lo sbarco di anzio regia di Edward Dmytryk, Duilio Coletti Italia, USA 1968
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lo sbarco di anzio (1968)

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locandina del film LO SBARCO DI ANZIO

Titolo Originale: THE BATTLE FOR ANZIO

RegiaEdward Dmytryk, Duilio Coletti

InterpretiRobert Mitchum, Peter Falk, Mark Damon, Elsa Albani, Annabella Andreoli, Giancarlo Giannini

Durata: h 1.53
NazionalitàItalia, USA 1968
Genereguerra
Al cinema nell'Agosto 1968

•  Altri film di Edward Dmytryk
•  Altri film di Duilio Coletti

Trama del film Lo sbarco di anzio

Italia, 1944: i tedeschi stanno arginando gli Alleati a Cassino, e il comando americano di stanza a Napoli decide un diversivo per alleggerire il fronte. I marine sbarcano ad Anzio, a pochi chilometri da Roma, senza incontrare resistenza.

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Voto Visitatori:   7,08 / 10 (6 voti)7,08Grafico
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Voti e commenti su Lo sbarco di anzio, 6 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  02/06/2025 13:12:47
   6½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Discreto film di guerra di Dmytryk, qui alle prese col famoso sbarco ad Anzio da parte delle truppe americane durante la Seconda Guerra mondiale, è un film sulla linea dei tipici war movie antimilitaristi, che tende ad alternare efficacemente i momenti prettamente d'azione, tra la pianificazione delle avanzate, col celebre episodio della scelta del comandante di rinunciare all'avanzamento perdendo il vantaggio sui tedeschi, ai momenti di vera e propria battaglia, fino a quelli ben più intimisti riguardanti la vita dei soldati, coi quali viene spesso creata una certa empatia che sfocia tra dramma e un certo umorismo picaresco, con diversi soldati dediti alla bella vita, tra i piaceri passati con le donne del posto, i momenti di puro svago insieme al resto del plotone, alla musica popolare tra Roma e Napoli protagonista di diverse sequenze, creando quella tipica dicotomia tra gli orrori della guerra e i piccoli piaceri che gli uomini riescono a godersi tra un momento tragico e l'altro, nulla di particolarmente originale, ma nel complesso funziona discretamente.

Poi c'è il personaggio interpretato da Robert Mitchum, reporter di guerra che diventa una figura cardine per mostrare lo spirito antimilitarista del film, tra cui i celebri dialoghi in cui parla con i superiori riguardo al significato della guerra, se mai ne trovasse uno, la violenta natura umana e il suo bisogno di uccidere per vivere pienamente, anche se il tutto è trattato in maniera abbastanza didascalica, lo stesso personaggio sarà uno degli elementi fondamentali che porteranno alla famosa battaglia, col comandante che ascolterà troppo tardi i suoi consigli e darà ai tedeschi il tempo di mandare rinforzi a difendere la capitale.

Nel complesso, non malissimo, è un racconto romanzato della famosa battaglia che porta con sé la tipica critica antimilitarista di questo genere di film.

BlueBlaster  @  13/10/2024 20:14:53
   6 / 10
Passabile se si vuole conoscere questo, assurdo per certi aspetti, spaccato italiano della seconda guerra mondiale...
Sempre sul pezzo Peter Falk ma per il resto nulla di memorabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/04/2024 11:24:38
   6½ / 10
Lo scenario di Anzio si può sintetizzare in una mancanza di informazioni di intelligence perfettamente simmetrica. Da una parte i tedeschi furono colti di sorpresa dallo sbarco, dall'altras parte gli alleati che usavano tale sbarco per bypassare Monte Cassino, non erano a conoscenza che Roma era pressochè sguarnita. Di conseguenza l'eccesso di prudenza creò una sacca dove gli alleati una volta consolidata la testa di ponte non avanzarono ed i tedeschi riuscirono ad organizzare linee difensive. In tale contesto il piccolo battaglione alleato e decimato di alleati si ritrova bersaglio dei tedeschi e muoversi per tornare verso Anzio. Il film non è un capolavoro del genere, ma tutto sommato è solido abbastanza per una piacevole visione dove Mitchum interpeta un corrispondente di guerra piuttosto polemico, insieme ad un valido cast dove emerge un Peter Falk ispirato ed un giovane Giancarlo Giannini.

Italo Disco  @  07/06/2014 01:36:23
   9 / 10
Bellissimo war-movie di coproduzione italo-statunitense accreditato solamente ad Edward Dmytryk nei titoli di testa, con Duilio Coletti dato come regista della versione italiana e infatti il film viene considerato come diretto a 4 mani dai vari addetti ai lavori. Lo spettacolo si coniuga con riflessioni morali, l'azione si amalgama con la tensione e l'illustre fotografia di Giuseppe Rotunno dà una massiccia dose di realismo. Un soldato al limite del sadomasochismo e un corrispondente con un'ombra di morte che gli aleggia sopra la testa riottoso all'uso delle armi, interpretati con partecipazione rispettivamente da Peter Falk e Robert Mitchum, sono solo 2 dei protagonisti del battaglione che verrà massacrato dai tedeschi nella campagna romana, battaglione di cui ne fanno parte anche Venantino Venantini e un giovane Giancarlo Giannini. Non c'è retorica come certo cinema di guerra dell'ultimo ventennio e non ci sono svolazzi autoriali, in pratica è un sano prodotto d'intrattenimento che mi è piaciuto e anche parecchio. Simpatico notare come nella versione italiana a volte parlino tutti italiano e altre volte americani e tedeschi parlino con la propria lingua madre. 74° posto nella classifica cinematografica italiana 1968/69.

topsecret  @  04/10/2011 18:57:35
   6½ / 10
La regia è sobria, il film non è mai sopra le righe, il ritmo è costante e il cast contribuisce in maniera calibrata e convincente a far sì che lo spettatore si interessi degnamente alla storia.
Non è un capolavoro del genere ma si lascia seguire in maniera lineare, non disdegnando le scene con una certa dose di pathos.

kirk h.  @  01/03/2010 21:31:53
   8 / 10
Questo film non è come gli altri del genere ma cerca di spiegare le ragioni dell'uomo perchè combatte, la vicenda degli americani che vincono (anche sta volta) è solo lo sfondo a una storia che spiega le motivazioni o il perchè dell'uomo che va in guerra e la risposta seppur buttata un po la arriva con il finale che è davvero ottimo,le 2 ore (quasi) volano e non annoiano mai...
STRACONSIGLIATO....

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