oltre il guado - across the river regia di Lorenzo Bianchini Italia 2013
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oltre il guado - across the river (2013)

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locandina del film OLTRE IL GUADO - ACROSS THE RIVER

Titolo Originale: OLTRE IL GUADO - ACROSS THE RIVER

RegiaLorenzo Bianchini

InterpretiRenzo Gariup, Marco Marchese, Lidia Zabrieszach

Durata: h 1.31
NazionalitàItalia 2013
Generethriller
Al cinema nel Maggio 2013

•  Altri film di Lorenzo Bianchini

Trama del film Oltre il guado - across the river

La storia ruota attorno a un etnologo che lavora nella profondità dei boschi, cattura degli animali e ci monta delle telecamere in modo da poter monitorare il loro comportamento a distanza. Le registrazioni lo dirigono a un remoto villaggio, il sito di un'antica maledizione, in cui viene intrappolato a causa della pioggia che ha innalzato il livello del fiume ed ha inondato l'unico accesso.

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Voto Visitatori:   6,00 / 10 (32 voti)6,00Grafico
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Voti e commenti su Oltre il guado - across the river, 32 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

fedewarrior  @  03/08/2023 13:48:54
   8 / 10
"Preteklost se vedno vrača" - il passato torna sempre.


Bene, molto bene Bianchini, anche se ...poteva essere quasi un capolavoro.

Premetto che vivo non lontano da quelle zone, e trovarsi in quei boschi, dopo il calar del sole...mi ha sempre messo un inquietudine ancestrale, anche se il paesaggio dal punto di vista naturalistico è di una bellezza abbagliante e selvaggia.

Dunque, i villaggi si spopolano, i giovani muovono verso le città e le opportunità che esse offrono e....in mezzo ai monti dell'alta valle del Natisone, tra il Matajur ed il Kolovrat, restano solo i vecchi carichi dei loro ricordi e dei loro fantasmi.

Questa è la tematica che avrei approfondito se fossi stato il regista, soprattutto per limare quello che resta da sempre il peggior difetto di Bianchini: una parte centrale del film troppo lunga, ridondante e povera di contenuti che poteva essere "riempita" con gli elementi del folklore locale.

Ad esempio si poteva approfondire la figura delle "krivapete" (a cui peraltro le protagoniste del film sembrano evidentemente ispirate), sorta di streghe dai piedi storti o rovesciati presenti in tutte le leggende popolari della zona, che si dice furono processate per stregoneria e torturate ai tempi dell'inquisizione medievale.

Per il resto, i punti di forza della pellicola sono tanti: ambientazione, colonna sonora, interpretazione del personaggio principale, la magia di uno dei tanti villaggi abbandonati della Benečija che sembra quasi sospeso nel tempo. Attraverso il suono incessante della pioggia, il protagonista discende lentamente in un incubo che è in un certo senso anche intimo e personale.

Da vedere.

Evarg Nori  @  30/05/2022 11:37:17
   5 / 10
Sceneggiato da Gianluigi Perrone("Morituris"),l'ultimo film del regista continua a basarsi sul modello di Avati(i misteri del passato oscuro che ritorna,l'inquietudine soffusa,le ambientazioni opprimenti)estremizzando la vicenda che vede praticamente un unico protagonista.Tecnicamente è più raffinato degli esordi,sempre suggestivo nell'uso delle locations e il protagonista(che fa quasi a meno dialoghi per tutto il film)è bravo.Ma se nella prima parte l'atmosfera funziona,il resto togliendo qualche momento valido nell'epilogo è eccessivamente sospeso e dilatato per la pazienza dello spettatore(invece di quasi 90 minuti sarebbe stato meglio fermarsi a una settantina).E va bene il mistero,ma qui c'è veramente troppo poco dal punto di vista visivo e soprattutto esplicativo:certi indizi non chiariti(in primis la coppia di coniugi anziani sloveni i cui dialoghi non sono sottotitolati)stonano anzichè essere funzionali,e alla fine troppe domande restano senza risposta.Apprezzabile e non da buttar via,ma eccessivo nel suo voler essere anticonvenzionale.

BenRichard  @  20/12/2020 01:24:48
   6 / 10
Un film horror made in Italy sviluppato con quattro spiccioli abbastanza intrigante che ricorda parecchio più che altro per atmosfera e alcune riprese "The blair witch project". Un film praticamente non parlato in cui da padrone la fanno l'oscurità, l'ambiente solitario di un piccolissimo paesino abbandonato di montagna, la colonna sonora e i vari suoni e rumori. Non posso di certo dire che il film di Lorenzo Bianchini mi abbia del tutto compiaciuto, soprattutto per quanto riguarda la vicenda della pellicola, che rimane fin troppo avvolta nel mistero senza per l'appunto riuscire a capire quel qualcosa in più, come una costante attesa che non viene propriamente soddisfatta. Può anche essere visto come fattore positivo anche perchè non è che ci sia chissà che cosa da capire, è tutto piuttosto chiaro, forse avrei preferito un po' più di dettagli a livello di trama e di sceneggiatura. Tuttavia ho trovato l'opera di Bianchini davvero interessante, di sicuro talentuoso nell'ambito horror. C'è da dire che se il film non piglia rischia di annoiare a morte perchè in sostanza succede veramente poco e niente, però è qui che ci ho trovato anche del buono, che nonostante non succeda praticamente nulla il film è in grado comunque di saper inquietare. Quindi per me almeno la sufficienza è garantita. Mi spiace notare però che dopo di questo Bianchini, almeno fino ad oggi, non sia riuscito a realizzare altri lungometraggi.

biagio82  @  27/10/2020 22:47:28
   7 / 10
mi sono imbattuto in questo film su prime e rimasto incuriosito dalla trama e dal fatto che fosse un film italiano ho deciso di dargli una chance.
che dire? ho fatto bene, il film intrattiene la regia è solida, le location ottime (si vede che è territorio italiano) ed evocative, e anche la prova attoriale del protagonista convince.
l'unico neo forse sta nella trama che ricorda un po troppo blair wicth project, ma, grazie a dio, solo nelle parti migliori siamo ben lontani dalla noia e dallo sconclusionismo di quel film.
in sostanza un buon prodotto, da vedere, anche se in più scene è ovvio che il budget per questo film è pari allo zero

Jokerizzo  @  01/03/2020 11:05:35
   7½ / 10
Esperimento riuscito!!

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  24/12/2019 12:39:02
   4 / 10
Davvero noioso, capisco tutto, zero budget, la voglia di fare un qualcosa di diverso, ma il fine di un opera poi dovrebbe essere sempre quella di dare piacere a chi la guarda. Fatica tremenda arrivare fino alla fine

tarr97  @  25/05/2019 20:52:10
   7½ / 10
Oltre il guado attualmente ritengo che sia il miglior film di Bianchini. grazie anche A un miglioramento nella regia ( immagini in alta definizione, inquadrature spesso Fisse che rendono il film simile allo stile del già citato Avati.) e dei dialoghi ridotti All'osso,
Una tensione crescente, strisciante, che si affida a suoni, rumori e silenzi. a mio Modesto parere anche migliore del sopravalutato Shadow di Federico Zampaglione.
La storia racconta di Marco Contrada un etologo che mentre segue il percorso di una volpe si ritrova obbligato a superare un torrente con il suo camper, a causa della pioggia pero' Marco si ritrova bloccato dall'altra parte del fiume dove c'è un villaggio che in apparenza pare abbandonato, si rivelerà essere infestato da i fantasmi di due vecchie donne che da quel che si può' intuire erano streghe e furono annegate nel fiume. è un film che vive di sensazioni. tra le tematiche che ho intuito ci vedo la solitudine del uomo. (Marco non parla mai tranne quando segnala le varie posizioni delle trappole e degli animali tramite il suo registratore, Marco gioca al solitario dentro il bar abbandonato del paese. )
Scene particolari : le riprese notturne fatte con la Go Pro molto simile a the Blair witch project.
le vesti delle donne che fluttuano nel fiume (citazione alla "maschera del demonio" di Mario Bava.)
L'acqua presente quasi sempre (il fiume,la pioggia,le gocce dentro le case del villaggio.)
il girotondo e le unghiate delle donne sulle cortecce,I teli squarciati dagli artigli.
ora aspetto "L'Angelo dei muri" che sarà il primo film di Bianchini ad avere un budget più' mainstream e sarà girato in un vecchio palazzo di Trieste. auguro un buon in bocca al lupo a Bianchini perchè di registi come lui nel campo del cinema di genere italiano, che fortunatamente sta tornando in voga in questi ultimi tempi ne abbiamo fortemente bisogno.

blaze  @  10/12/2018 20:20:43
   8 / 10
Qui siamo di fronte ad un'opera di Bianchini , regista friulano , non per tutti e certamente interessante. La fotografia e l'ambientazione fatta tra i boschi del Friuli orientale e la Slovenia è di impatto e il panorama di cui se ne gode è fantastico. In questo film ci sono pochissimi dialoghi e alcuni , quei pochi , vede una coppia di persone in un dialetto sloveno non comprensibile e senza sottotitoli che non ci fa capire molto però è l'inquietudine e l'atmosfera del villaggio dove si ferma per costrizione della natura l'etologo e dove non ha più possibilità di sfuggirvi ad essere degna di nota. In tutto questo il regista lascia libera interpretazione non spiegando , come i dialoghi precedentemente elencati , allo spettatore la situazione che si fa via via più paranormale e misteriosa.

daniele64  @  14/08/2018 00:12:06
   5½ / 10
Visto per curiosità su Netflix . Un film che poteva risultare piuttosto interessante e che invece , dal mio punto di vista , nel finale si risolve in una boiata clamorosa . Inizia decisamente bene , con l' atmosfera di mistero che cresce via via ma poi il soprannaturale prende il sopravvento e la pellicola perde il senso logico , con comportamenti assolutamente incomprensibili da parte del protagonista , che forse credeva di essere Dylan Dog ... Io avrei evitato la poco credibile soluzione spiritica , optando per qualcosa di più "tangibile" come il classico psicopatico o persino la setta dedita a sacrifici umani .... Benche il film sia pressocchè privo di dialoghi ( addirittura i soccorritori sembrano muti !! ) , mi risulta bravino lo sconosciuto protagonista Marco Marchese . Molto valido anche il comparto tecnico , dalla regia alla fotografia , e ( soprattutto ) alla colonna sonora , assai efficace . Comunque per me non basta per giungere alla piena sufficienza : magari gli do 5,5 .

Invia una mail all'autore del commento roizzz  @  28/03/2018 10:38:19
   9½ / 10
un film tutto d'atmosfera e inquietiudine... un pò "La strega di Blair" ... ma in più c'e un elemento soprannaturale concreto, estremamente horrorifico...

la paura, nei boschi la notte si sente eccome.. umida e spaventosa.

mezzo voto in più per premiare il cinema horror italiano underground che meriterebbe più considerazione.

BuDuS  @  07/01/2018 00:30:24
   3 / 10
A parte un po' di inquietudine, si tratta di una perdita totale di tempo.
Posso capire fare un film a budget zero, ma un po' di sostanza deve esserci. Questo film mi sembra una presa in giro: da evitare.

kosè82  @  13/04/2017 12:55:10
   5 / 10
La differenza fra un buon regista e uno normale sta nelle storie che racconta, non nel budget, ed è proprio per questo che a mio avviso Bianchini fallisce. Bene l'atmosfera e il mistero, ma alla fine qualcosa devi mostrare. Il film si basa sulla figura di due sorelle di cui non si sa nulla, ne tanto meno il film riuscirà a svelare. Pochi dialoghi e in buona parte in lingua slovena(senza sottotitoli). Ho avuto l'impressione che alla fine del film la sceneggiatura sia stata stravolta rispetto all'idea iniziale.

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Non mi ha convinto.

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Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  08/03/2017 11:36:42
   5 / 10
ho dato 5 giusto per le splendide musiche e la bella fotografia ma finisce qui perché poi non c'è traccia di una STORIA che dovrebbe essere la spina dorsale di un film. Bianchini poteva girare un ottimo documentario o forse un discreto cortometraggio di atmosfera ma un'ora e mezza di nulla tale non si regge, non hai nulla da dire e da raccontare, hai voglia ad inquadrare vecchie case, strade buie e boschi, annoi soltanto. A me personalmente dopo mezz'ora già non fregava nulla delle sorti di questo tizio. Ripeto tecnicamente niente da dire ma la musica, la regia, la fotografia devono supportare una storia che un minimo coinvolga ed interessi. Sul finale ci sono un paio di scene efficaci ma è poco su un'ora e mezza di film. Pieno di premesse e stratagemmi sonori che creano tensione, che ti illudono si arrivi a qualcosa, risolvendosi poi quasi sempre in un nulla di fatto, dopo due o tre non ci credi neanche più. E, beffa suprema, le uniche scene dalle quali si sarebbe potuto capire un minimo di questa storia, sono senza sottotitoli! secondo me neanche esiste una sceneggiatura.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  08/07/2016 15:35:22
   7½ / 10
Ottimo film sorretta da una regia intelligente ed un sonoro praticamente perfetto
Anche il bosco ed il villaggio abbandonato di Topolov concorrono a creare un'atmosfera ansiogena e scevra di spiegoni e dialoghi.
Forse, alla distanza, il film perde colpi a causa di una sceneggiatura troppo povera e lasciata volontariamente sul vago; nel complesso, comunque, la pellicola risulta un gioiellino da scoprire e valorizzare al meglio.

anthony  @  04/05/2016 10:18:33
   8 / 10
Scritto bene e diretto con maestria malgrado il budget produttivo davvero ridotto all'osso.
Si vede che Bianchini il 'mestiere' lo conosce bene e che la passione per il cinema trasuda da ogni fotogramma e da ogni singola inquadratura; un horror d'atmosfera ottimamente fotografato, con una dinamica interna affascinante che ragiona per sottrazione. Un ottimo esempio di cinema di genere ormai scomparso..una bella boccata d'ossigeno per il cinema italiano..oramai deceduto da lustri.
Un bel film dell'orrore d'atmosfera che fa anche (e non poco) paura.
"Oltre il guado" è promosso a pieni voti.

Rollo Tommasi  @  26/01/2016 18:40:30
   6½ / 10
Sarò breve e lapidarea. Mica male per un horror italiano senza troppe pretese di budget ..
Condivido gli apprezzamenti del pubblico che intravedono uno stile alla Avati con ampi richiami agli horror americani dei primi anni 2000 (The BWP e la saga videoludica prima che cinematografica di Silent Hill). Non un difetto, se pensiamo che le fortune del grande Quentin Tarantino si basano proprio sul citazionismo artistico spinto.
Condivido anche certe critiche sulla trama fin troppo scarna ed essenziale: un approfondimento sulla storia delle sorelle demoniache o almeno quella del vecchio avrebbe aggiunto un tocco di personalità all'insieme.
Aspettiamo una conferma con miglioramenti da Bianchini.

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Ultima risposta 08/02/2016 09.16.42
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Leonardo76  @  18/01/2016 23:11:43
   4 / 10
Prima mezz'ora ottima poi a causa di una sceneggiatura da galera tutto crolla e il film diventa la fiera dell'assurdità e la solita scopiazzatura dei film più famosi. Capisco che i mezzi sono quelli che sono ma creare una storia decente attorno a delle case abbandonate non costa nulla. Noioso e con un finale strampalato.

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GianniArshavin  @  05/01/2016 22:51:36
   7 / 10
Bianchini con pochi mezzi e pochissimo supporto realizza un horror d'atmosfera vecchio stile che ricorda molto da vicino il videogioco Silent hill e i film di Avati.
Il regista utilizza i tetri e umidi boschi del suo Friuli per creare un'atmosfera sinistra e oscura che insieme alla desolata e spettrale ambientazione rurale donano al film un fascino e una potenza incredibile.
Bianchini sa come costruire la tensione e come gestire le sequenze di terrore, garantendo al film una forza nella gestione degli spaventi che non ha nulla a che vedere con i "salti sulla sedia" degli horror moderni. Pur non utilizzando mostri o sangue a secchiate , Oltre il guado sa dosare al meglio le sue carte sfruttando dei luoghi abbandonati,fatiscenti e tetri e un paio di situazioni di alta qualità.

Tecnicamente il lavoro svolto è encomiabile ,grande attenzioni ai dettagli, ottimo anche il make up e la performance dell'attore principale. Alcune sbavature le ho riscontrate nella confusione in fase di scrittura (ma potrebbe essere una scelta voluta vista l'impronta alla Silent hill o alla Lovecraft data alla storia,infatti il paese potrebbe essere tranquillamente un luogo dominato dalla follia e dal caos) e nelle reazioni umane non sempre credibili del personaggio principale. Anche il ritmo non è dei migliori , ma si arriva alla conclusione senza troppi patemi.

In definitiva un film che nonostante alcune leggere pecche mostra il talento di un regista eccessivamente ai margini e sottolinea per l'ennesima volta il valore di prodotti di nicchia immensamente superiori a pellicole più reclamizzate.

76mm  @  17/11/2015 17:06:50
   4½ / 10
Per un po' confesso che ci avevo creduto...leggendo commenti qua e la' sui vari forum e riviste del settore che parlavano di rinascita dell'horror italiano e di questo Lorenzo Bianchini come uno dei migliori e più originali dei suoi esponenti.
Premetto che i precedenti film di Bianchini non li ho visti – anche perchè non credo siano di facile reperibilità – ma se questo viene quasi unanimamente accolto come la sua opera migliore allora non ci tengo particolarmente a recupararli.
Dov'è l'originalità scusate? Qualcuno me lo spiega? io non ne ho vista traccia...più che altro un mega-frullato di quasi tutti i luoghi comuni dell'horror degli ultimi 50/60 anni:



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Ultima risposta 15/07/2016 18.13.06
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Fil95  @  07/09/2015 15:21:13
   1 / 10
Film veramente brutto non succede nulla. Lentissimo

Samu  @  12/08/2015 15:12:38
   3½ / 10
I registi italiani non sanno fare film horror secondo me.

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Ultima risposta 16/08/2015 11.58.12
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Vlad Utosh  @  30/07/2015 17:48:36
   7 / 10
Buon film italiano, ricco di mistero, dalle ottime location e ben girato. Con poco si è fatto davvero molto.
A tratti inquietante, merito anche delle due bambine/fantasma dal volto orrendo e indefinito e da ambienti che contribuiscono a ricreare un'ottima atmosfera di paura.
Punti dolenti: il film non è certo originale, la sceneggiatura non è molto chiara e i dialoghi assenti(o in sloveno? La versione da me visionata era senza sottotitoli, magari dalle parole del vecchio si sarebbe capito qualcosa) non aiutano certo a fare chiarezza. Sicuramente è una cosa voluta e ci può stare.
Interessante il tema ricorrente dell'acqua…



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Ben vengano queste produzioni nostrane.

Invia una mail all'autore del commento andren83  @  05/07/2015 19:07:28
   3 / 10
Per quanto mi riguarda ringrazio il cielo di averlo visto di pomeriggio altrimenti se lo avessi visto di sera sicuramente mi sarei addormentato dopo neanche 20minuti.
Plauso all'ambientazione, fotografia ma finisce tutto qui. La lentezza di questo film è esageratamente disturbante. Dialoghi zero. Film muto praticamente come già scritto da altri. Inoltre non viene spiegato nulla e tutto resta all'immaginazione dello spettatore. Lo spunto poteva essere premiato ma con questo esito per quanto mi riguarda questo film è bocciato in pieno.

videovicenza  @  05/06/2015 10:24:35
   4 / 10
non ci siamo proprio...trovare un horror italiano decente e' impresa sempre piu' ardua,robe da matti!
questo film e' girato ben senza dubbio,luoghi perfettamenti d'atmosfera....ma non basta solo questo...un film non puo' essere tutta una attesa infinita e logorante perche' poi dalla suspance subentra la noia che non ti fa interessare nemmeno piu' il finale.

BlueBlaster  @  31/03/2015 15:31:40
   7½ / 10
Porca vacca ma allora ci sono ancora registi italiani che sanno girare film horror degni del nome!
Non ci avrei scommesso un euro su questa pellicola di Bianchini che già dal nome non mi ispirava...una produzione a basso budget che fa leva principalmente sulle atmosfere e sul "non vedo".
Un solo attore (piuttosto bravo) per quasi tutto il film, dialoghi quasi assenti e quando presenti sono in sloveno quindi fate conto che il film è muto!
Le location boschive friulane sono estremamente realistiche e fotografate in modo ineccepibile, tutto molto tetro e sopratutto fatiscente...da buon veneto ho avuto occasione di fare delle passeggiate in luoghi montani molto simili a quelli che vediamo qui e vi assicuro che il regista ha saputo trasporre perfettamente quel senso di inquietudine che permeano tali ambienti umidi ed isolati.
Molte sequenze in notturna, tutto molto nebbioso e piovoso ma sopratutto delle abitazioni che da sole mettono angoscia...a mio avviso il regista ha tratto delle ispirazioni dai primi "Silent Hill" (intendo il videogioco) e credo che qualunque amante di quel survival horror con questo film vivrà una bella esperienza.
Stanze lugubri con muri decrepiti, silenzi spaventosi interrotti da agghiaccianti urla e vocii, un bosco con terribili segreti, il protagonista che si muove munito di una semplice pila e del mirino del fucile....
QUESTO FILM IN CERTI PUNTI FA ****** SOTTO DALLA PAURA...ovviamente bisogna guardarlo nel giusto modo e cercando di entrare nell'incubo con il protagonista!

Purtroppo ci sono tanti limiti sennò sarebbe stato un capolavoro, peccato perché con le giuste modifiche altro che "The Blair witch project"... cito tale film perché di somiglianze ce ne sono parecchie (a partire ovviamente dalla location) anche se le riprese non sono tutte in stile mockuhorror ma anzi Bianchini ne fa un uso parsimonioso e secondo me perfetto. AMERICANI IMPARATE!
La pecca maggiore sta in una sceneggiatura con troppi punti oscuri e buchi (e i dialoghi forse esplicativi non si comprendono)...e mai mi spiegherò come un etnologo possa trasformarsi in un detective dell'occulto e con che coraggio possa muoversi in quei luoghi, io non mi sarei mai mosso :)
Il soggetto poi non è assolutamente innovativo e manca quella genialata che sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
Altro aspetto migliorabile sta nel ritmo...capisco benissimo sia tutto appositamente studiato per instillare un'angoscia progressiva e non cadere in facili clichè mainstream ma bensì costruire un'opera quasi artistica e non per tutti; fatto sta che certi momenti rischiano di annoiare e scemano leggermente la tensione.
Pure la cripticità è forse parte di una idea appositamente piena di omissioni per creare maggiore mistero e lasciare allo spettatore le interpretazioni.

Regia eccellente e non scherzo perché non solo è invidiabile ma riesce proprio a creare una suspanse altissima e costante, gioca benissimo con gli spazi e le ombre...trasmette ansia ad ogni fotogramma, ci sono dettagli stupendi, immortale una natura infernale e ci catapulta nella scena del film.
Sonoro da cardiopalma, colonna sonora minimale e macabra come poche, montaggio azzeccato che in certi punti spiazza e raggiunge quasi il subliminale.
Le non molte sequenze con i fantasmi gelano il sangue e vogliamo parlare dei volti?! Eh si il make-up si può dire riuscito senza dover strafare.

Un horror solo per cultori del genere che cercano qualcosa che vada oltre gli "jump scares" canonici ma che cercano il film dell'orrore costruito "mattone su mattone" sino ad un finale che davvero non lascia indifferenti (la sequenza in mezzo alle lenzuola vale una decina di horror hollywoodiani).
Sarebbe stato bello dare di più come voto ma davvero ci son delle cose che non vanno, ciò non toglie sia consigliatissimo.
Una delle migliori Ghost Story che ho visto in assoluto, uno dei miglior horror italiani che ho visto ed uno dei film più paurosi degli ultimi tempi.
Credo lo riguarderò, non appena scorderò quell'albero scorticato!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  30/03/2015 22:12:35
   7½ / 10
Da un certo punto di vista Oltre il guado rappresenta un film più esteemo per Bianchini. La trama è veramente essenziale, non ci sono spiegoni o escamotage tipici del cinema di genere e attraversando il guado del fiume il protagonista si ritrova proiettato in un'altra dimensione, un punto di non ritorno dove il sovrannaturale ha il sopravvento. Lo spettatore al pari dell'unico, in fondo, personaggio del film è in balia dell'atmosfera suggestiva e molto sinistra del villaggio abbandonato. Sottili indizi vengono svelati ma sono comunque insufficienti a dare una connotazione precisa degli avvenimenti. Bianchini opera per sottrazione, in maniera antispettacolare, ma efficace nel rendere tangibile quella paura elementare nei confronti dell'ignoto, tenendo presente i gotici alla Pupi Avati ma anche grandi classici del genere come Operazione Paura di Bava. Lo scandalo semmai è non dare un'opportunità distributiva ad un prodotto del genere, destinato a poche persone, mentre certa immondizia soprattutto d'oltreoceano fanno incetta di sale piene di bimbominkia urlanti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  17/02/2015 12:06:48
   8 / 10
C'è ancora speranza per il cinema italiano se Lorenzo Bianchini -friulano doc- sforna un lavoro eccellente come "Oltre il guado". Un horror probabilmente non per tutti i palati: ne stiano lontani ad esempio coloro che amano il mainstream da multisala, si facciano invece avanti gli afiçionados del cinema underground.
Marco è uno studioso della fauna di un'imprecisata zona montana a cavallo tra Friuli e Slovenia, piazza telecamere sugli alberi o direttamente sugli animali per monitorarne abitudini e spostamenti. Seguendo una volpe finisce in un villaggio abbandonato decenni prima. Qui ben presto capirà di non essere solo. Quando la sparizione del camper e l'ingrossamento del fiume -unica via per andarsene dalla sinistra località- gli impediranno di tornare indietro, sarà costretto a far luce sull'inquietante mistero di cui sono muti depositari i lugubri edifici in pietra che lo circondano.
La pellicola è un lungo crescendo ansiogeno dai tempi molto dilatati, l'azione è ridotta ai minimi termini, la violenza è centellinata come le apparizioni spettrali. I dialoghi poi praticamente inesistenti. Marco è infatti solo, fagocitato dall'amata natura in cui ora trova asilo qualcosa di estremamente malvagio. Presenze che abitano la notte saturandola di rumori anomali: porte che sbattono, passi sul selciato, oggetti in frantumi, scricchiolii e urla strazianti.
Bianchini concede poche spiegazioni, altre presumibilmente le nasconde nell'idioma sloveno (parlato da due anziani che sembrano conoscere il mistero di quel villaggio fantasma).
Resta la curiosità anche se la comprensione totale ha importanza relativa; Bianchini fa un lavoro eccezionale col sonoro, incalzante protagonista insieme ad una fotografia scolorita in cui torvi chiaroscuri dominano . Film in cui la lentezza è indispensabile per creare un' atmosfera incredibilmente cupa, mentre vengono alla mente gli orrori padani di Pupi Avati e quelli rurali di Eraldo Baldini.
Pur non avendo nulla da invidiare alle più blasonate produzioni internazionali non ha trovato spazio nei cinema italiani. Vergogna.

2 risposte al commento
Ultima risposta 31/03/2015 17.11.25
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  05/12/2014 19:27:02
   6 / 10
Discreto horror italiano. Quasi privo di dialoghi è tutto incentrato sulle immagini e sul creare una tensione di fondo che pervade tutta la pellicola. Per l'ambientazione boschiva potrebbe far pensare ad una sorta di "The blair witch project" all'italiana, ma qui le riprese non sono in prima persona. Passabile.

TheLory  @  14/11/2014 22:53:05
   6 / 10
Si doveva intitolare: Oltre il guado... niente (facendo il verso a "Sotto il vestito niente", per chi non lo avesse capito... Anche se spiegandolo non fa più ridere. Cioè non che facesse ridere prima che lo spiegassi, ma forse era meglio. Va be' dai, alla fine ci siamo capiti, questo è l'importante).
Non che sia un brutto film, ma è davvero lento e poco originale, tutto già visto. Un punto di merito alla foresta, al villaggio fantasma, alla regia, alle musiche, al maestro Beppe Vessicchio, a Pippo Baudo e alle sorelle Carlucci (massì esageriamo).
Suff per un pelo.

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Ultima risposta 15/11/2014 11.13.38
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topsecret  @  14/11/2014 18:34:57
   6 / 10
La prossima volta che mi verrà in mente di vedere un film di Bianchini mi assicurerò che sia provvisto di sottotitoli, altrimenti ne farò a meno.
Bianchini ha il brutto vizio di usare lingue difficili che non permettono la piena comprensione della trama e questo è una cosa che stranamente mi fa incacchiare. Già con il precedente CUSTODES BESTIAE il regista si era sbizzarrito con il dialetto friulano, non permettendo(mi) di godere appieno del suo genio narrativo, con questo film si è voluto superare passando allo sloveno...e che cacchio! Manco fosse Mel Gibson.
La mia amarezza è dettata dal fatto di aver avuto l'assoluta convinzione che in quei 3 o 4 dialoghi in sloveno si nascondesse gran parte della spiegazione della storia delle gemelle o sorelle o amiche o chissà cosa e non averlo saputo con certezza mi da leggermente fastidio. E questo perchè OLTRE IL GUADO non è un brutto film, anzi l'atmosfera carica di mistero e tensione che Bianchini riesce a ricreare grazie ad un'ambientazione da brividi, una fotografia fredda e cupa e una colonna sonora che definire lugubre è riduttivo, è ampiamente apprezzabile e capace di coinvolgere il pubblico che si lascia convincere della bontà del prodotto, nonostante alcune piccole ingenuità nel comportamento del personaggio principale.
Un vero peccato, perchè il mio voto poteva essere indubbiamente più alto.

Filmaster95  @  12/11/2014 22:21:01
   7 / 10
Visto oggi insieme alla mia ragazza,una sorta di sorpresa. Per essere un film horror italiano ha il merito di avere un'ottima idea di base anche se ormai ripresa più e più volte. Molto bella l'ambientazione,mentre in alcuni parti del film per rendere meglio alcuni momenti di spavento avrei inserito di più le due bambine.

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Horrorfan1  @  11/01/2014 11:56:24
   7 / 10
Poteva meritare un voto superiore questo film che prende ad ampie mani da "The Blair Witch Project", ma alcuni difetti gli fanno perdere qualche mezzo punto.

Essendo un film ancora poco conosciuto elencherò i difetti nello spoiler.
La trama è proprio quella descritta sopra, ma il protagonista è un "etologo", e non un "etnologo"!

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