A Londra, capitale dell'Oceania dominata da un partito unico, l'esistenza di ogni individuo è spiata e indirizzata dal Grande Fratello. L'impiegato Winston Smith si innamora e tenta di resistere al potere totalitario e alla degradazione personale.
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E' davvero difficile rendere cinematograficamente 1984 di Orwell, se non impossibile... o almeno questo era il mio preventivo pensiero, forse quasi precauzionale: la delusione cinematografica della trasposizione filmica di un libro che hai apprezzato se non addirittura amato, è tra le più fastidiose ed insopportabili I personaggi non sono mai come li avevi immaginati, sperati I dialoghi vengono ritagliati e banalizzati per essere accessibili anche agli ******* Le ambientazioni stravolte e l'essenza della storia perde carisma...
Ciò, in questo film, sorprendentemente, non è successo: i dialoghi parevano coincidere con l'originale (uhm...forse 1984 l'ho letto un poco troppo tempo fa..e non ricordo bene) i personaggi erano perfetti: anonimamente caratterizzati da supreme tensioni interiori che si manifestavano solo sulla superficie debole della loro epidermide Wiston un mitico emblema di passiva ribellione il bottegaio l'artefice di mondi e delusioni Giulia una bellissima bambolina di corruzione et indifferenza (peccato solo per la voce doppiata in italiano) e il big brother.... eppoi le inquadrature, che meraviglia: tutte calibrate e strepitosamente bilanciate su controluci, posizioni di personaggi e colori, quasi un quadro del Michelangiolo Meris... quello comunemente conosciuto come il Caravaggio....
Beh grazie Micheal Redford.. per aver diretto un film che porta come titolo la data della mia nascita.......