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Neil Gaiman sul suo blog lo citava tra i due film che più l'avevano lasciato piacevolmente sorpreso, e in fin dei conti non mi meraviglia. Al centro del film si trova una critica al genere cui appartiene, di conseguenza il film è ricco di citazioni e di cliché. La casa, ad esempio, è la copia esatta di quella di Evil Dead, l'intera situazione che si crea pure; i personaggi sono la classica combricola stereotipata ecc. Ma tutto (la composizione del gruppo, la loro stupidità, "la location") viene giustificato ai fini della trama, che si svolge in una sorta di montaggio alternato, alternando, per l'appunto, momenti comici ad altri di suspense, tra l'altro in modo piuttosto azzeccato (la scena del vivavoce in particolare).
In sostanza il film è carino, non certo un capolavoro, ma riesce veramente bene ad essere piacevole per una miriade di motivazioni diverse ( fa ridere; "fa paura"; regna la citazione; il tutto è una critica verso lo splatter ingiustificato e privo di trama e verso i cliché di genere ecc.).