconi ad una donna sconosciuta per confermare a se stesso di essere ancora un grande venditore; la già citata litigata finale. Cast come sempre di ottimo livello con una Smutniak fatalona da togliere il fiato, un Servillo a volte un pò troppo macchietta ma insuperabile nella sua maschera comica e tragica insieme, una Elena Sofia Ricci che sottolinea bene l'apatia di una vita coniugale ormai sempre più castrante e piena di umiliazioni. Forse la versione che ho visto è meglio amalgamata nel racconto e soprattutto sfrondata da sequenze inutili rispetto alle due originariamente uscite in sala. Sicuramente è più che sufficiente per cogliere il senso del lavoro del regista e capace di lasciare il segno.

matt_995  @  04/02/2022 12:55:18
   7½ / 10
Visto a cinema spezzato, rivisto oggi riunito e accorciato.
A caldo commentai Loro 1 con troppo entusiasmo. Mi rendo ora conto che quella prima parte era perfezionabile e che il film è più interessante sulla carta che non per il risultato finale in sé.
Sì perché sulla carta è molto affascinante l'idea con cui si sceglie di inquadrare Silvio (sì perché i biopic vanno sempre inquadrati da un preciso punto di vista... Altrimenti si finisce a raccontare vita morte e miracoli e sembrano tutti film uguali. Chiaro Rocketman e Bohemien Raphsody?)
La vecchiaia del Re Buffone, il politico della bella vita e delle belle donne, che per vent'anni ha incarnato gli istinti più bassi di un Paese (ma che anche, và detto, incarna una certa grande vitalità, un'energia travolgente e incantatrice, maestro dello story telling) che ora si ritrova solo, isolato dal mondo reale, odiato dalla moglie che tanto l'aveva idolatrato e bersagliato dai nemici. Un vecchio (patetico, come gli dicono nella scena più bella del film) che non può far altro che morire (mica tanto, mi viene da dire col senno di poi ora che abbiamo rischiato di trovarcelo al Quirinale) mentre fuori dalla sua bolla dorata il Paese reale cade a pezzi (metaforicamente e non).
Eppure da queste ottime premesse, il film si distrae con le solite "immaginette" sorrentiniane da f.ighett.o, alcune delle quali anche abbastanza didascaliche e poco raffinate (Youth ne era pieno, l'ultimo per fortuna no) e il timing del film scorre inutilmente, togliendo spazio vitale a dialoghi ottimamente scritti e ad altri argomenti che potevano essere approfonditi meglio (Silvio, ma dove hai trovato tutti quei soldi negli anni '70?)
Ne risulta un film riuscito in parte, solo sulla carta, dove pure Servillo risulta un po' sfocato e meno memorabile dei suoi Jep, Titta, Tony... o Giulio.
Peccato. Resta il fatto che un Sorrentino minore è comunque un Sorrentino, con una seconda parte decisamente migliore della prima fatta in copia carbone de La Grande bellezza (quello forse è un film che ha raccontato meglio gli anni del berlusconismo).
Mi farebbe comunque piacere rivederlo più spesso ma... Che fine ha fatto? Sulle piattaforme non ce n'è traccia. In TV mai un passaggio, nemmeno su rai 3 o la7. Sparito nel nulla... C'è forse lo zampino dei poteri forti? Gomplotto?

TheLegend  @  09/03/2021 20:28:44
   7½ / 10
Sorrentino non ai massimi livelli ma sempre unico.

7219415  @  01/10/2020 21:04:31
   7 / 10
Non è male ma Sorrentino ormai è lontano anni luce da quello de "le conseguenze dell'amore"

Oskarsson88  @  02/12/2019 11:00:14
   6 / 10
Premessa: ho visto la versione unificata da 145 min.
Commento: solito film di Sorrentino, molto patinato, esteticamente bello, ma troppo sulla stessa linea della Grande Bellezza sulla corruzione e decadenza dell'ambiente e della classe politica. Inoltre, il personaggio di Berlusconi mi sembra eccessivamente una maschera, lo stile mi è sembrato troppo sul farsesco / commedia mentre avrei preferito qualcosa di più concreto, cinico e accattivante. Ovviamente non è da buttare, ma mi sembra un film "già visto" e che non dice niente di troppo interessante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  02/10/2019 14:05:28
   8 / 10
All'altezza del primo capitolo.
Qui Servillo si sdoppia e il tema della maschera predomina.
mi è piaciuta molto anche la prova di Elena Sofia Ricci.
Sorrentino non si sbaglia.

piripippi  @  04/05/2019 11:32:01
   9 / 10
voto alto per un sorrentino che è stato bravo come sempre. la storià è romanzata ovviamente ma gli spunti di verità sono tanti. grande cast ma servillo geniale e bravissimo come sempre. guardate il film senza pensare al vostro lato politico, solo così lo apprezzerete

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  23/03/2019 19:29:05
   7 / 10
Sicuramente migliore della prima parte , per la presenza continua e magnetica di Servillo ,per un paio di scene di ottimo cinema , come la telefonata o il colloquio finale con la moglie .
Di sicuro un film che serve molto a capire la figura di Berlusconi negli anni 2000 , lui ,il suo mondo e chi ci ruotava in torno . . molto ben fatto

VincVega  @  08/03/2019 12:06:10
   6½ / 10
Visionando la versione unica di "Loro", ho avuto la conferma del livellamento verso il basso delle ultime opere di Sorrentino. "L'Uomo in Più" e "Le Conseguenze dell'Amore" sono abbastanza un ricordo. "Loro" mi è sembrata una pellicola pretenziosa, sicuramente dal soggetto interessante e affascinante, ma altalenante nello sviluppo di una sceneggiatura che alterna cose buone ad alcuni momenti un po' forzati e non riusciti. In generale però questo biopic "sui generis" intrattiene a dovere e la versione unica è il prodotto migliore, invece dei due film usciti a scopo commerciale (a mio avviso è stata una zappata sui piedi).
A parte Elena Sofia Ricci che non offre una buona prestazione, interpretazioni generalmente discrete, niente di memorabile, in linea con la qualità generale del film.

ValeGo  @  19/01/2019 18:28:11
   5½ / 10
Migliore del primo soprattutto per il dialogo con la moglie, la parte più interessante e sincera di tutto il film.

the saint  @  10/09/2018 12:12:00
   6½ / 10
sicuramente la parte migliore, stupenda la conversazione a telefono!
Toni Servillo è sempre un mago in questi personaggi

marimito  @  17/07/2018 17:13:50
   5½ / 10
Sarà per quel mondo finto patinato che nasconde, sarà per quei dialoghi inconsistenti e nauseanti pieni di nulla, sarà per l'idea che ho di "loro" quale proiezione di "noi italiani", ma questo film mi ha dato allo stomaco oltre che ai nervi.
Salvo Servillo che rappresenta sempre il valore aggiunto dei film di Sorrentino.

InvictuSteele  @  05/07/2018 12:55:31
   8 / 10
Il solito film di Sorrentino, visivamente splendido, tecnicamente eccellente, ma manca sempre qualcosa a livello di trama per la perfezione. Sinceramente le due parti mi hanno rapito, non mi hanno annoiato nemmeno un secondo, complice dialoghi meravigliosi e recitazione incredibile da parte di tutti gli attori. Il cinema di Sorrentino è così, è cinema dell'estetica, che ha qualche deficit nella sostanza, ma lo sappiamo tutti, c'è a chi piace e a chi no… a me piace, non mi fa gridare mai al miracolo ma rispetto le idee del regista e sono orgoglioso di questo tipo di cinema italiano. Filosoficamente a metà tra Fellini e Antonioni, narrativamente a metà tra Il Divo e La grande Bellezza.

FiumeMansueto  @  24/06/2018 11:13:20
   8 / 10
Dite noioso?
A me ha fatto rivalutare completamente la settima arte (in positivo). certo ha i suoi difetti che possono comunque piacere: come l'assenza di una trama ben definita o il personaggio di Berlusconi. Per me siamo fortunati ad avere anche qualche film che non si ferma a fare un biografico piatto e oggettivo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  11/06/2018 22:24:59
   6½ / 10
Sorrentino sta diventando un'imitazione di se stesso, questo Loro2 conferma di essere una fusione malriuscita de La grande bellezza e del Divo.

Film molto godibile ma davvero sterile, quasi surreale a tratti grottesco e tutto non sempre voluto, ahimè.

Storia che non prende mai una piega precisa, non si schiera se non in un didascalico quanto gratuito confronto finale tra la Ricci e Servillo.

Forse l'opera più scialba di Sorrentino sebbene molto più godibile di film malriusciti come This must be the place e Youth.

Vena creativa in crisi? forse....urge rinnovamento nello stile e nelle tematiche, vediamo quanto è davvero "grande" il regista napoletano.

Light-Alex  @  04/06/2018 10:58:12
   6½ / 10
Il capitolo primo mi aveva dato maggiori speranze, invece ho constatato che il film non riesce a far centro in nessuno dei propositi:

- Film intimo su Berlusconi? Sì uno scorcio relativamente nuovo, ma non lo definirei un biopic illuminante;
- Film sul mondo vuoto e lussurioso dei ricchi? Sì, fatto bene per essere stato girato in Italia, ma in fondo niente di innovativo e in alcuni tratti più che criticare mi sembra che ci si perda in un voluttuoso compiacimento del tutto;
- Film di satira politica? Niente a che vedere con "Il Divo" dove c'era una indagine al rapporto tra Andreotti e la mafia. Qui le critica sono lanciate in maniera molto blanda, anestetizzate nel contorno estetico.
- Film autoriale? L'unica cosa che funziona sempre col pilota automatico per Sorrentino è la regia e la fotografia.

In conclusione l'ho trovato un film che non conclude in maniera ottimale nulla di quanto si intravedeva nel primo capitolo. Rimane comunque un buon lavoro, un film marcatamente estetico quasi troppo auto-compiaciuto, ma gradevole. Interessante ma non del tutto riuscita la prospettiva di Berlusconi alla patologica ricerca del suo giovane primo amore.

farfy  @  30/05/2018 09:14:05
   9½ / 10
A partire dal dialogo iniziale _ interessante, ironico, formidabile - sorrentino narra la fine istituzionale di un uomo, che non si arrende al passare degli anni e al mutare degli eventi. La trama è concentrata anche sulla fine di un matrimonio, ormai privo di complicità e reciproco interesse, culminato sullo "scontro finale "; un concentrato di battute e risposte, dal sapore amaro. Ad ogni battuta sgradevole nei suoi confronti, Berlusconi risponde con un sorriso stampato tristissimo. Sembra che alla fine, l'unico che veramente gli sta accanto senza interesse, È Apicella, che rimanda all'antiche origini canore del protagonista. Servillo e Elena Sofia Ricci danno una prova altissima di recitazione, ma anche gli altri personaggi di contorno sono calatissimi. FINALE DESOLATO.

daaani  @  29/05/2018 17:48:16
   4½ / 10
"Hai l'alito di un vecchio"
Ahahah battuta migliore del film. Poi ci aggiungerei anche le scene di Congo Diana. Per il resto mi pento amaramente di avergli dato un'altra opportunita a "Loro"

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2018 18.51.49
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Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  27/05/2018 20:41:49
   4½ / 10
che dire. noia. Forse l'unica emozione che sorrentino ha voluto condividere con lo spettatore. Ho evitato per fortuna Loro 1 e mi sono ritrovato, da ammiratore del Maestro, in una trama senza struttura emotiva, una barca senza meta, un'estetica vuota quando di solito Sorrentino la colma di qualcosa (spesso di estetica verbale).
Non mi aspettavo un film morale dall'autore del Divo e da chi, grazie anche a Medusa, ha fatto centro negli States. Non mi aspettavo nemmeno una radiografia moral giudiziaria racchiusa in un inverosimile dialogo tra moglie e marito, Veronica e Silvio.

Da un film su Berlusconi si attende molto ma molto di più perchè in realtà in oguno di noi (LORO, appunto) c'è un piccolo o grande furfante; un ambizioso, materialista, lussurioso, peracottaro. Ecco avrei voluto vedere un film su chi ha creato, sostenuto, idolatrato questo milanese dal volto pulito e dalle mani sporche (anche di sangue.

dagon  @  23/05/2018 21:26:46
   6 / 10
Seconda parte migliore della prima (non che ci volesse molto), ma l'operazione, a mio avviso, nel suo insieme non ha funzionato. La divisione in 2 parti costringe ad allungare il brodo con inutili ridondanze, consegnando un'opera complessiva totalmente fuori fuoco e che vive di sprazzi occasionali. Sorrentino, come suo costume recente, indulge a simbologie facilone che posso no far gridare al genio o infastidire. Sono per la seconda delle 2.

LaCalamita  @  23/05/2018 18:59:10
   8½ / 10
Ben fatto Sorrentino.
Si potrebbe dire tanto sul film. Dico semplicemente che Loro 2 come la prima parte è un bellissimo film d'intrattenimento, dato che diverte ed è esteticamente favoloso. E c'è molto su cui riflettere.

Un plauso agli attori, e intendo tutti, non solo Servillo. Impossibile non fare i complimenti a Fabrizio Bentivoglio/Santino, la sua interpretazione è davvero fantastica. Per non parlare della moglie di Sergio Morra (Euridice Axen).

Scuderia2  @  21/05/2018 21:56:27
   7 / 10
A Villa Certosa fa bella mostra di sè la collezione di elenchi telefonici di tutte le province utile al padrone di casa per esercitazioni serali di affabulazione.
È una maniera per sentirsi vivo perché la vita, la faccia, il viso si stanno sciogliendo.
Musica, allegria e buon cibo.
La realtà è neomelodia, imbarazzi, pizza, champagne e gelato artigianale.
Con le ragazze che si arrampicano sulla dancefloor con stridore di palmi e di onore.
La giostra del Cavaliere è ferma, il vulcano pure, il fiato è pesante.
Devastante l'offensiva di coppia in cucina.
Rimane la certezza di un rammarico: non vedremo mai Congo Diana.
Servillo Premier.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/05/2018 21.24.49
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  18/05/2018 15:29:51
   10 / 10
Sei tu Dio?

E' la domanda che dovremmo porre tutti noi a Paolo Sorrentino, per averci regalato di nuovo un'esperienza cinematografica trascendentale quale è "Loro 2". Se la prima parte è una divertente e rutilante discesa nella Palus Putredinis del mondo di mezzo berluschino, la seconda parte è l'elephant foot radioattivo dell'universo di Villa Certosa.

Il film inizia dichiarando il suo tema, il dialogo con Ennio Doris (interpretato, con doppio ruolo, da Servillo stesso, pratica - quella del doppio ruolo - sempre più frequentata) è una lectio magistralis non solo di recitazione, ma un'autodichiarazione di poetica, essendo un cinema - quello sorrentiniano - che vende la stessa idea da ormai un bel po', ma che continua a fare presa sui suoi fan e continua a disgustare i suoi detrattori, in questo caso l'intero giornalismo italiano (che sembra impazzito per Garrone, che è come preferire un'opera di Salieri a una di Mozart, ma vabbè). Silvio Berlusconi è solo l'ennesimo di personaggi che devono vendere per stare al mondo, vendere un'immagine di se stessi, vendere per far soldi, vendere per essere accettati, amati, compresi. Sorrentino e i suoi alter ego sono ricchi grassi mercanti ebrei che mostrano a sprazzi il loro (grande) cuore.

Il dialogo con Ennio Doris fa da pendant a quello, ovviamente più pop, con Veronica. A metà sta quello con la ragazzina letterata che, come tutti i personaggi giovani dei film sorrentiniani, è infinitamente migliore dei tanti vecchi (dentro e fuori) che affollano questi carnevali.

Per quanto mi riguarda, Loro 2 rappresenta il culmine estetico raggiunto dalla doppia S(Servillo-Sorrentino), si vede che il regista partenopeo sta lavorando alacremente sul perfezionamento di una formula che avevamo già scoperto col suo primo film (L'Uomo in più) ma che abbiamo imparato ad apprezzare davvero a partire dai capolavori della maturità, Il Divo e La Grande Bellezza. Ma nel Divo c'è ancora tanto tarantinismo, nella Grande Bellezza c'è una sospensione commossa del Tempo chiaramente desunta dalla lettura dell'opera proustiana, in The Young Pope il Mercante entra nel tempio e dietro le maxi tende di San Pietro si intravvede un film enorme che dura dallo 0 a.C e arriva ai giorni nostri.

In Loro dietro le tende c'è Morra/Tarantini con la sua bella moglie, ma è tutto ben mostrato, ostentato, tutto arrogante e pecoreccio e soprattutto corrotto e cupo. Tutto documentato e tutto arbitrario.

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Ultima risposta 23/05/2018 18.51.27
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  17/05/2018 17:38:13
   9 / 10
Più che una parodia, è un commento su una parodia: quella del periodo decadente e immorale dell'ultimo berlusconismo, ma proprio per questo il più vitale.
Una vitalità che serve alla maschera di Berlusconi per tirare avanti, per non lasciarsi morire essendo un personaggio tutto sommato vuoto, un sacco di plastica e cerone che gli italiani hanno riempito coi loro desideri. Il piazzista e showman del secolo, forse.
Su un piano squisitamente stilistico, il Sorrentino più esagerato, anestetico e anche complesso. Dopo Youth, un minore, e dopo Young Pope (il suo lavoro migliore forse, di certo il più equilibrato sul piano narrativo dai tempi de L'uomo in più), un eccellente lavoro privo di moralismi facili o demonizzazioni inutili. Forse, come Moretti a suo tempo, l'unico che ha capito come approcciarsi in maniera seria e costruttiva all'uomo che ha avuto l'impatto più devastante del dopoguerra per l'Italia, checché se ne pensi.
Si consiglia la visione del film in versione integrale non appena sarà possibile. La spezzettatura non gli rende onore.

FABRIT  @  17/05/2018 15:25:24
   8½ / 10
seconda parte che chiude il cerchio perfettamente.
Servillo strepitoso!

JOKER1926  @  17/05/2018 02:20:33
   7½ / 10
L'audace idea di Sorrentino, circa l'elaborazione di un film su un personaggio come Berlusconi, a conti fatti, dopo due abbondanti visioni, può esser etichettata come vincente.

Le due visioni, primo e secondo capitolo, sono sugli stessi livelli nonostante le differenze visibili.

Nel primo troncone Sorrentino ha allestito un palco di baldoria, nella seconda parte si è dedicato ad un gioco diverso, forse più sottile.
"Loro 2" si sviluppa maggiormente sui dialoghi, il frenetico mondo delle "ragazze" e dei vari personaggi bislacchi vede un ridimensionamento considerevole. Sotto alcuni aspetti "Loro 2" assomiglia , in linea di massima, all'altra produzione di Sorrentino, "The Young pope" . Per chi ha visto la serie , il concetto dovrebbe esser molto chiaro, insomma siamo dinanzi a produzioni basate su una larga e affascinante sceneggiatura; l'azione e il dinamismo (ma anche gli spazi) sono tasselli ritenuti più o meno non essenziali. Questa volta ,clamorosamente, sono tenuti fuori partita.

Sorrentino , come detto, cambia registro e fa salire in auge , in "Loro 2" , finalmente Servillo. La prima parte aveva visto primeggiare un outsider, ossia un brillante Scamarcio.
Servillo nella fumettistica parte del presidente sembra destreggiarsi in maniera superlativa , sguardi e smorfie compongono l'essenza del progetto interpretativo. Da rammentare anche la bravissima Ricci in una parte non semplice, fra tristezza e frustrazione.

Per il resto il film riesce tranquillamente ad intrattenere, l'attenzione è (quasi) sempre alta, ogni momento è quello buono per restare senza parole. I colpi di gran classe (e di delirio) si registrano velocemente. Si segnalano monologhi e confronti verbali di alta prominenza (Servillo versus Sofia Ricci) , la parola e la comunicazione sono i tasselli di questo fondo artistico.

Esistono dei difetti o dei punti morti in questo grande disegno italiano?

La domanda può essere assolutamente pertinente.

"Loro" (ci riferiamo ora alla totalità dei due film) è come detto sopra , un'operazione artistica di business, ben costruita e soprattutto felicemente riuscita e compiuta; le critiche devono cedere il passo al resto; brillantezza, irriverenza, pulp, caos, dialoghi sono stati i tasselli che hanno composto un prodotto non banale.
Gli unici "difettucci" (non vogliamo parlare di difetti, ma di piccole cose) possono consistere nel fatto che Sorrentino abbia creato una evitabile dicotomia fra primo e secondo capitolo. "Loro 1" è una carrellata infinita di culi, "Loro 2" è una indefinita linea di dialoghi senza meta e senza fine. Una mescolanza di cose, un equilibrio maggiore poteva render più simili i due tronconi e la cosa sarebbe stata maggiormente gradevole. Con questa tecnica, invece, i due blocchi (un po' come la vecchia Germania) non risultano completi (nella fattispecie della singola visione) e vanno a determinare qualche punto morto e di noia. Ma per fortuna sono pochi.
Ultima cosa, riguarda la sceneggiatura e la storia, non abbiamo apprezzato la chiusura delle vicende di Scamarcio e compagnia ; dopo una lunga scannerizzazione del modus vivendi di questo personaggio, nel secondo film ci aspettavano più luce su un personaggio, a suo modo, abbastanza luminoso. Ma queste sono (nostre) chiacchiere…
Successo meritato

JOKER1926

gemellino86  @  16/05/2018 16:17:09
   6 / 10
Seconda parte meno brillante e più incentrata sulla figura di Berlusconi. Qui i dialoghi lasciano un po' a desiderare ma c'è più psicologia tra i personaggi. Male Elena Sofia Ricci.

Truman84  @  15/05/2018 18:45:41
   9 / 10
Questa seconda parte è la migliore e da un senso a tutta l'opera di Sorrentino. Dopo il passo falso (a mio avviso) di Youth, Loro è un film sulla solitudine. Servillo è bravissimo e il montaggio e ela fotografia sono da oscar. Andate a vederlo.

Manticora  @  15/05/2018 18:26:13
   8½ / 10
La seconda parte è l'epilogo perfetto per l'affresco su Berlusconi è la sua decadenza che lo porterà a dimettersi nel 2011. Inizio lascia stupefatti, un DOPPIO Servillo, sempre perfettamente calato nel ruolo immedesimato nel banana e nel suo epigono, un Ennio Doris artefice della fortuna bancaria della fininvest con Mediolanum, in una cena-confronto in cui il secondo incoraggia il primo a comprare sei senatori per far cadere il governo e tornare alle elezioni che lo farebbero rivincere.
La prima parte sfrutta questa idea geniale, mostrando poi il Berlusconi nazionale tornare a fare il venditore porta a porta, in questo caso con il telefono di ciò che l'ha reso ricco, GLI APPARTAMENTI. In una sorta di telefono-vendita che alla fine però

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Nel monologo di Servillo c'è tutto il meglio e il peggio del banana, che rappresenta soltanto un altro tassello verso il suo ritorno, intanto Morra-Scamarcio ritorna alla carica, questa volta con un incontro non casuale nel locale di Lele Mora. E così ha inizio il bunga bunga, la sfilata delle olgettine, la servitù che serve, tra cui il mediocre e servile Apicella, pronto a partecipare all'isola dei famosi. Infine dopo il ritorno al governo il doppio epilogo rappresenta la fortuna e la sfortuna del Silvio, il terremoto dell'Aquila sembra il ritorno al successo dell'imbonitore di successo che snocciola promesse che poi sbiadiranno con il tempo, e Veronica Lario decide si separarsi, in un finale in cui la coniuge mette sotto processo il marito per quello che è diventato, un clown, imbonitore, bugiardo e mediocre, di cui una volta era innamorata. Finisce con la speranza(forse) nell'immagine della statua del Cristo che viene recuperata da sotto le macerie, di notte, come un simbolo benigno. Ma LORO sapranno smettere di dare fiducia al peggior politico degli ultimi 20 anni?

ilgiusto  @  14/05/2018 16:23:27
   7½ / 10
Nel complesso 'Loro' un prodotto valido, però ci sono dei, e troppi, però.
Il film parte da un'idea brillante e coraggiosa, soprattutto per la sua contemporaneità, e la sviluppa, giustamente, senza abbandonarsi a stupidi scenari faciloni (tipo 'Berlusconi è cattivissimo e responsabile di ogni male' o viceversa) adatti solo a compiacere gli ignoranti, o alla pessima comicità di tanti varietà della rai schierata.
Berlusconi è solo un uomo, come noi. E in quel come e in quel noi sta anche quel 'Loro' che tutti reciprocamente siamo.
Ma fino qua ci siamo, da Sorrentino non mi aspettavo di meno.
E la regia è elegantissima, nel suo stile.
Però alla fine le idee sono troppe, il montaggio si perde, qualcosa abbonda e andrebbe limato, altro manca.
I dialoghi purtroppo non sono ben riusciti come ne 'La grande bellezza', probabilmente perchè non liberamente creati ma forzati a seguire il corso di eventi realmente accaduti, finiscono per suonare troppo artificiosi e semplicistici.
Insomma, purtroppo 'Loro', anche se lo giudico molto positivamente, lascia la sensazione di essersi perso strada facendo, forse addirittura abbandonato, come se a Sorrentino fosse venuta voglia di chiudere e passare ad altro.
Peccato, c'era spazio per un farne un capolavoro. (Credo).
Comunque lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/05/2018 22:00:05
   7½ / 10
In Loro 2 la maschera prevale sull'uomo. E' un gioco che berlusconi conduce fino al parossismo per allontanare lo spettro di una vecchiaia inesorabile, cercando di recuperare le qualità di venditore di sogni mai sopita (molto bella tutta la sequenza della telefonata). Il potere del berlusconismo è qualcosa che puoi anche sfiorare e toccare con mano, ma allo stesso tempo è ingannevole e momentaneo. Lo stesso venditore di sogni è rimane vittima del proprio narcisismo. Implode in se stesso, rimanendo vittima della spirale che lui stesso ha creato.
Pubblico e privato si sovrappongono. Sono inscindibili ed indistinguibili. E cosa rimane al risveglio di tale sogno illusorio? Un paese (L'Aquila) ed una nazione in rovina.

Wilding  @  13/05/2018 21:49:16
   7½ / 10
Un affresco splendido e suggestivo. Bellissimo film!!

suzuki71  @  12/05/2018 21:24:19
   5 / 10
Deludente, velleiatario, come sempre la sceneggiatura di Sorrentino non ha guizzi e non regge il passo della geniale regia. Inizia con due scene lunghissime, prolisse, noiose, dove Servillo pare omaggiare sè stesso più che il personaggio. Scomparso il brio, l'apparente leggerezza del migliore capitolo primo, si torna a dialoghi scontati e a tratti imbarazzanti (i due coniugi in cucina). Con un approccio quasi da fiction, incluso il finale carino e che forse dà un senso, veramente troppo poco e troppo tardi.

Cinemaworld  @  12/05/2018 17:55:03
   7½ / 10
Decisamente migliore del primo capitolo. Mi é piaciuto. Grande Servillo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  10/05/2018 23:32:07
   8 / 10
E poi lo capisci.
Che ci sono Loro e ci sono Loro.
Ma lo capisci solo alla fine. Dopo le faide in cucina, le demagogie di un sogno, gli imbarazzi di una camera da letto, le fatiche di un vecchio. Ci sono Loro e ci sono tutti gli altri, eccoli in fila in divisa alla fine nell'unica festa che non c'è, condannati al silenzio di un altro dio.
Decadenza per decadenza, c'è il crollo plastico di un viso trasformato in maschera e il crollo processuale di una speranza che si siede in fila per il prossimo miracolo.
Ci sono Loro e poi ci sono i Loro 2, due mondi di un'italia impari.
E poi c'è Lui. E l'Altro.
Ognuno di Loro ha un lui.
Calati tristemente nel silenzio di un sudario magenta. Cedevoli e ceduti. Adorati e fallimentari. Ma ancora (s)oggetti di Culto.

5 risposte al commento
Ultima risposta 19/05/2018 17.43.07
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