roma regia di Federico Fellini Italia 1972
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roma (1972)

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locandina del film ROMA

Titolo Originale: ROMA

RegiaFederico Fellini

InterpretiFiona Florance, Peter Gonzales, Pia De Doses, Anna Magnani, Britta Barnes, Renato Giovannoli, Elisa Mainardi, Paola Natale, Alberto Sordi, Federico Fellini, Alvaro Vitali, Gore Vidal, Marcello Mastroianni

Durata: h 2.10
NazionalitàItalia 1972
Generegrottesco
Al cinema nel Luglio 1972

•  Altri film di Federico Fellini

Trama del film Roma

Un ragazzino che vive a Rimini e che conosce la città eterna solo attraverso le nozioni imparate a scuola, i pochi ruderi locali e le descrizioni dei suoi maestri di scuola, ormai cresciuto, arriva alla stazione Termini alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Inizia quindi un viaggio che si snoda per le vie della città mettendo in luce fantasmi di un tempo, vicoli e stradine.

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Voto Visitatori:   7,97 / 10 (37 voti)7,97Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
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Voti e commenti su Roma, 37 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

DankoCardi  @  25/03/2024 19:13:38
   8½ / 10
Per la prima volta Fellini sonda la strada del documentaristico e per farlo crea un omaggio alla città che lo ha visto nascere e crescere artisticamente. Si parte con il regista bambino nella sua Rimini ed i ricordi di infanzia (cosa che poi amplierà nel successivo Amarcord) per poi vedere un giovane che si reca nella città eterna per inseguire il suo sogno di lavorare nel mondo dello spettacolo. Da qui parte una duplice visione di Roma: come era negli anni '40 tra case chiuse, teatrini di avanspettacolo popolare, rifugi antibombardamenti e come è odierna, moderna, dominata dai giovani e dalle personalità straniere che svernano nel bel paese. Ne viene fuori un ritratto viscerale magari (visto che parliamo di Fellini) lontano dalla realtà ma neanche tanto, di una città dai mille volti, che cambia in continuazione, sempre indissolubilmente legata alla Chiesa, dove è quasi normale vedere un cavallo che trotta da solo per il GRA. Un atto di amore con il quale il sognatore di Rimini (che qui per la prima volta compare come attore di se stesso) pare dire a Roma: "Cambia pure...ma ì, per favore, non cambiare mai". Il destino ha voluto che fosse l'ultima apparizione per una attrice che ha portato la romanità nel mondo: Anna Magnani.
Dopo Amarcord la pellicola più personale ed intimista di Fellini.

Goldust  @  14/07/2022 16:41:02
   6½ / 10
Visto qualche tempo fa, lo ricordo come un film con buoni momenti alternati ad altri un più perdibili, quasi non necessari. Si poteva forse sfrondarne un pochino la durata anche se un'occhiata la merita sicuramente.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  03/05/2022 16:39:21
   7½ / 10
Ritratto visionario di una Roma filtrata dallo sguardo d'artista di Fellini.

Filman  @  16/09/2019 12:56:11
   10 / 10
Per Federico Fellini, arrivati a questo punto, non è più una questione nuova e da esplorare il concetto di apparenza onirica o realtà metafisica, tuttavia ROMA è quel film che che sposta definitivamente il focus dal "racconto" al "raccontato", che non ha più bisogno di una trama e la tratta non più come un peso inesorabilmente legato all'opera bensì come un fardello ormai abbandonato. La scusa è nello spazio tra la finzione cinematografica e la presa diretta di un documentario, in uno straordinario insieme di finte improvvisazioni che sprigionano lo spirito dietro alle cose reali. Ma il surrealismo spinto e il finto documentario non sono gli unici elementi innovativi che elevano all'incredibile questo capolavoro immane, e neanche la frammentazione del film, montato con una logica simile a quella di un sogno. Questa pellicola parla a caratteri cubitali del grande tema italico del regista, ed è questo a renderla forse la più impressiva, se non la più bella opera neorealista dell'autore. Nessun film ha mai descritto l'uomo italiano moderno e la sua società così bene: la repressione educativa di stampo cattolico e fascista è la chiave per comprendere la sua esuberanza edonista e la sua ricerca di anarchia; l'adattamento al caos e la povertà descrivono il nostro vivere; l'incredibile contrasto del mondo contemporaneo con quello antico crea una nuova visione delle cose in cui l'elemento storico conferisce connotati misteriosi e surreali all'ambiente moderno.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  29/12/2015 22:51:09
   4 / 10
L'ho trovato innanzitutto poco attinente alla realtà, ma dove sta questa Roma che descrive Fellini? Estremizzata all'inverosimile, ridondante di se stessa.
Ma il difetto più importante è un altro...è che è un film noioso...

pak7  @  31/12/2014 16:23:19
   7½ / 10
Mi rendo conto solo ora di quanto poco ho visto di Fellini: solo La voce della luna (dovrei rivederlo), Amarcord (insomma) e questo "Roma".
Roma è un vero e proprio omaggio alla capitale, con tutti i suoi persaonggi, con tutti i suoi clichè, alcuni riusciti, altri meno. Tra i piccoli episodi più riusciti quello del bordello e quello del grande raccordo anulare. Pellicola davvero particolare.

Erdruckt  @  04/09/2013 22:19:28
   10 / 10
Mi chiedo come si faccia a dare meno di 10 a questo immenso capolavoro. Se ne sentono di tutti i colori addirittura viene considerato "film minore". E' un opera colossale senza se e senza ma.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  20/06/2013 22:44:04
   7 / 10
La sensazione che ho avuto vedendo questo film è stata come di indigestione e malessere, tipo dopo un'abbuffata con cibi stracarichi di condimento.
Probabilmente Fellini voleva proprio provocare questo tipo di sensazione nello spettatore, giusto per esprimere al meglio l'idea e il concetto che lui si è fatto di quel microcosmo che è la città di Roma. Solo che non lo ha fatto forse nella giusta misura.
il film "Roma" è a tutti gli effetti una creazione eminentemente estetica, è una rielaborazione personale ad opera di un artistica creativo, quale Fellini, il quale usa le sue arti espressive particolari e uniche per colpirci e impressionarci. La sua arte è sempre in primo piano ed in evidenza, proprio a ricordarci che non si tratta del racconto di una storia esemplare (come quelle di Gelsomina e Cabiria) o la rapprentazione sintetica del contrasto individuo-società (come in "La dolce vita" e "Otto e mezzo"), ma la reinterpretazione espressiva di un determinato tema caro all'artista (come in "Clown"). "Roma" infatti non pretende di analizzare la realtà sociale o essere un documento di riflessione politica (come Fellini specifica chiaramente nel film stesso), è solo una prova di grandi capacità espressive.
"Roma" stilisticamente è molto simile a "I Clowns". Strutturalmente si presenta come un'inchiesta documentaristica su di un tema particolare (con tanto di troupe, cinepresa e regista al seguito) ma presto si rivela solo una scusa per infinite digressioni a tema. Troviamo anche qui il richiamo all'infanzia nella Romagna dell'epoca fascista (sviluppato più ampiamente in "Amarcord"), lo sguardo fra divertito e nostalgico al mondo e alla gente del passato e una rappresentazione un po' amara e problematica del presente. Il tutto è visto però con un piglio sarcastico e una distorsione grottesca di tipo espressionista (sembra un Satyricon ambientato nel XX secolo).
Fellini in qualche maniera rende omaggio allo spirito che dominava la cultura dei primi anni '70 italiani, cioè la celebrazione dell'elemento popolare e "folk". La cultura dominante andesso non è più quella borghese, ma quella popolare. Fellini guarda questo mondo con spirito divertito e affettuoso e ride della sua poca cultura e della sua volgarità. Tutto sommato prende la confusione e il caos come qualcosa di pittoresco e di interessante, degno di rappresentazione artistica, senza intenti critici. Molto più duro lo è invece con la Chiesa, in uno dei documenti filmati spiritualmente più duri verso questa istituzione (la sfilata di moda).
Quello che non va secondo me in questo film, è il fatto che il tema si ripete troppo e viene esposto in maniera prolissa. Alla fine proprio si ha come una reazione di fastidio e rigetto che purtroppo rischia di coinvolgere anche il magnifico operato artistico profuso a piene mani (costumi, sceneggiature, riprese, ecc.).

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  07/06/2013 21:53:59
   7 / 10
Piccola delusione, è un buon film, ma speravo di dare molto di più!
Un'omaggio a Roma, questo è Roma di Federico Fellini, non ha una trama, racconta attraverso varie storie, con personaggi grotteschi e divertenti, i pregi e i difetti della nostra capitale.
La prima mezz'ora è bellissima, mi ha ricordato subito Amarcord, e l'ho trovato divertente tutto quel caos, per non parlare della mangiata in piazza! strepitoso. Poi non so, si perde, si riprende con la scena del teatro, ma l'ultimo pezzo di film non mi ha entusiasmato, mi sono piaciuti tantissimo i costumi e la scenografia (la sfilata clericale è stupenda), ma per il resto non mi ha detto nulla, il finale è carino e poetico, ma non strepitoso.
Era partito veramente bene, ma poi si è appiattito, speravo di aggiungere un altro capolavoro ai film di Fellini, ma con Roma non me la sento, sarebbe eccessivo, è certamente un buon film che vale la pena di vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  17/05/2013 23:47:39
   6½ / 10
Ed invece sì, è un minore di Fellini perché la struttura antinarrativa ha funzionato alla grande in Amarcord, mentre questo è spesso e volentieri tirato per le lunghe. In ogni caso, Fellini come sempre è un ottimo visionario nelle scenografie, basta vedere la stupenda sequenza della sfilata clericale.

DarkRareMirko  @  05/05/2013 15:57:40
   9 / 10
Altro ritratto romano per Fellini (proprio come per La dolce vita e Fellini Satyricon) che concede alla città maestose riprese, tanti begli sketch, molta malinconia.

Camei illustri, il solito Vitali, fotografia magnifica, per tanti episodi antinarrativi ed una forza visiva e di immagini incomparabile.

Da non perdere.

Non è affatto un suo film minore e al solito Roma non ci fa una gran bella figura.

bucho  @  10/01/2013 02:16:02
   10 / 10
capolavoro, non credo che servano altre parole.

baskettaro00  @  14/01/2011 18:02:24
   7½ / 10
Terzo film di Fellini visto, dopo"i vitelloni"e"amarcord".
Un ritratto simpatico della città Di Roma, con tutta il caos che la compone e gli stravaganti personaggi che l'abitano.
Molto bella la sequenza della sfilata, ma secondo me non si addice molto allo stile del film, e risulta essere a tratti un po' noiosa, ma ben fatta.
Per gli amanti del regista un film senza dubbio da vedere, che vanta anche il cameo dell'attrice Anna Magnani.
Mi aspettavo qualcosina in più ma posso ritenermi soddisfatto.

Dosto  @  18/08/2010 17:08:35
   7½ / 10
Appena finito di vederlo.
Grande omaggio felliniano ad una Roma rumorosa, caciarona, piena di vita. In stile Amarcord Fellini ci presenta le varie realtà della capitale(si va dai bordelli alla Roma sotterranea, all'avanspettacolo fino all'immancabile critica al clero). Tutto tipicamente felliniano e di grande impatto. L'unica pecca è che diverse scene sono troppo dilatate e, a lungo andare, potrebbero risultare un pò noiose. In ogni caso un gran film e la prostituta della locandina è memorabile.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/07/2010 16:44:20
   7 / 10
"Roma" è un film su Roma,appunto,vista dall'attento Fellini...pregi e difetti della citta' eterna rappresentati da varie storie con lunghe carrellate dipersonaggi grotteschi in puro stile Felliniano!
Il caos cittadino,la crisi della guerra,l'avanspettacolo e ovviamente non poteva mancare la "vita da strada" con le sue lucciole e i suoi balordi.
Un tipo di cinema che lo si ama o lo si odia...io mi metto un po' a meta' perche sono convinto che non sia poi cosi difficile fare un film come questo...
tanto caos!

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/12/2011 10.54.35
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uzzyubis  @  21/03/2010 11:01:38
   7 / 10
A me non è piaciuto molto questo film di Fellini anche se si riconosce la grandezza quaitativa del lavoro, della messa in scena.
Oltre ad essere un omaggio alla città che lo ha adottato Roma è un film anche sul suo rapporto con la morte ..Siamo in piena fase cupa per fellini.

outsider  @  03/10/2009 13:08:58
   10 / 10
Beh diciamo che Roma è uno di quei film della mia collezione privata, come tutti gli altri di Fellini che ho recensito. In questo caso il 10 è d'obbligo, trattando in modo magistrale della cittade aeterna.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/07/2009 14:55:19
   8½ / 10
pinhead88  @  21/03/2009 17:35:31
   7 / 10
non uno tra i migliori del maestro italiano.comunque rimane una pellicola molto particolare,in puro stile Felliniano.un insieme di narrazioni in stili completamente diversi tra loro.documentaristico,onirico e teatrale allo stesso tempo.
le scene più memorabili a parer mio sono sicuramente i bordelli,i personaggi grotteschi,la rozza cena trasteverina,il teatro e il giro delle motociclette alla fine che si svolge in una roma stranamente vuota e silenziosa,in tutta la sua bellezza.già dalla locandina si capisce il forte messaggio d'impatto che Fellini vuole darci,una prostituta presa dalla strada apparentemente dal carattere forte,con due seni che trasmettono l'idea di due cupole romane.questa è la Roma di Fellini.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  18/11/2008 15:21:33
   8½ / 10
Amarcord spostato nella capitale.
E' questo il Fellini che mi piace: il Fellini pittore che con attente e profonde pennellate dipinge le città, le persone, le cose come le ricorda lui con un pizzico di esagerazione e di ironia.
Alcune sequenze non si scordano facilmente: la sfilata degli abiti ecclesiastici sempre più sfarzosi e barocchi; il pranzo in famiglia dominato dal baccano; le case chiuse, distinte addirittura in prima e seconda classe, rappresentate in tutto il loro squallore e la loro decadenza.
Magnifico.

suzuki71  @  04/11/2008 08:58:36
   10 / 10
Follia indomabile e anarchica nel film forse più surreale del "primo" Fellini (fino agli anni 70).


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Davvero la visione di un genio, dove nulla è ordinario, e tutto è normale.

paride_86  @  08/10/2008 22:58:43
   9 / 10
Nei suoi film Fellini ha spesso raccontato Roma, ma stavolta le ha dedicato un'intera pellicola. Si vedono i fasti romani, i grotteschi cardinali, la genuinità e la veracità dei popolani, i pittorechi bordelli, il mistero e la magia di una grande città in un affresco che trascende il tempo e non ha bisogno di trama. Ci sono anche dei piccoli cammei di grandi attori: bellissimo quello della Magnani

Invia una mail all'autore del commento wega  @  30/06/2008 10:54:13
   7 / 10
Appena prima del film sui proprio ricordi d'infanzia, Fellini traccia questa dedica alla sua città di adozione che è Roma.
Non è il Fellini che prediligo, troppo onirico ed immaginifico, di certo, la sistematica contrapposizione del caotico centro ai silenzi di periferia sono tutti momenti di ottimo cinema.

gei§t  @  30/01/2008 18:20:47
   7 / 10
roma come un bestiario, popolata da personaggi che vanno dallo strano allo stranissimo e in cui si osservano situazioni grottesche. Fellini va a sbirciare negli angoli più diversi della città per mostrarci quante realtà si mescolano all'interno di questa immensa metropoli. Lo spettatore si ritrova ad osservare la vita di roma con la stessa curiosità con cui si possono osservare degli animali in un documentario.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  13/12/2007 15:18:30
   8½ / 10
Occorre trovare in ogni film di Fellini una frase, buttata lì quasi a caso, ma sensatamente da un personaggio che magari non influisce più di tanto sulla storia, ma a cui il regista affida il compito di sensibilizzare uno spettatore riguardo a ciò che veramente dovrebbe significare il film. ci si trova spiazzati di fronte a "Roma", una sorta di maturo "Amarcord" sulla capitale, forse il seguito di Amarcord (le prime scene sono troppo allusive per non rendersene conto); spiazzati dalla totale assenza di script, dalla presenza di Fellini sul set, dal macabro lusso di una città stanchissima di vivere, ma che si trascina in baldanzose fiere impolverate (sfilata dell'abbigliamento Vaticano, la chiusura della Chiesa di fronte a una dilagante dispersione di identità: sessantottini, spettacoli farloni, coesione civica assente) per una via conosciuta (e forse sconosciuta) solo a lei che nessuno comprende. Roma rappresenta un annullamento della dimensione temporale e culturale del tempo, Roma non si differenzia nel '72 dai tempi dell'Impero, tutto è immutato e l'illusione di un cambiamento è affidata al teatro e al delitto (vd. Giulio Cesare). alla fine la frase di cui parlo all'inizio è detta da uno dei tanti convitati che mangiano per tutto il film: "penso che Roma sia il luogo ideale dove finire tutto". Roma è l'Inizio e la Fine dell'Italia e della Civiltà.

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/12/2007 13.54.44
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  17/11/2007 13:15:44
   9 / 10
Film straordinario che mette in campo fantasmi e vicende di un periodo storico indimenticabile perchè ricco di vero pathos quotidiano.

Capolavoro di ritmo narrativo con passerella unica di personaggi verosimili e curiosi. Fellini mostra il suo talento rimanendo fedele a una fantasia creativa sempre in forte contatto con la realtà storica.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  25/10/2007 16:09:55
   9 / 10
"Credo che ognuno debba fare ciò che più gli è congeniale"
Sono queste le parole, pronunciate dallo stesso Fellini a metà del film, che racchiudono il significato dell'intera opera felliniana. Allora ecco particolari autobiografici che emergono tra rovine delle antichità e lo sfacelo del presente: *******, sessantottini, pagliacci, grassone, preti, personaggi di ogni genere che sconvolgono l'equilibrio della (inesistente) narrazione. Il cinema di Fellini è da prendere o buttare come un divertente avanspettacolo di bassa lega, uno spettacolo che diverte proprio nella sua integrità di rapporto rivelato fra autore, messa in scena e spettatore. Proprio per questo Fellini può dire tutto o niente, in modo personalissimo e radicale, racchiudendo una realtà intellettuale che non riesce a non essere storpiata e deturpata, ma che in ogni caso è fonte di riflessione nella sua umana trasmutazione tra pensiero ed arte. Facendosi forza di questa debolezza Fellini può compiere tutto seguendo la sua logica, ma che facilmente può divenire anche logica collettiva, a patto che lo spettatore si lasci trasportare dalle strambe e dilatate emozioni del regista.

Roma è un film che non mi capacito di definire "minore", ma anzi credo che sia fondamentale nell'iter felliniano.

Sanjuro  @  23/10/2007 15:58:20
   8½ / 10
Roma si perde in una sorta di paragone ostentato tra presente e passato, mancando il capolavoro pieno tipico di Fellini. Fanno perdere mordente alla pellicola i momenti fracassoni sull' autostrada, la scena degli scavi e la comparsa degli hippie; Per il resto è un Fellini ai massimi livelli di sempre, sublime quasi tutto, tranne appunto qualche scena che sarebbe potuta essere tagliata, che ho trovato superflua e nociva alla scorrevolezza della pellicola.

addicted  @  12/09/2007 16:59:07
   10 / 10
Secondo me è uno dei vertici dell'arte felliniana.
E' una dichiarazione d'amore, una critica feroce, un documentario, una autobiografia, un viaggio, un sogno e una allucinazione.
Chi a Roma e nato, ci vive e profondamente la ama rimane completamente affascinato dall'intelligenza acutissima con cui Fellini si accosta ad un tema impalpabile e cinematograficamente difficilissimo come l'anima di una città.
Via Albalonga, l'atac, i nasoni, la fettina, i tram, i palazzi, Anna Magnani, la Stazione Termini, il Papa, i preti, la politica, la metropolitana, il Grande Raccordo Anulare, l'archeologia, il fascismo, la guerra...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Quando il maestro era in vena riusciva a usare le immagini con una potenza tale da rendere un solo fotogramma e una sola battuta più significativi e rivelatori di un saggio di mille pagine. Fellini ci insegna la potenza delle immagini, che comunicano più rapidamente, più esattamente e più profondamente di qualsiasi giro di parole.
"Roma" è un affresco immenso, da godere dall'inizio alla fine, lasciandosi trasportare dal fiume delle immagini.
Cibo per la mente. Indispensabile!!!

AKIRA KUROSAWA  @  06/09/2007 12:59:14
   8 / 10
bel film di fellini, una specie di documentario su una meravigliosa citta che probabilmente sara la mia futura dimora.. un affresco di roma ieri e oggi..negli anni 70 e negli anni della guerra quando c erano i bombardamenti..

grande regia di un regista che è leggendario..bello quando spunta la magnani

Invia una mail all'autore del commento estragone  @  16/08/2007 22:14:14
   8½ / 10
Roma che canta, Roma che ride, che piange, che ha paura, che è moderna, che si prostra ai piedi di Sua Santità...Tutto questo visto dal giovane Fellini, che da un paese di campagna arriva nella città eterna, la città del Colosseo, del "Cuppolone", della Fontana di Trevi, di Piazza di Spagna...Eppure, le prime impressioni sono quelle di un gran fracasso, quello delle bombe e quello dei teatri...

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  20/04/2007 13:09:43
   7 / 10
E' un film (?) troppo documentaristico che gira su se stesso, ma che ha anche degli spunti eccellenti. Alti e bassi per un film secondo me non del tutto riuscito.

Vegetable man  @  08/02/2007 17:35:36
   7½ / 10
Indubbiamente Roma possiede una grandiosa carica visionaria ed estetica. Peccato che, a differenza di altri film di regista, dietro l'estetica in questo caso ci sia davvero poco. Complice alcuni momenti a mio parere non del tutto riusciti, mantengo contenuto il voto, pur riconoscendo nel film elementi di grande interesse ed una atmosfera davvero particolare.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  05/08/2006 11:58:03
   8½ / 10
Attraverso i riti di ieri e quelli di oggi, Fellini crea un manifesto affascinante anche nei suoi aspetti piu' convenzionali, anzi è abilissimo ad evocare quei luoghi comuni della capitale (pastasciuttara, caciarona, chiassosa e sopra le righe) senza mai esaltarli.
Il film diventa così un puzzle solo apparentemente conservatore cfr. i post-rivoluzionari intervistati à la Pasolini/Godard ne disprezzano il binomio (anti)borghese - e ricco di momenti scenografica esaltanti.
Come la rievocazione affettuosa della rivista degli anni d'oro, in piena guerra mondiale, l'apparenza (e la succinta bellezza) di una pin-up nostrana, la cartapesta a rivestire i parametri di spettacolini risibili e retorici ma profondamente segnati dai tempi.
Come lo sguaiato defilè delle prostitute pronte a risollevare il morale dei soldati partiti per il fronte
Come la galleria (vernissaige?) dell'abbigliamento Vaticano, dove pervade la luce abbacinante del trionfo dell'apparenza, dello spettacolo visivo, rispetto al tramonto secolare della Vera Fede
In piu', l'omaggio ad Anna Magnani (icona dimenticata o plagiata?), mentre chiude la porta della sua dimora (e paradossalmente lo fa per sempre) e qualche cameo di prestigio (Sordi, Mas*****nni etc.).
E' un bellissimo documentario, se preferite, con quell'invasione caotica e deflagrante del traffico cittadino, in una città che ha perduto il gusto della rappresentazione plateale di sè
Oppure è (ancora) un vero script, con una sceneggiatura scritta da quel popolo romano che proprio Pasolini rimpiangeva, e che forse - pur nell'abnorme divario culturale e cinematografico dei due autori - li accumuna per la prima e unica volta

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/09/2007 02.44.19
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Invia una mail all'autore del commento montecristo  @  07/07/2006 19:31:44
   8 / 10
Roma è un film che ami o non apprezzi . Un quadro formato da tante parti8 distaccate, ma coese, intrise nel creare un tessuto con cui la città eterna si presenta agli occhi dello spettatore. Svaniscono i personaggi, forse Gonzales fa da conduttore ad un intreccio che si aggrappa con le unghie alla potenza dei luoghi, subordinato a essi... Qui la protagonista è la città eterna, piena di vizi e virtù... una città che il mondo ci invidia, la nostra capitale, il nostro simbolo....Roma
Spassionatamente lo consiglio, ma osservatelo senza un occhio eccessivamente critico. Non apettatevi un capolavoro, ma un film originalissimo....Ve lo godrete appieno....

Mpo1  @  27/06/2006 00:47:03
   7 / 10
Omaggio di Fellini a Roma, è un film che si compone di diversi momenti, senza apparente struttura logica, e che copre un periodo che va dagli anni del Fascismo agli anni ’70. Come al solito, un film originale e visivamente notevole. La struttura episodica rende il film diseguale, dato che alcuni “episodi” risultano più riusciti di altri. Tra i momenti migliori, la scena dell’ingorgo notturno, la scoperta degli affreschi nelle catacombe e la sfilata di moda “clericale”. Tra le scene meno riuscite, la scena del teatrino.

chiara80  @  20/03/2006 14:58:08
   6 / 10
roma è un film che mi appare troppo complicato, troppo ostentato nella sua radicalizzazione personalistica.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/05/2006 12.49.52
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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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