quelli che camminavano sulla coda della tigre regia di Akira Kurosawa Giappone 1945
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

quelli che camminavano sulla coda della tigre (1945)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film QUELLI CHE CAMMINAVANO SULLA CODA DELLA TIGRE

Titolo Originale: TORA NO O WO FUMU OTOKOTACHI

RegiaAkira Kurosawa

InterpretiMasayuki Mori, Kenichi Enomoto, Susumu Fujita, Denjirô Ôkôchi

Durata: h 1.00
NazionalitàGiappone 1945
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 1945

•  Altri film di Akira Kurosawa

Trama del film Quelli che camminavano sulla coda della tigre

-

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,22 / 10 (9 voti)7,22Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Quelli che camminavano sulla coda della tigre, 9 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

Boromir  @  20/12/2023 20:30:52
   7½ / 10
Dei film che il Maestro ha girato nel periodo bellico, sicuramente il migliore. Costretto da un budget risicatissimo, Akira Kurosawa rilegge un classico del folklore nipponico (la storia del giovane politico Yohitsune e del suo leale e astuto servitore Benkei), e lo insaporisce di mille suggestioni visive e musicali in stile Kabuki e Noh. L'elemento di maggior novità rispetto alla tradizione è l'inserimento dell'istrionico facchino interpretato dal celebre comico Enoken, che commenta l'azione alla maniera dei cori tragici greci e, di conseguenza, fa sì che la storia venga raccontata dal punto di vista dell'uomo comune: un espediente che, con le sue mille variazioni, farà la fortuna di capolavori quali I Sette Samurai e Rashomon. In questo suo quarto film, Kurosawa relega l'azione al fuori campo e trasporta lo scontro fisico sul piano psicologico, con un accurato gioco delle parti e della dissimulazione che, attraverso acuti dialoghi, mette sul piatto i temi della lealtà e della dottrina buddhista cari al regista.

Filman  @  19/09/2016 16:36:00
   7 / 10
Ispirato dalla commedia filmica, per molti versi radicara ancora nelle modalità e nel tempismo del cinema muto, e dal teatro tradizionale giapponese (il meno raffinato Kabuki), Akira Kurosawa propone un pellicola umoristica che assume dei connotati storici per la creazione di una satira sulla cultura nipponica. Nello specifico, TORA NO O WO FUMU OTOKOTACHI, aka They Who Step on the Tiger's Tail, destruttura la tipica figura del samurai, privato della propria granitica virtù oltre che ridotto ad un commediante, e ridicolizza quella del monaco, interpretato come un parolaio ed un buffone, in una satira audace e raziocinante, e di conseguenza incompresa nella sua neutrale ironia, che in ogni caso andava contro la politica propagandistica dell'epoca.

Dick  @  08/08/2014 11:44:32
   7½ / 10
Godibile film di genere che riesce ben a fondere tensione con elementi ironici. Kurosawa sviluppera ed amplierà questo spunto per "La fortezza nascosta".

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/06/2013 18:23:21
   7 / 10
Molto interessante questo mediometraggio di Kurosawa, incentrato sullo spirito di rinuncia ad un ruolo. I samurai costretti al travestimento per ingannare coloro che intendono catturarli dovranno appunto rinunciare alla loro stessa identità fino alle estreme conseguenze di infrangere il codice (picchiare il proprio signore travestito da facchino) pur di sopravvivere.
Kurosawa crea una buona tensione drammatica alla vicenda, addolcendola tuttavia con toni comici dalla presenza del contadino intepretato da Enoken, antesignano del Kikuchiyo di Mifune nei Sette samurai. Infatti questo piccolo lavoro anticipa elementi sia dei Sette samurai, ma in qualche misura anche La fortezza nascosta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  22/11/2010 01:05:59
   6½ / 10
Il primo film di Kurosawa che vedo, non mi ha entusiasmato, ma se consideriamo il periodo storico attraversato dal Giappone, non si poteva aspettare altro.
Il film a livello di scenografia colpisce molto, un ambientazione immersa nelle foreste e nelle campagne Giapponesi, chiaramente visibile l'epoca medievale.
Non conosco molto il cinema di Kurosawa, questo film in alcuni casi lo trovato quasi comico, grazie alla bellissima recitazione dell'attore facchino ( adesso non mi viene il nome).
Insomma un piccolo universo racchiuso in 60 minuti scarsi direi, non semplice e da seguire attentamente.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  16/01/2010 14:53:18
   7 / 10
Questo è il primo film di Kurosawa ambientato nel Medioevo giapponese. Di particolare ha il fatto che fu concepito e girato durante la catastrofe del Giappone alla fine della II Guerra Mondiale, con i bombardamenti atomici e l’occupazione americana. S’imponeva quindi la necessità di fare economia di mezzi.
Kurosawa decide allora di prendere spunto da una famosa pièce teatrale che narra del tentativo di un principe e dei suoi sei samurai, braccati e ricercati, di attraversare un posto di blocco senza essere riconosciuti. Per farlo si travestono da monaci, ma l’impresa si rivela tutt’altro che facile, anche se alla fine hanno successo.
Il merito è tutto del grande sangue freddo di Benkei, il samurai-guida, quello più esperto, ma anche quello più elastico e “umano”. I primi minuti sono quindi di tensione e attesa. La scena al posto di blocco non delude lo spettatore. Benkei si comporta in maniera perfetta, non grazie a forza fisica o capacità sovrumane, ma soprattutto per la grande forza d’animo, l’autocontrollo e il coraggio. Per salvare il suo signore ad esempio non esita a infrangere una proibizione assoluta (il rispetto corporale). Il messaggio è chiaro: non conta la forma, la regola astratta, ma la sostanza e il fine che ci si propone. Quest’azione coraggiosa costa però grande dispiacere e dolore a Benkei, rivelandolo un essere molto umano, non certo un tipo granitico, tutto d’un pezzo.
La novità di questo film è però il fatto che tutta la vicenda seria è contrappuntata dalle azioni comiche e popolaresche di un contadino-portantino di grande vivacità e espressività. Qualcosa tipo Totò. Kurosawa riesce però nell’impresa di rendere quest’aggiunta non una presa in giro o una parodia della vicenda (come erano i film storici italiani con Totò), ma un modo per rafforzarla, per darle una dimensione più umana e simpatica e meno mitica o paludata.
Già con questo terzo film di Kurosawa si profila la grande caratteristica del suo cinema: l’umanità. Sugata Sanshiro è visto soprattutto nei suoi conflitti e nel suo sviluppo interiore; pure nel film di propaganda delle ragazze operaie il lato umano è quello più curato e approfondito. Anche qui, in un film di samurai, il protagonista è proprio il conflitto interiore.
Il film dura solo 60 minuti e ed è girato quasi completamente in interni. Tutto il suo fascino è affidato ai primi piani e alla recitazione degli attori, i quali non deludono, anzi sono strepitosi. Kurosawa si affeziona a certi attori e sa come valorizzarli. Benkei è interpretato in maniera superlativa da Denjiro Okochi, (il maestro di Sugata Sanshiro). Fra i samurai troviamo Takashi Shimura (Vivere) e Masayuki Mori (L’Idiota). Non poteva mancare lo splendido Susumu Fujita, cioè l’interprete di Sugata Sanshiro. Eccezionale anche l’attore comico, una via di mezzo fra Jerry Lewis e Totò.
Per il resto molto va perso, ad esempio andrebbe visto in giapponese (lingua molto sonora) e soprattutto non viene colto molto del significato del folklore e delle usanze giapponesi (a loro salta all’occhio essere monaci o samurai, a noi occidentali no).

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/01/2010 08.08.39
Visualizza / Rispondi al commento
Mr.619  @  09/07/2009 12:41:07
   8 / 10
Il viaggio intraculturale e circumnatuaralistico della storia "vera" ( quasi alla maniera di Luciano) nipponica delle pagine perdute di una mitografia rinvenibile tutt'oggi sui vecchi monti della terra giapponese o in mezzo ai suggestivi paesaggi forestieri e verdeggianti delle campagne asiatiche, continua con questo piccolo film dalla durata, per l'esattezza, di cinquantanove minuti, che ( è senz alcuna remora affermabile) si può ritenere l'antecedente del ben più collaudato ed estensivo " I sette samurai", in cui l'unica differenza, rispetto a questa pellicola che possiede tutte le caratteristiche di un'antologia sillogea bellico-religiosa, sta in un maggiore, ovviamente, sviluppo della selezione ed idealizzazione ( a tutti gli effetti) dell'introprospettica realtà cinematografica, oltre che degli stessi personaggi.

Invia una mail all'autore del commento wega  @  31/05/2008 20:18:41
   7 / 10
Ammazza, sarà che c'ho l'emicrania, ma mica ho da scrivere tutto quello che ha detto qui sotto Crimson..non so nulla del teatro No e simili.
Comunque si tratta di una delle prime pellicole del Maestro Kurosawa, la 4a, impossibile non notare il rimando a "I 7 samurai", che verrà comunque dopo, anche in questo caso i samurai sono sette.
Dura meno di un'ora, non so nemmeno se possa considerarsi un lungometraggio, se sì, per poco, è un low-budget senz'altro, la sceneggiatura secondo me ha qualche punto fiacco ma la regia è la sua, e, soprattutto, nota di stramerito per il montaggio, effettuato dal regista stesso, ci sono un paio di sequenze magistrali (pochissimi secondi in tutto), Leone gli fa 'na pippa sul serio.

Crimson  @  02/10/2007 14:43:12
   7½ / 10
L'appellativo 'drammatico' difficilmente si addice ad un film di Kurosawa.
Trattasi di pièce teatrale ispirata al No nipponico, ma arricchita dal regista da gran parte degli elementi che caratterizzano i 'jidai geki' successivi: l'azione epica esteriore e l'uomo nella sua compattezza etica come nucleo fondante. I samurai protagonisti sembrerebbero davvero dei semplici monaci se non sapessimo la loro reale identità. Ma soprattutto quel tocco ironico in grado di disgregare un'apparente solenne e drammatica azione scenica, in modo da rendere ciò che vediamo così reale e ci permette di amplificare la nostra soggettività nell'entrare e nell'identificarsi in quei personaggi così umani e così cosmopoliti, frutto della visione artistica e esistenziale di un regista che ha saputo coniugare come nessun altro oriente e occidente in un unico quadro d'insieme.
Mi chiedo cosa sarebbe venuto fuori se il film fosse stato più lungo. In fondo ciò che vediamo in quest'ora scarsa è un plot sviluppato solo nel suo cuore fondante e troncato all'inizio e alla fine. Possiamo solo immaginare cosa accadrà a quegli uomini e ci viene raccontato in breve cosa è già accaduto.
Ne sarebbe venuto fuori certamente un film molto più complesso e dispendioso, all'epoca era impossibile realizzare certi film, per cui è bene gosersi questo concentrato in pieno stile Kurosawa con esiti soprendenti. Io stesso avevo vergognosamente storto il naso quando il mio negoziante di dvd di fiducia (che per inciso non capisce una mazza di Kurosawa tant'è che sostiene che 'Sogni' sia il migliore, cosa che è obiettivamente opinabile) mi disse che era uscito questo dvd. Il problema era e rimane che ormai quasi tutti i primi Kurosawa sono disponibili in dvd (grazie al lavorone della Mondo Home Entertainment 2005-2006) mentre 'Ran' continua a rimanere sullo scaffale in forma di VHS de 'L'Espresso'. Bisogna pazientare ancora.
Tornando al film, è se non mi sbaglio anche l'esordio di Masayuki Mori. Ovviamente non piacque tanto da uscire solo cinque anni più tardi, e in dvd se non sbaglio nel Febbraio 2007. Consigliato specie se riuscite a beccare l'offerta a prezzo economico.
Buon compleanno papu questo è per te.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1055967 commenti su 51412 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net