In una piccola piazza nel nord Italia, due bambini, Amanda e Leo, si giurano amore eterno davanti a una torta a forma di cuore. Dopo 20 anni di vita insieme qualcosa traballa e tutto sembra andare perso.
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La sceneggiatura è un ammasso di fesserie, con personaggi palesemente inadatti (dovrebbero essere dei coetanei) e dei dialoghi che sono un mix di battute (più o meno simpatiche) e aforismi da baci perugina. Tutto miscelato con dosi di sentimentalismo all'acqua di rose, stereotipi e idee privi di originalità, sotto la direzione di un Ruffini, anche coprotagonista, che si crede simpatico e poetico ma che invece non riesce a incidere. Comunque, al netto di tutte le cacchiate, fastidi non ne provoca e RIDO PERCHE' TI AMO, sotto sotto può ritenersi una visione accettabile, pur con tutti i limiti del caso.
Ci sono delle idee piacevoli a mio avviso, ma il tutto è diretto (persino la camera ballerina!!) e mescolato malissimo, direi amatoriale, mediocre, rimettendoci moltissimo. Peccato.