l'ultimo combattimento di chen (1978)

Una speculazione commerciale,operazione realizzata assemblando alcune sequenze girate dallo stesso Lee prima della morte e cucendoci intorno una storiella decisamente trascurabile.
Se le sequenze girate da Lee sono di buona qualità (spettacolare il quarto d'ora finale) lo stesso non si può dire di tutto il resto,toccando l'apice con le patetiche e dilettantesche mascherature che vengono effettuate per " resuscitare" Lee.
Da vedere unicamente per il finale,difficile giudicare tutto il resto.

Dopo averlo visto in epoca pre adolescenziale, che ero un bambinetto, finalmente su Cielo ho potuto riguardare questa pellicola... Finalmente... Ho letto molto attentamente i commenti precedenti, ma sottoscrivo in pieno quello di sandrone65. Io poi a tutti i film della "Leggenda" metterei 10, ma ad alcuni di essi misi 8.. Vabbè.... Tre controfigure che hanno cercato di imitare ( più che dignitosamente direi ) il mitico Bruce che, secondo il suo volere, doveva salire i piani di una pagoda e non di un edificio di Hong Kong, come lo si vuole far credere nel film. Lui a differenza dei suoi avversari che incontra salendo le scale, abbracciava tutte le filosofie di combattimento. Il film diretto comunque sapientemente da Clouse ( Enter the Dragon, The pack e Occhi nella notte... tutti mitici...), si districa abbastanza bene nonostante le numerose imperfezioni, ma si fa di tutto pur di aspettare il momento in cui compare Bruce... Il momento clou... E forse i piani ed i combattimenti sarebbero stati anche maggiori se.... Sigh.... Lo si riconosce pure nella scena del funerale là dentro..., che dovrebbero essere sequenze del vero funerale della "Leggenda"... Molti misteri avvolgono ancora la sua morte ed hanno contribuito a metterlo sull' Olimpo degli intoccabili... Non tanto i titoli di testa, ma i titoli di coda sono un vero e proprio colpo al cuore... Sono stati fatti innumerevoli film del genere ed emittenti come Iris o come Rai Movie ad esempio ne rispolverano qualcuno, ma..., c' è molta distanza fra questi lungometraggi e quelli dove si esibisce Lee.... E' siderale.... Poi quando commento uno dei suoi film, lo faccio sempre con molta tristezza, proprio per la prematura morte a 32-33 anni ( 43 anni fa ormai... ), con tutta una carriera davanti e la associo ovviamente a quella del figlio Brandon " The Crow"...
Come ultima cosa grazie a questo film furono fatti molti videogame del genere picchiaduro..., ed il primo di questi è senz' altro il mitico Kung-fu Mater che ha allietato molti pomeriggi della mia giovinezza.... Ricordate la pagoda di 5 piani in cui Thomas doveva combattere contro i 5 figli del Diavolo per liberare l' amata Silvia? Per me era una fissa e ce l' ho ancora sul MAME..... :-)
Chiaramente al di sotto rispetto agli altri film di Bruce.... Come passa il tempo....

Avevo 7 anni quanto la locandina faceva bella mostra nel cinema del mio paese.
Mio padre non volle portarmi a vedere perché considerato violento e non adatto ad un bimbo di quell'età.
Riuscii a vederlo molti anni dopo, in VHS assieme a tutta la filmografia, e solo da allora capii cosa aveva significato Bruce Lee negli anni 70.
Devo però ammettere, mio malgrado, che questo prodotto non è minimamente paragonabile a tutti gli altri film.
E' una messa in scena appena sufficiente per far deliziare lo spettatore dell'ultimo fantasmagorico quarto d'ora.
Per tale motivo il voto è giustificato da una struttura portante ridicola da 4 abbellita da finiture interne eccellenti da 10 quali i minuti finali.

So che Chen era il nome del personaggio che interpretava Bruce Lee, ma poi in questo film si chiama Billy. Il regista perché non fa pace col cervello? Bene, detto ciò dico che ci hanno provato a far rivivere Bruce, in questo film, con un sosia, ma hanno fatto un buco nell'acqua. Sì certo, l'attore che fa il sosia si sarà impegnato al massimo, ma di Bruce Lee ce né uno tutti gli altri son nessuno!
Quindi la mancanza del vero Bruce si respira per tutto il film. Alla fine quando c'è il vero Bruce il film si risolleva di tantissimo. Molto bello il combattimento finale in quell edificio a 3 piani dove incontrava un avversario diverso. Io ne ho visto qualcuno di film sulle arti marziali, (parlo di attori asiatici), ma non ne ho trovato nessuno più bravo di lui, cioè quando combatteva sembrava che danzava. Molto bello guardarlo! Aveva un fisico perfetto. Poi il sosia tiene gli occhiali da sole per tutto il tempo, oppure si mette le parrucche e la barba, perché senò capivamo che non era il vero Bruce. Quindi fino a quando c'è il sosia il film è da 4, quando arriva Bruce è da otto. 4+8= 12 diviso 2= 6, il mio voto finale!

Ps: hanno usato le immagini del vero funerale di Bruce e questo l'ho trovato di cattivo gusto.

Pps: all' inizio il combattimento tra Bruce Lee e Chic Norris l'ho trovato stupendo. Quei due insieme avrebbero fatto dei bei film.

Ppps: bella la danza del Drago che portafortuna!!!!

Attenzione: questo non è un film di Bruce Lee!
Siamo alla fine degli anni 70', un periodo in cui si riesce a rendere possibile l'impossibile, ma il problema è che, nonostante le idee, alla fine si sia solo speculato sul poco materiale trovato a disposizione di Game of Death.
Basta approfondire un po' il personaggio per rendersi conto che il risultato non c'entra niente con l'idea originale e con quello che avrebbe voluto comunicare.
Se Bruce Lee fosse riuscito a completare l'opera, sarebbe venuto fuori un capolavoro!
Cosa salvo di questo non-film? Colonna sonora e ovviamente i combattimenti finali del vero Bruce, per il resto meglio non commentare oltre.
Guardatevi il documentario Bruce Lee a Warrior's Journey (dove tra l'altro ci sono gli ultimi 40 minuti del vero Game of Death!) non l'Ultimo combattimento di Chen!

Quello che sta scritto nel commento sotto al mio dice tutto,un film realizzato in modo frettoloso e riparatorio per recuperare le famose e poche scene(ma grandiose) girate con Bruce Lee.
Tuttavia,nonostante la presenza di un attore differente,il film si lascia guardare anche prima del finale con Lee.
I combattimenti conclusivi sono fighissimi;esattamente come dice l'utente sottostante,affascinavano per la loro struttura tipica dei videogames:ogni piano un avversario da affrontare con peculiarità differenti.
C'è da aggiungere che la famosa tutta gialla a strisce nere,indossata da Lee,è nata proprio su questa pellicola e anche se può sembrar stupido è lodevole come questi scontri siano rimasti nella memoria anche per una semplicissima tuta(su "Kill Bill" di Tarantino la citazione è palese).
Un triste ed avvincente ricordo del grande Lee.

Vidi questo film al cinema in un lontano pomeriggio del 1978. Avevo 12 anni e mezzo e la mia mamma mi accontentò portandomi al cinema, un ricordo molto dolce...
"L'ultimo combattimento di Chen" non ha nulla a che vedere con l'originale "Game of Death" scritto e pensato da Lee l'anno prima della sventurata morte. Il film in realtà è un discutibile collage di spezzoni prelevati dai tre film originali che Lee girò per la Golden Harvest (e infatti l'unico film che non è stato saccheggiato in questo senso è "Enter the Dragon" della Warner. La Golden Harvest non aveva i diritti su quel film, quindi non potendo riciclare le scene riciclarono il regista Clouse...) e montati su una sceneggiatura completamente rivista. Tutte le altre scene del film sono state realizzate con diverse controfigure e ad onor del vero bisogna dire che non sono state fatte male, la mano occidentale nella regia si vede.
La sigla iniziale è fortemente suggestiva e ben realizzata, costruita intorno a spezzoni di "Way of the Dragon" frammischiati a vari oggetti che richiamano il gioco d'azzardo.
Il film è costruito intorno alla vicenda dell'attore-lottatore Billy Lo, un autentico alias del vero Bruce Lee, la cui vita viene attentata da parte di un potente sindacato di malavitosi. Billy sopravvive al colpo di pistola al volto che gli devasta i lineamenti e giustifica così anche il brusco cambiamento di aspetto - rispetto all'ultima parte del film - a cui Lee andò incontro nel suo ultimo anno di vita a causa di un forte dimagrimento. Ma per poter uscire dalla brutta situazione Billy decide di inscenare la propria morte, e per le scene del funerale vengono utilizzate in maniera un po' macabra e discutibile alcune sequenze dei veri funerali di Lee. Billy guarisce e decide di far fuori tutti gli uomini del sindacato affrontandoli uno per volta. Molto buone le sequenze degli scontri con le moto nel garage-magazzino.
Assolutamente grandioso il finale nel ristorante Red Pepper (che sarebbe dovuta essere una pagoda nella sceneggiatura originale), l'unica parte del film che fu effettivamente girata ed interpretata da Bruce Lee. Lo schema tipico dei videogiochi (ogni piano un avversario da battere con un differente stile di lotta) in un'epoca in cui i videogiochi ancora non esistevano affascinò incredibilmente la mia mente di dodicenne. La versione integrale di queste grandiose scene di combattimento è possibile visionarla nel documentario "Bruce Lee, la leggenda", grazie al gagliardo lavoro di ricerca e documentazione svolto poco più di un decennio fa da John Little, che ha fortunosamente recuperato il materiale originale del film.
Da dimenticare per esempio il montaggio delle scene di combattimento con l'ultimo contendente interpretato da Hugh O'Brian. Mentre i due si scambiano colpi se si osserva attentamente spunta in diverse occasioni il piedone nero di Kareem Abdul Jabbar morto strangolato nella scena precedente: uno dei malaugurati effetti del collage in un'epoca in cui non si potevano ancora correggere le scene con il computer.
Epico il brano "Gathering Speed", la musica-tormentone di John Barry che accompagna tutto il film. Riconosco ovviamente i limiti di questo film e, come tanti altri, non ne apprezzo affatto gli intenti commerciali, ma non sono proprio capace di attribuirgli un voto basso. Questo è forse il film che più di tutti ha segnato la mia lontana adolescenza e quindi è un dieci dato principalmente con il cuore :-)

Trovata commerciale che specula sulla prematura scomparsa del mitico Bruce Lee. Mandate pure avanti il disco fino a quando non compare il VERO Bruce, tutto quello che viene prima è solo spazzatura.

combattimenti bellissimi, tutto il resto è a un livello più basso. Merita di essere visto solo per bruce lee che fà sempre bella figura e per la parte finale davvero spettacolare.

in generale coerente senza alti e bassi significativi.

Film che non mi ha entusiasmato, non mi è piaciuto.

Il voto che dovrei dare a questo film è 1, per l'indegna operazione commerciale fatta dopo la morte di Bruce Lee (se non mi sbaglio, addirittura le scene del funerale sono quelli del vero funerale di Bruce Lee!). Siamo ai livelli di Bruno Vespa quanto a sciacallaggio. E'però l'unico modo di vedere questi ultimi combattimenti, come sempre tecnicamente eccezionali, di questo campione scomparso così prematuramente.

carino, potrebbe essere migliore

l'ultimo film del compianto bruce che non che non cambia di una virgola dagli altri suoi film....

SPOILER

Film celebrativo e fondamentalmente inutile sul mitico Bruce.
Come ragranellare gli ultimi spicci post mortem

"L'ultimo combattimento di Chen" non si può definire nè come il canto del cigno del leggendario Bruce Lee nè come la fine della sua gloriosa ed epicale produzione originata dal sua ponderato ed introspettivo pensiero, nato, cresciuto e pasciuto nella cultura cinese ed esportato e munificato all'estero.L'intera prima parte del film, raffigurante vari attori asiatici coperti da un paio di occhiali atti a non svelare ( come se non se ne fosse al corrente) il prematuro decesso di uno degli uomini più importanti della storia dell'emisfero terrestre orientale, si può considerare una sorta di dono ed effigie in movimento " in memoriam" della dipartita del grande maestro.Per il resto, nulla di tanto eclatante da poter esser citato, se si eclude l'ultima, colossale parte della pellicola, in cui Chen ( interpretato dal solo ed unico Lee), rivestito della tuta giallo-nera oramai entrata nell'immaginario collettivo dell'arte cinematografica e marziale, porta a termine il suo finale combattimento, in mezzo agli applausi e ai doverosi inchini verso la figura di un combattente, filosofo, ma soprattutto uomo: Bruce Lee.

Sto leggermente sotto la media per il semplice fatto che in questo film Bruce non compare se non nelle sequenze finali! Vedere per tutta la durata un attore che cerca di imitare le sue movenze non è certo la miglio cosa per un appassionato. Belli i combattimenti sui diversi piani della torre al termine.

Personalemte non avrei girato questo film.
Molto poche le scene in cui appare Bruce già evidentemente malato (era magrissimo) e le controfigure non sono minimanete all'altezza del compito.
Credo che sia stato un semplice espediente commerciale per arruffare soldi usufruendo delle poche scene girate da Bruce e basta.
Anche la trama è assai stupida, si salvano solo le sequenze finali che credo abbiano ispirato l'autore del videogame di "Kung Fu master".

Il resto è da dimenticare.

nn mi sento di dare un voto più alto poichè trovo ke il film sia una leggera presa per i fondelli
insomma pur di fare soldi fanno recitare bruce lee anke dopo la morte, owiamente il vero interprete è un sosia......mi sembra assurdo ke bruce, il vero brce, compaia gli ultimi 10 minuti e sia l' attore protagonista......e poi per la restante ora e quindiciesce un sosia di lee sempre oscurato da occhiali di vista o ripreso di spalle....cmq i combattimenti sono ottimi e ottimo e anke il montsggio...forse la colonna sonora è inadeguata anke se cmq carina.....la regia così così...insomma nn è assolutamente il miglior film sulle arti marziali
ma una visione la merita

Game of Death non fu mai portato a termine e gli spezzoni dove compare Bruce Lee (quello vero) sono quasi tutti alla fine, al momento della resa dei conti. Una storia appiccicata alla buona per battere il ferro ancora caldo del mito Lee. Curioso il duello con Jabbar.

bruce lee è presente solo nell ultima parte, la prima è interpretata da un sosiae francamente nn è la stessa cosa

Mi ripeto , grande Lee !

Non so che voto dargli. Faccio una media tra il 10 dell'idea originale e il 4 della roba che è venuta fuori.

L'idea originale era fantastica. Doveva essere il suo capolavoro, meglio ancora di I tre dell'operazione Drago (altro capolavoro). Invece è stato storpiato da chi ha finito il film dopo la sua morte.

La tuta di colore giallo, che tanti significati si portava dietro (ripresa anche da Tarantino in Kill Bill), è diventata una semplice tuta da motociclista.
I combattimenti nella pagoda, ad ogni piano un avversario diverso e uno stile di combattimento diverso......qui perdono la poesia, diventano solo combattimenti con i quali cerca di arrivare all'ultimo piano del palazzo.
E via così...


Che tristezza non aver potuto vedere il vero film. Cioè, le scene tagliate e non inserite le ho viste, ma vederlo per intero sarebbe stata un'altra cosa. Sarebbe stato un film epico.

Bruce lee e' un grande!!
Da piccolo, dopo aver visto i film di bruce lee, ho cominciato a praticare le arti marziali (judo e taekwondo), piu' in la' ho comprato il libro dove egli descrive la sua amata creazione il "jeet-kune-do", la via per intercettare il pugno. In questo capolavoro di film, Bruce ci mostra le sue teorie sul jeet-kune-do, ci mostra che non bisogna avere paura nemmeno della morta.. .
Bruce non era soltanto un maestro di arti marziali, ma anche un maestro di vita. Bruce sei un grande se hai potuto fare tutto questo... .

Bruce lee, è stato un'ottimo combattente, un discreto attore,
ma personalmente non lo ritengo un buon regista!!!
Tuttavia il film merita perchè lui sà il fatto suo e rende quindi ogni combattimento uno spettacolo!!!

Be water my friend.

Grazie bruce, un altro capolavoro.

Ho già scritto tutto nella recensione...
Voto: 7

Forse il piu bello. Anche se molte parti sono fatte con un sosia perchè già era morto Bruce lee. Non dimentichiamo la grande colonna sonora di John Barry, Una delle piu belle della storia delle composizioni strumentali per film. 10!

carino il film, ma merita 10 x Bruce!

L’uomo dal nome Americano di Bruce Lee e da quello cinese di Jun Fan e’ stato un genio vissuto troppo poco a lungo ( purtroppo ) per portare avanti la sua filosofia di vita!!!! ma chissa’….forse non sarebbe diventato un mito se non fosse deceduto prematuramente, improvvisamente e misteriosamente.
Ancora oggi, a distanza di tanti anni dalla sua scomparsa, quando si parla di arti marziali il primo nome che viene alla mente non e’ quello di Van Damme di Jet Lee o di Steven Seagal, ma del mitico Bruce.
Una persona che non dormiva quasi mai…che dedicava tanto tempo al corpo quando alla mente….che quando non sudava, leggeva…scriveva…disegnava.
Precursore di praticamente tutte le forme di combattimento “crudo” che oggi prevalgono nelle palestre… creatore del “Jet Kune Do”….la forma di combattimento per eccellenza…la forma senza la forma….il combattimento senza pensare all’esito del combattimento….
La perfetta armonia di una mente che riempie il corpo nello stesso modo con cui l’acqua si adatta al proprio contenitore.
Il combattimento rapido, breve, efficace e privo di tutti i contorni inutili ( di cui invece le arti marziali ufficiali sono zeppe ).
Il combattimento che suscito’ stupore e scandalo verso i grandi maestri dell’epoca.

Avendo compreso la micidiale potenza divulgativa del cinema, Lee cerca con questo film di divulgare l’anima del JKD, senza pero’ riuscire nell’intento a causa della sua morte.
Ed ecco che ancora una volta ( come tante altre durante la sua vita ) viene ridicolizzato e sfruttato da mercenari che cavalcano la cresta dell’onda della sua ormai immensa popolarita’ per creare questo disastro di film, utilizzando un sosia ( nemmeno troppo somigliante ) ed inserendo di tanto in tanto le sue immagini vere( tanto per confondere lo spettatore ) fino ad arrivare al combattimento finale: il geniale combattimento con diversi avversari posti su piu’ livelli di una casa e con difficolta’ sempre crescente. Ma di questa grande idea rimane ben poco ed il sorprendente taglia e cuci della pellicola generano un prodotto che non ha niente a che vedere con l’originale.
Un vero peccato. Un danno per il cinema. Un danno per un mito.
Il film in questione vale 0.
L’idea originale vale 11.

Esprimo il voto massimo in onore di un uomo tuttora cosi’ popolare e nello stesso tempo sconosciuto.