Protagonista è David (Brian Landis Folkins), uno scapolo di circa quarantanni che assiste l’anziana madre (Kathleen Brady) affetta da una grave forma di alzheimer. Prendersi cura di lei è un lavoro sfiancante, totalizzante, che occupa interamente le sue giornate e gli impedisce di avere una vita normale o di conoscere altre persone. L’uomo dichiara di essere felice di dedicarsi a un altro essere umano, di essere naturalmente portato a ‘dare’; eppure, nonostante ciò, è palese che ci sia un vuoto incolmabile nella sua vita, che sia infelice. Proprio per questo, si rivolge a un’agenzia di appuntamenti per cuori solitari, la Video Rendez-vous che, attraverso la registrazione di video-messaggi su VHS (siamo a Denver nei primi anni ’90) e un processo di matching, aiuta a trovare l’anima gemella (un Tinder ante litteram in pratica). Tuttavia, la donna perfetta tarda a venire e David, dopo aver registrate una seconda, strampalata intervista, scova per caso nel cesto delle offerte una videocassetta intitolata – per l’appunto – Rent-A-Pal (‘affitta un amico’). Il nastro è incentrato su Andy (Wil Wheaton, Stand By Me, Star Trek: The Next Generation, The Big Banmg Theory), che si propone dal piccolo schermo come l’amico che David non ha mai avuto. Inizialmente, quest’ultimo è piuttosto dubbioso e a tratti indispettito, ma, via via che guarda la cassetta, trova sempre più affinità con il singolare individuo che vi è filmato. Si viene così a creare un legame morboso, una dipendenza che porta il protagonista a dipendere dall’amico virtuale fino a preferire lui a possibili compagnie in carne ed ossa, fino a sacrificare a lui ogni cosa.
Voto Visitatori: | 6,50 / 10 (1 voti) | Grafico |
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio