l'ultimo contratto (1997)

Non è certo un drammatico ma una commedia "scura" perché nera mi sembra esagerato...la storia di base è intrigante ma la messa in scena lascia molto a desiderare con una sceneggiatura piena di buchi (che fine hanno fatto i due sbirri-killer??) ed una regia poco convincente!
Sicuramente da salvare l'interpretazione di Cusack e le musiche per lo più prese dagli anni 80...
A volte un pò patetico e noioso, in altri momenti però divertente...un film sicuramente non perfetto ma che si può vedere una volta se capita.

Comedy nera difficile da commentare perché a tratti è di un insulso unico, mentre in altri è irriverente e frizzante!
La prova degli attori è ottima per il tipo di film, e la storia seppur non originalissima intrattiene discretamente bene.
Azzardo un 6, forse non se lo meriterebbe neanche... ma questo mese che ormai è volto al termine ho visto talmente tante ciofeche che bisogna premiare i film comunque vedibili. PROMOSSO!

Frizzante commedia... ma tra le righe, nella crisi esistenziale del buon Cusack (killer sull'orlo di una crisi di nervi), si legge un saggio squinternato su ciò che in America è considerato realmente importante. Non male la colonna sonora.

Commedia brillante con attori bravi e dialoghi divertenti.
Un black humor non troppo calcato ma efficace, i personaggi sono ben caraterizzati a partire dal protagonista John Cusack, per passare all'analista interpretato da Arkin o al "collega" di Cusack Dan Aykroyd. Un film da riscoprire per trascorrere una serata leggera.

Non posso credere che nessuno abbia ancora commentato...

Carinissimo film impostato sul genere della commedia brillante: situazioni stranianti al limite dell'assurdo, condite con una vena di black humour, recitazioni (specialmente da parte di Cusack) tutte eccessi e ritmo coinvolgente e serrato tipico della commedia di stampo "intelligente" che mira a far riflettere suscitando più il sorriso che la risata di gusto.
Lo stile del film sembra a parer mio attingere molto dalla lezione dei fratelli Coen, il cui tratto tipico è inserire una vena "comica" di base che si insinua in trame che di comico dovrebbero avere ben poco - mi ha ricordato molto, ad esempio, Fargo, che non a caso è dell'anno prima, che fa appunto delle situazioni stranianti il suo punto di forza: la delineazione e i comportamenti dei personaggi stridono con le situazioni in cui si vengono a trovare...

Cusack - che tralaltro si trova a recitare con ben tre dei suoi fratelli in questo film - si trova perfettamente a suo agio in una parte che è tutta impostata sulla mimica facciale e sulla gestualità, e gli attori nei cosiddetti ruoli di supporto si uniscono a lui nel formare un ensemble di "personaggi" nel vero senso della parola: buona Minnie Driver ed ottimi tutti gli altri, Hank Azaria, Alan Arkin, Jeremy Piven, Dan Aykroyd e sua sorella Joan Cusack.

In definitiva un film divertente, simpatico e spigliato da vedere per passare un'ora e mezza all'insegna dell'intrattenimento.