Il film sul processo del 1957 sull'oscenità, nato per la pubblicazione del poema in tre parti scritto da Allen Ginsberg, che parla dell'uso di droga e di sesso etero e non.
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questo film appare noioso e banale ma racchiude qualcosa di più di quello che si vede...viene trattato come una cronaca fatta di spezzoni del processo contro il libro, racconti dell'autore e pezzi di interviste fatte da un giornalista, spezzoni in cartone animato dai colori vividi e folli, con immagini alla The Wall (Pink Floid)... insomma una storia estraniata dal contesto con l'autore che espone con enfasi le proprie poesie nei bar...solo che queste poesie sono decostruite, di non facile lettura e a volte confondono..eppure sono anche molto nette e dichiarano le angosce di una generazione, le difficoltà dell'essere omossesuale e liberale. Il finale è banale ma essendo una storia vera la cosa è piuttosto normale. Insomma non è male ma è lento e forse non è esattamente la tipologia che mi piace...anche se devo dire che non conoscevo l'autore e le poesie mi hanno molto incuriosito.