riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in africa? (1968)

Un po' prolisso e con qualche caduta, ma niente di troppo grave,regia quasi documentaristica, divertenti i battibecchi tra Sordi e Blier,mattatori assoluti.
Bella la location africana ed efficace la critica sociale di cui la pellicola è infarcita.
Si rivede sempre con piacere.

Ettore Scola prende in prestito il titolo dai flani dei romanzi e fumetti di avventura di una volta: "Riusciranno i nostri eroi...?" e riesce a confezionare una delle migliori commedie italiane mai realizzate, grazie anche ad una perfetta alchimia di battute, attori, ambientazioni e musiche. Negli sterminati scenari di una Africa ancora in bilico tra incontaminato e colonialismo si svolge l'avventura di un Sordi che come un bambino spaccone a cui tutto è dovuto gioca a fare il cacciatore di uomini, con l'immancabile spalla di un ottimo Blier ragioniere marchigiano che più fuoriposto di così non potrebbe essere. I battibecchi e lo scambio di battute tra i due è insuperabile. Le sequenze che fanno ridere si susseguono senza sosta (una su tutte: Campi Benedetto e l'incontro con il rinoceronte). Fà a dir poco riflettere la battuta dell'anziano missionario italiano che domanda ai protagonisti: "Cosa ci sta preparando Fellini?" Oggi battute del genere sono impensabili. Ma l'avventura e la risate continuano senza sosta, il tutto sopra una colonna sonora di Trovajoli che fa a dir poco commuovere. Poi arriva anche Manfredi e lì il film ha una ulteriore impennata di comicità, di pathos (il momento il cui viene tradotto il saluto della tribù a Titino è da brividi) ma anche di riflessione sul colonialismo, sullo sfruttamento, sulle diversità delle nostre società. Un plauso speciale a Scola...non è certo facile girare nella savana. Insomma una commedia che diverte, intrattiene e commuove, un film praticamente perfetto!

Discreto, piacevole, pur se a tratti monotono. Sempre magistrale Sordi, qui sostenuto da un'ottima spalla (B. Blier), e sulle ultime battute "del viaggio" dal grande Nino Manfredi.

Fu un successo commerciale notevole quando uscì, di cui alcune gag vengono riprese nei film di Natale con Boldi e De Sica, come l'idea di usare un elefante in maniera comica(Natale in India e non mi ricordo quale fosse l'altro).
Trovo che non abbia momenti particolarmente divertenti, ma di sicuro è un bel pezzo di regia: Scola già alla fine degli anni 60 si mostra uno dei registi più moderni del cinema italiano, con stacchi abbastanza azzardati per un film italiano commerciale di quegli anni, ma molto efficaci nel dare la sensazione subita dai protagonisti di essere "sballonzolati" da una parte all'altra . Divertenti i richiami a "Cuore di tenebra", molto bravi gli attori, ma soprattutto bellissimo il finale, che dà un valore aggiunto all'intero film. Forse un po' troppo lungo, ma un buon intrattenimento capace di nascondere anche della critica sociale alla posizione che l'uomo borghese italiano è costretto a ricoprire. Tema che tornerà a bomba in un film ancora più bello, sempre di Scola e con Sordi come attore , "La più bella serata della mia vita".
Molto più piacevole di qualunque cinepanettone, un buon film leggero con qualche spunto di riflessione, per chi ha voglia di coglierlo..

Qualcosa di buono c'è ed in specie nel soggetto di partenza.
La regia però l'ho trovata davvero pessima (vedesi ad esempio fintissimo attacco del rinoceronte con scene d'archivio) come montaggio ecc...
Belle le location e ben fotografate, buono il cast ma poco spazio a Manfredi.
Comunque il film è palesemente lungo e ridondante ed il finale sembra infinito.

Ancora distante qualche anno dai suoi lavori più riusciti, Scola molla momentaneamente Gassman per questa trasferta africana, ove in un testo nella quale emerge palpabile la bollatura all'italiano qualunquista all'estero e supponente nei confronti del terzo mondo disimpegnato tra razzismo e comodità, è un on the road che ricorda non so quanto velatamente il celebre incontro Livingstone-Stanley o probabilmente l'ancestrale (ma non intellettualoide) contatto con le origini dell'uomo. Perde qualcosa sul versante comico, necessario per una pellicola la cui prolissità è direttamente proporzionale alla verbosità del titolo, da questo ne paga sopratutto Sordi che offre pochi guizzi del suo repertorio, mentre Manfredi coglie l'occasione per mostrare la sua profondissima versatilità.

Commedia carina ma non esaltante, forse un po' troppo lunga. Giocano a favore le splendide ambientazioni, le avventure si susseguono senza sosta ma non si ride tantissimo. Manfredi l'ho trovato, seppur gioca solo 25 minuti, più in forma di Sordi, che mi è parso sottotono rispetto ad altre uscite. Comunque opera piacevole e gradevole, ma assolutamente non sensazionale!

L'ho rivisto con gran piacer !!! divertentissima la scena dei turni di guardia e la folle corsa inseguiti da un temibile rinoceronte !!!!

Uno dei più belli di Sordi. Ambientazione mostrata con sguardo affascinato, risate divertite, risate amare e molta critica all'umanità cosiddetta, impropriamente, "civile". Un po lungo però.

Commedia di Scola di discreta ironia che racconta la voglia di libertà, quella voglia di liberarsi di frivolezze e comodità sterili tuffandosi nella natura in totale libertà d'animo.
Alberto Sordi e (nella parte finale) Nino Manfredi riescono ovviamente nell'intento di presentare due personaggi dotati di grande personalità, protagonisti di scene godibili e quasi sempre divertenti, che sanno essere convincenti e particolarmente affiatati, contribuendo alla riuscita di questa pellicola forse non totalmente accattivante ma comunque gradevole.

Spassose avventure di due "esploratori" più che improbabili.

Buon film.Ottimi Albertone e Blier.Buona la partecipazione di Manfredi e belle le musiche di Trovayoli

spassosissimo!

Grazioso e (cinematograficamente) discreto inno pseudosatirico al tornare alla natura, al criticare l'industralizzazione occidentale, blanda e superficiale, tutto giocato sull'ironia e sull'aria da commedia.

Interpreti memorabili (Sordi e Manfredi fanno a gara di bravura, son uno meglio dell'altro in quanto a recitazione), buonissima regia di Scola.

Buon film, ma il grande Ettore, anche solo coniderando il genere commedia, ha di sicuro fatto anche di meglio, molto meglio.

Consigliato.

Magari da Scola mi aspettavo un film un pò più "serio"...per carità è una commeia ma è solo questo!
e nella prima parte in particolare sono rari i momenti in cui si ride!
Come molti hanno già sottolineato si comporta benissimo la spalla di Sordi che a me ha divertito più del protagonista...poi fortissimo Manfredi!

"Ari-bunga bonga na..."

Bella commedia ambientata in Africa, con battute divertenti.Ho preferito altri film con Sordi, ma sono comunque contenta di avere visto anche questo.

commedia dolce amara nel perfetto stile di ettore scola.l'inizio non è molto brillante,ma nella seconda parte il film decolla per diventare a dir poco delizioso..bellissimo il personaggio dello stregone-ciarlatano interpretato da manfredi.è comunque una bella avventura ben raccontata da un maestro come scola..

Un film divertente con un tris di attori in forma. A me personalmente è piaciuto molto Bernard Blier.

Avventura in Africa di Sordi, bel film

Spassosissima avventura africana con situazioni esilaranti e un fondo di amaro pessimismo.
Battute memorabili.
Secondo me è una delle commedie italiane più divertenti.

Divertente commedia che prende in giro l' italiano arrogante e spocchioso alle prese con il cosidetto Terzo Mondo dove non esita ad arricchirvicisi senza remore nè scrupoli. Uno dei successi dela stagione.
Anche grazie al recentissimo passaggio televisivo e per il fatto che è un film che almeno negli ultimi anni è passato abbastanza di frequente (io l' ho visto qualche anno fa proprio in uno di questi passaggi) mi aspettavo ben più di due voti devo dire. Mah!

Un film bellissimo e commovente, anticipatore dei tempi, con degli attori in stato di grazia. Bellissima fotografia.

Toh che film curioso... Manfredi - guru è assolutamente strepitoso, e batte di gran lunga Sordi a sua volta soppiantato dall'esilarante "spalla" Bernard Blier... metafora sociale di una ricerca d'identità o una via radicale contro l'industrializzazione occidentale? Via di fuga o ricerca di bisogni umani e non materiali? Comunque un film davvero irresistibile e originale