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Eccezionale film canadese sul cosiddetto Montreal massacre del 1989, una tra le quattro grandi tragedie scolastiche della storia (un'altra è la Columbine, un'altra è quella recente fatat da un ragazzo asiatico, l'ultima non la ricordo).
Più diretto ed immediato di Elephant, ma ad esso comunque molto simile (vuoi per il tema, vuoi per la narrazione che a volte varia a seconda del personaggio preso in considerazione) è fotografato e diretto divinamente e, nei suoi 77 minuti, vola via talmente veloce che sembra ne sian passati solo 20 (anche grazie ad un montaggio perfetto).
Bravissimi tutti gli attori (il maniaco tra l'altro sembra il Topher Grace di That 70's show), bello il finale **spoiler**
Bello la sequenza che cita pressocchè totalmente la lettera testamentaria del suicida assassino (disponibile su wikipedia per esempio).
Poetico, schietto, non edulcolorato, può creare molte discussioni anche perchè il motivo principale che sta alla base della strage è ricollegabile alla misoginia.
Almeno riferendomi al mio passato, non posso non ammette che le donne, soprattutto in ambiente soclastico (ambiente chiuso, opprimente, dove tutti stanno assieme ma dove tutti al contempo sono soli, ritratto ababstanza ben riuscito nel film) sanno essere davvero crudeli, ingiuste, indifferenti.
Da qui ad ammazzarne 14 giovani esemplari ce ne passa, ma la riflessione di fondo, spero, rimane.