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Comprendo che fisse all'avanguardia per i tempi ma ho trovato la prima parte difficile da seguire e poi la seconda più interessante ma comunque un po' ridondante. Ne riconosco il potenziale ma non mi ha catturato.
Può apparire un po' datato con gli occhi di adesso, però il film di Roeg mantiene quel fascino innato di quelle opere sperimentali e molto personali che questo fin troppo sottovalutato regista ha diretto. Ottima la coppia Jagger-Fox e soprattutto il primo una sorpresa e con un ruolo di artista mefistofelico cucito alla perfezione sulla sua pelle. Regia, montaggio e fotografia sono eccellenti e curati nei minimi dettagli. Certamente da recuperare.
Moderno addattamento freak di "il servo" con la presenza dell'interprete principale del capolavoro di Losey (tratto dal libro di Maughan) e un'allucinato, ambiguo, psichedelico, diabolico Mick Jagger che mai come in questo ruolo dimostra quanto sia eloquente la sua "sympathy for the Devil". Un film originale e violentissimo (certe sequenze farebbero impallidire il "Cane di paglia" di Peckinpah), con una profonda radicalizzazione dell'elegia beat a (s)favore del Nuovo Decennio, quasi profetico nella sua ineffabile crudeltà. Oggi naturalmente datato, ma una vera e propria chicca per tutti gli amanti del 68' e dintorni
ps dopo questo film James Fox si rinchiuse in un monastero per 9 anni: vorrà dire qualcosa?