reincarnation regia di Takashi Shimizu Giappone 2005
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reincarnation (2005)

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locandina del film REINCARNATION

Titolo Originale: RINNE

RegiaTakashi Shimizu

InterpretiYasutoki Furuya, Atsushi Haruta, Hiroto Itô, Karina, Mantarô Koichi, Marika Matsumoto, Tomoko Mochizuki

Durata: h 1.35
NazionalitàGiappone 2005
Generehorror
Al cinema nel Novembre 2005

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Trama del film Reincarnation

Il terzo capitolo della J-HORROR THEATRE, la nuova antologia dell'orrore giapponese dai produttori di The Ring e The Grudge. Reincarnation è un thriller inquietante che, indagando su un brutale ed efferato omicidio, approfondisce il complicato rapporto tra presente e passato.

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Voto Visitatori:   6,38 / 10 (21 voti)6,38Grafico
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Voti e commenti su Reincarnation, 21 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  04/02/2022 20:13:21
   6½ / 10
Ancora una volta, non siamo di fronte all'opera migliore di Shimizu, ma rispetto a "Volo 7500", qui le cose sono decisamente migliori. "Reincarnation" riesce a mettere la giusta tensione, con diverse scene piuttosto riuscite. Nonostante mantenga comunque qualche collegamento con la più famosa saga di "The Grudge", riesce a risultare non ripetitivo e interessante. Per chi ama il J-Horror, sicuramente può essere una buona visione.

hghgg  @  07/11/2015 14:48:16
   7 / 10
Biieello, davvero non malaccio questo film di Shimizu, probabilmente il suo lavoro migliore dopo "Ju-On" (quello cinematografico, del 2003), di sicuro l'ultimo suo film che valga la pena guardare.

"Rinne" è un J-Horror che più tipico non si può: reincarnazioni, un albergo infestato, spettri senza pace in cerca di vendetta. Risulta inoltre fin troppo chiaramente, e con qualche ovvia modifica di base, uno "Shining" trasportato nella cultura orrorifica giapponese sebbene qui i morti siano mostrati in una maniera leggermente più "ibrida" tra fantasmi/zombie occidentali e spiriti orientali, un po' diversi dagli onryo della tradizione giapponese (la Kayako di "Ju-On" è un onryo classicissimo).

Richiamo palesissimo al film di Kubrick a parte, Shimizu fa un buon lavoro di regia per quanto riguarda la costruzione di scene tese e capaci di trasmettere inquietudini, gli ultimi 15 minuti sono notevoli.

La protagonista non se la cava male ma i punti forti del film stanno tutti nelle sequenze delle apparizioni e nel coinvolgente, inquietante e riuscitissimo finale.

Per inciso, visto che il film è targato Shimizu, gettone di presenza anche per Takako Fuji, per l'appunto interprete dellla più famosa onryo del cinema giapponese moderno dopo Sadako di "Ringu" e fedelissima del regista. L'immancabile Fuji qui interpreta, ma guarda te, il fantasma di una cameriera, una delle vittime, e nel finale bello angosciante si concede anche una piccola mini-kayakata così per la gioia dei Fanz.

Considerazioni random: la fòttutissima bambola è inquietantissima.

La regia di Shimizu e il montaggio nelle ultime sequenze, che finalmente ricostruiscono il massacro alternando le visioni della protagonista agli omicidi visti attraverso le riprese dello stesso assassino, è bella roba.

L'apparizione finale di tutti gli spettri delle vittime è una scena perfetta e calcolata al millesimo.

Infine il finale è cattivissimo ed è forse proprio la cosa più bella di tutto il film, una chicca. Comunque i finali sono un punto forte del migliore Shimizu.

"Reincarnation" ha permesso al regista di riguadagnare un po' della sua dignità perduta l'anno precedente quando ha venduto le chiappe a Hollywood auto-dirigendosi il remake del suo miglior film distruggendolo completamente. Con questo buon horror si è ripreso, almeno momentaneamente.

Buon film nel genere se i J-Horror non vi fanno schifo e/o addormentare allora è un film da non perdere.

2 risposte al commento
Ultima risposta 07/11/2015 15.06.01
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Neurotico  @  02/11/2015 18:00:33
   8 / 10
I fatti di sangue che colpirono un hotel giapponese, in cui un professore ossessionato dalle idee di reincarnazione uccise i suoi due figli e gli ospiti dell'albergo prima di suicidarsi, vengono trasposti su pellicola. Iniziano i lavori ma l'attrice che impersona la protagonista (una delle figlie dell'assassino) viene assalita da allucinazioni e visioni di sangue e morte che riportano a quegli efferati omicidi vissuti, dall'attrice, in prima persona come fosse la reincarnazione di una delle vittime.

Reincarnation è un vera gemma oscura e grondante sangue, allucinazioni, visioni di morte, sogni premonitori. Angosciante e citazionista (in primis Shining di Kubrick, con le sue atmosfere sospese, e l'isterica interpretazione della Duvall che riecheggia nella protagonista, ma anche gli zombi di Romero e Fulci, e i coltelli nonchè le inquietanti bambole/pupazzi di Argento) è un film horror indimenticabile, come il suo finale, il climax del graduale percorso della protagonista verso la follia.

3 risposte al commento
Ultima risposta 06/11/2015 11.25.38
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@lcor70  @  27/08/2014 20:40:26
   2 / 10
Film che non mi ha coinvolto affatto

topsecret  @  12/05/2014 18:10:06
   6 / 10
L'atmosfera tipica da ghost story non è malaccio ma alcuni tempi morti non mi hanno permesso una visione totalmente coinvolgente. Comunque la tensione palpabile non manca e qualche effetto visivo riesce a rendere il tutto sufficientemente interessante.
Non un capolavoro del genere j-horror ma comunque da giudicare in maniera positiva.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  31/07/2012 15:04:57
   6½ / 10
Reincarnation riprende sotto certi punti di vista le tematiche della maledizione di Ju-on e le rielabora usando come chiaro riferimento lo Shining di Stanley Kubrick e moltiplicando i diversi punti di vista nell'elaborato finale in cui il regista opera un cortocircuito dove passato e presente si fondono in parallelo grazie al gioco metafilmico e allo scorrimento in 8 mm del vero filmato della tragedia. Oltre al capolavoro Kubrickiano, Shimizu tiene in debita considerazione L'occhio che uccide di Powell, l'ossessione quasi voyeristica del vedere il vero terrore negli occhi delle vittime, già presente fra le righe di Marebito.

speXia  @  15/08/2011 16:31:03
   7 / 10
Banaluccio ma non male!

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Ale-V-  @  30/05/2011 21:27:14
   7 / 10
Se è vero che l'80% del film sta nel finale, questa pellicola ne è la prova concreta! Il film in sè non mi ha entusiasmato, ma mi è piaciuto il modo in cui il finale mi ha completamente spiazzato...

12 risposte al commento
Ultima risposta 02/06/2011 23.10.09
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chem84  @  19/03/2011 14:43:57
   6½ / 10
Onesto filmetto giappo senza lode e senza infamia.
Qualche buon passaggio lo si trova, ma vi sono anche alcune situazioni non sfruttate appieno; con quello che si aveva a disposizione si poteva spaventare di più e si poteva coinvolgere maggiormente lo spettatore.
Incompiuto, ma ugualmente piacevole.

CyberDave  @  24/02/2011 02:48:50
   7½ / 10
Mamma mia quanto mi è piaciuto questo film, credevo che per Shimizu dopo Ju-On sarebbe stato impossibile tornare a raggiungere certe vette, invece mi sbagliavo perchè "Reincarnation" è stupendo, il film che viene girato nel film è chiaramente ispirato a "Shining"ma la storia è stupenda e gestita bene, anche gli sbalzi tra passato e presente sono gestiti bene e non lasciano dubbi e in più mi ha angosciato e spaventato un pò, cosa che non mi accade quasi mai, verso la fine tutto si capisce meglio e c'è anche un buon colpo di scena che non guasta mai. Non facile con un film cosi non cadere nella pagliacciata ma cosi non è, anzi sono gestiti alla grande anche momenti difficili (es. i "fantasmi" delle persone morte nell'hotel) che rendono il film ancora più particolare e davvero davvero bello, consigliato questo film come del resto tutta la filmografia di Shimizu. STUPENDO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  04/11/2010 09:53:39
   7 / 10
ATTENZIONE. Il commento potrebbe contenere anticipazioni.

Niente male quest' horror giapponese di Shimizu, il creatore della saga The Grudge poi portata dallo stesso regista negli Stati Uniti.
Come tutte le altre pellicole del Japan Horror certo non eccelle per originalità, ma ha l'indubbio pregio di affrontare un tema delicato come quello della reincarnazione in una maniera interessante e non banale.
Altrettanto interessante è anche l'esperimento metacinematografico di raccontare un film nel film, espediente di sceneggiatura senz'altro non nuovo ma che, se usato con intelligenza, sempre accattivante.
Un regista decide di girare un film ispirato ad una strage avvenuta 35 anni prima in un hotel, strage che vide ben 11 vittime pugnalate a morte da un professore impazzito, interessato in studi sulla reincarnazione e sulla persistenza dei ricordi post mortem.
Reincarnation è un film abbastanza complesso e confusionario nel quale sono più di uno i passaggi non sufficientemente chiari o completamente gratuiti. E' indubbia però un'ottima atmosfera e la capacità di attirare l'attenzione dello spettatore man mano che si procede. C'è una specie di gioco dei ruoli che ci porta a cercar di capire chi è il reincarnato di chi e in questo senso il colpo di scena finale senz'altro non delude. Se vogliamo il film raggiunge anche una certa profondità perchè è forte il richiamo con la memoria, con il ricordo delle vittime innocenti e col desiderio di quest'ultime di avere in qualche modo la propria vendetta, anche se raggiunta attraverso l'uso di nuovi "corpi" (a questo proposito non si capisce affatto cosa avvenga alle persone reincarnate, muoiono nella vita reale o no?). Di converso l' "anima" dell'assassino, anch'essa catapultata in un altro corpo, capirà che è impossibile liberarsi del proprio senso di colpa.
Gli espedienti orrorifici sono sempre i soliti: bambole, bambine pallide come carta, apparizioni improvvise, atmosfere da ghost story che nello specifico richiamano in maniera quasi "ufficiale" l'albergo di Shining, oltre alla solita vena malinconica e lievemente poetica tipica degli horror orientali. Un film che raccontato meglio, strutturato meglio, spiegato meglio, non avrebbe niente da invidiare ai suoi parenti illustri The Ring, The Eye e compagnia bella. Visione consigliata comunque.

-Uskebasi-  @  01/11/2010 02:41:03
   7½ / 10
Discreto horror dalla trama originale. Sarà la notte di Halloween, sarà l'averlo preso sottogamba o il tornare a casa da solo, ma a me questo film ha spaventato. Non ad alti livelli per carità, in effetti più che pauroso è inquietante, e questo è un grande pregio. C'è un'ottima atmosfera e una tensione crescente in attesa che il mistero si sveli, senza gli stupidi salti dalla sedia che lasciano il tempo che trovano, ma grazie alla buona alternanza di vicende separate, sogni e realtà, nell'Overlook Hotel di turno e con la classica bambola che a mio parere è e sarà sempre uno degli elementi più funzionali del cinema Horror. Proprio la bambola è la madre del messaggio del film che ci verrà ripetuto più volte; nemmeno la Morte ci libererà dai nostri errori, dal nostro senso di colpa e dai nostri fantasmi, così rimarremo: Per sempre insieme!
Purtroppo però c'è qualcosa che non quadra; o è qualcosa in più che non ha senso, o qualcosa in meno non spiegato, fatto sta che alcune scene rovinano in parte quanto di buono si era visto. Voglio comunque dare fiducia al film con un mezzo punto in più considerando il caso che forse non ho capito qualcosa io, perchè come ho già detto prima me l'ero preso sottogamba.

amsterdam  @  11/08/2010 13:41:53
   8 / 10
Sebbene le premesse non fossero ottime, devo dire che questo film mi è piaciuto parecchio. Ci sono numerosi riferimenti, come ad esempio a Shining, nell'atmosfera del posto: effettivamente questo film sembra un pò un omaggio ad alcuni celebri registi.
Ci sono colpi di scena e scene che mettono tensione ed angoscia. Insomma lo consiglio, e non lasciate forviare dalla parola "Thriller"!

trickortreat  @  25/06/2010 01:49:51
   6 / 10
Ho visto quasi tutti i lavori di Takashi Shimizu.. e li ho trovati tutti odiosi, ovvero quella innumerevole sfilza di Ju On (o The Grudge, è lo stesso praticamente), perchè, a dirla tutta, quelli sono i lavori del regista nipponico. Mi mancavano giusto questo, e Marebito, che al più presto guarderò, non perchè sono cretino, ma perchè questo Rinne non l'ho trovato deludente, dunque nutro ancora speranze! Fortunatamente il film si discosta dai soliti J-horror, e qui un punticino a favore, dato che ormai mi sono rotto le palle di queste ragazze amorfe capellone.. La storia non è male, almeno è ben interpretata (anche se come al solito il doppiaggio è terrificante), ma non è il massimo. Come gli altri, è lento, ma verso la fine un accenno di interesse per forza deve pur esserci, perchè finalmente si riesce a capire qualcosa! Non è un buon film, ma non è nemmeno maluccio, però poteva essere fatto meglio.

3 risposte al commento
Ultima risposta 30/06/2010 03.11.10
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lupin 3  @  13/03/2009 00:58:45
   4 / 10
REINCARNATION, THE GRUDGE, PHONE, e fac-simile sinceramente hanno finito di scocciare, l'unico che si salva è THE CALL di Takashi Miike.
Più che una ghost-story ad un certo punto mi sembrava una zombie-story, insomma non è che ne sia rimasto tanto soddisfatto da questo lungometraggio. :(

sweetyy  @  13/03/2009 00:26:56
   2 / 10
Come The grudge, nessuna novità. Lento e insignificante

VikCrow  @  04/03/2009 15:47:40
   7½ / 10
Un buon Takashi Shimizu.

Ciaby  @  23/12/2008 19:56:34
   7½ / 10
originale e violento...non male

marfsime  @  09/06/2008 17:53:22
   7 / 10
Strano ma vero..un horror made in Japan diverso dal solito! Sicuramente è questo l'aspetto caratterizzante del film..che nel complesso non è malvagio e quindi merita una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  28/11/2006 15:33:25
   6½ / 10
“Reincarnation” si discosta,seppur leggermente, dai soliti horror nipponici.
Takashi Shimizu, gia’ regista di “Ju-on” e di “Marebito”, affronta il tema della reincarnazione fondendola con la classica ghost-story,tirando fuori una sceneggiatura abbastanza intrigante che omaggia il capolavoro Kubrickiano “Shining”,sopratutto per l'affinita' con l'ambientazione e per alcune scene.
L’incipit è davvero buono,poi il film si adagia decisamente per risollevarsi in maniera convincente nel finale, tutt’altro che consolatorio e anche abbastanza sorprendente.
Come spesso avviene per questi prodotti c’è poco spargimento di sangue,Shimizu punta tutto su apparizioni improvvise o personaggi ed oggetti inquietanti(vedasi a tal proposito la bambola,davvero sinistra).
La recitazione e le musiche sono di buon livello,anche se i dialoghi sono in alcune occasioni non adatti allo svolgimento della trama, come ad indicare un po’ di faciloneria nella traduzione.
Tutto sommato un prodotto interessante ma non eccelso,consigliabile soprattutto agli amanti del J-Horror o per tutti coloro che si sono stancati dei soliti teen-slasher movie americani senza sugo.

Invia una mail all'autore del commento Lukino  @  15/11/2006 00:56:42
   7 / 10
Ha qualche lungaggine di troppo, ma è un bel film, che, per una volta, si discosta dagli altri horror orientali e non parla del solito fantasma dai capelli lunghi sul volto, ma si propone come una rilettura pulp di shining.

Molto suggestiva tutta la parte finale nell'albergo.

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