scene di caccia in bassa baviera regia di Peter Fleischmann Germania 1969
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

scene di caccia in bassa baviera (1969)

Commenti e Risposte sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film SCENE DI CACCIA IN BASSA BAVIERA

Titolo Originale: JAGDSZENEN AUS NIEDERBAYERN

RegiaPeter Fleischmann

InterpretiAngela Winkler, Martin Spee, Else Quecke

Durata: h 1.28
NazionalitàGermania 1969
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 1969

•  Altri film di Peter Fleischmann

Trama del film Scene di caccia in bassa baviera

In un villaggio bavarese torna Abram, malvisto dai compaesani per la sua fama di omosessuale. Le circostanze lo portano a uccidere in un impeto d'ira Hannelore, domestica del borgomastro e ritenuta di dubbia moralità (sessuale), l'unica adulta che s'è com

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   9,00 / 10 (2 voti)9,00Grafico
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su Scene di caccia in bassa baviera, 2 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
  Pagina di 1  

KitaVerde  @  07/04/2021 17:05:06
   9 / 10
Altro grandissimo film, una perla complessa e di rara bellezza di Peter Fleischmann.
Nuovo cinema tedesco docet.
Tagliente come una lama appena affilata.

Crimson  @  06/01/2015 13:37:00
   9 / 10
Spoiler presenti.

Con Scene di caccia in Bassa Baviera, Peter Fleischmann ha realizzato nel 1968 un'opera prima densa, coraggiosa e significativa non solo nel panorama cinematografico, ma anche in quello politico e sociale della RFT di quegli anni. Ha infatti rappresentato uno dei primi e più coerenti esempi di rovesciamento dell'Heimatfilm dando seguito concretamente al manifesto di Oberhausen del 1962, fino a quel momento rimasto spesso niente di più che un foglio di carta. Assieme al testo teatrale di riferimento omonimo di Martin Sperr del 1966 ha inoltre influenzato cinema e teatro degli anni seguenti, come nel caso della prima pièce teatrale di Rainer Werner Fassbinder, Katzelmacher, con cui oltre all'escalation di violenza verso "il diverso"condivide un tenace carattere brechtiano.

Un film cruciale nella sua forma anticonvenzionale, a volte quasi a metà tra ripresa documentaria e di finzione, stile asciutto e dal ritmo forsennato che in poco più di 80 minuti riesce a tratteggiare un clima infernale in un paese della Baviera caratterizzato da un nazifascismo ancora onnipresente nel tessuto più intimo e caratteristico che si riflette sul linguaggio, le azioni e la quotidianità stessa. Proprio per lo smascheramento della violenza delle leggi scritte ma soprattutto non scritte all'interno di un processo storico immutato dopo la vergogna del nazismo, Scene di caccia in Bassa Baviera ha sancito un netto divario tra cinema e propaganda CDU di Erhard e poi Kiesinger nella RFT del tempo. Per questo motivo è stato destinato a feroci critiche piovute da più parti.

Ambientato a Unholzing, in Baviera, il film offre un ritratto di un paese tedesco del dopoguerra in cui il "diverso" viene bersagliato da una continua, sordida discriminazione che aumenta gradualmente per violenza e intensità. L'oggetto principale è Abram (da notare il non casuale nome di origini ebraiche) che torna in paese dopo un periodo di assenza di cui non si chiariscono né i tempi né la vera causa.
Il fulcro narrativo è costituito, piuttosto che da affermazioni corrispondenti ai fatti, da supposizioni – o meglio pettegolezzi – che Abram non conferma né smentisce mai. Secondo la volontà della sceneggiatura allo spettatore non deve interessare la natura delle azioni pregresse del protagonista, quanto gli effetti di quelli attuali in risposta alle azioni altrui.
Come fa notare Teodoro Scamardi riferendosi al testo di Sperr:
"L'insulto[...]va sempre al di là di una pura connotazione sociolinguistica. Esso è il sartriano 'sguardo dell'altro'. Il personaggio deve, genetiamente, rincorrere la colpa che giustifichi a posteriori una condanna sanzionata a priori." (Teatro della quotidianità in Germania, pag. 49, Edizioni Dedalo).
Ciò vale non solo per Abram, ma anche per "lo scemo del villaggio" Ernst (che nella pièce teatrale si suicida e che nel film sogna la morte della madre – a simboleggiare la generazione ribelle all'aderenza al nazismo dei padri e delle madri) e per Annelore (Angela Winkler), per tutti "la ******* del paese". Sono i deboli del villaggio, e per "debole" si intende chi subisce ma opera involontariamente, al tempo stesso, per favorire l'incremento del giudizio degli altri abitanti.

L'arma forte del film è uno spirito documentaristico lasciato pressoché intatto nell'incipit e nel finale, così come nella sequenza dell'uccisione del maiale.
In particolare la sequenza iniziale in chiesa imprime già una forza animalesca alla visione. I volti austeri e devoti dei paesani che recitano la liturgia si alternano a scene di martirio brutali che affrescano la chiesa del paese.
L'uccisione del maiale, anch'essa simbolica, è una sequenza tremendamente efficace nella rappresentazione degli istinti primitivi, che si consumano ovunque e trovano il culmine nella caccia finale. I bambini ricalcano in maniera sinistra le orme dei genitori (il rituale di mangiare il cervello del maiale, le provocazioni a Abram, la presenza durante la battuta di caccia a fianco degli adulti).

Interessante anche il ritratto delle istituzioni. Il parroco si preoccupa soltanto di mantenere la buona reputazione della comunità; la polizia interviene quando ormai la "caccia" è iniziata da diverso tempo, e più che salvare Abram dal linciaggio (come si legge da qualche parte) dà la sensazione di assolvere ciecamente il proprio dovere di arrestare un colpevole e assicurarlo alla giustizia come se i fatti fossero assodati.
Da non sottovalutare anche il ruolo repressivo ed espulsivo della madre di Abram: la sua reazione al ritorno di quest'ultimo, in una delle prime sequenze del film, è eloquente.
Pur di autoassolversi dalle illazioni che la comunità avanza nei riguardi del figlio, preferisce annientare Abram e adeguarsi al pensiero comune. Implicitamente emerge l'interrogativo "perché Abram è omosessuale?" al quale reagisce, nel tentativo di giustificarsi, argomentando l'inutilità degli strumenti repressivi adottati ("io lo picchiavo tutti i giorni").

Al livello quasi amatoriale – e per questo molto pertinente alla storia - della recitazione della maggior parte dei protagonisti si unisce il talento emergente di due attrici destinate in seguito a diventare celebri: Hanna Schygulla era al tempo la punta di diamante dell'antiteater di Fassbinder, in un periodo di forti frizioni all'interno del gruppo; Angela Winkler, che ha una parte molto più importante, riesce a dar vita ad un personaggio che resta forse ancora più impresso rispetto a quello di Abram. Annelore infatti, al contrario del vero capro espiatorio della vicenda, conserva un profilo fortemente ambivalente. Oggetto di insulto e di attenzioni sessuali, si adatta al ruolo che la comunità desidera cucirle addosso ma con Abram si comporta in modo differente, probabilmente perché sente un'affinità non tanto sentimentale quanto "di appartenenza" (sono i deboli, gli esclusi), e pur di legarlo a sé finge di aspettare un figlio da lui.
Stando alle reazioni, Abram sembra concepire diversamente la solitudine: non si rifugia nella ricerca della solidarietà ma conosce solo la fuga. L'incontro/scontro finale tra i due assume un significato ancor più tragico se si considera la violenza che viene rivolta contro di loro, a cui si unisce un linguaggio dei sentimenti e del corpo inconciliabile e shakespearianamente destinato all'omicidio.
E' curioso come l'eccellente Winkler molti anni più tardi rispetto a questo film abbia recitato in Benny's video di Michael Haneke, in cui analogamente a questo film viene mostrata in maniera cruda l'uccisione di un maiale.

Tra i tanti temi affrontati, il rapporto tra cittadinanza, leggi e omosessualità è profondamente attuale nella RFT del 1968, in cui l'omosessualità pur non essendo più definita in termini di "pericolosità sociale" resta giuridicamente non solo non tutelata, ma squalificata come inclinazione patologica.
Ad oltre vent'anni dalla conclusione della seconda guerra mondiale era questo il risultato della "cattiva politica" del CDU – quella stessa politica che attaccata dalle più svariate forme culturali d'avanguardia tedesca, veniva tratteggiata come ancora collusa con una mentalità nazista (basti pensare a quanti ex componenti delle SS erano ancora al potere fino a quel momento storico).

Fleischmann chiude il film con il non-discorso del borgomastro, che sintetizza efficacemente il rapporto tra amministrazione giuridica e comunità.
Basterebbe leggere in cosa consiste la rievocazione annuale della "Bevuta del borgomastro" a Rothenburg per farsi un'idea di quanta importanza rivesta la birra nella cementificazione dell'identità bavarese.

  Pagina di 1  

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidariblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecampo di battagliacarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloud
 NEW
conclavecriaturedesire' (2024)
 NEW
diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555
 NEW
io e te dobbiamo parlareio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggeleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della follia
 NEW
mufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon dirmi che hai pauranon sono quello che sonooceania 2ops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottespeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualistella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trumpthe bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranza
 NEW
tofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madre
 NEW
una notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056831 commenti su 51536 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALIEN INTRUDERARI-CASSAMORTARIASSASSINI SILENZIOSIBLUE LOCK IL FILM: EPISODIO NAGIBOUDICA - LA REGINA GUERRIERABOY KILLS WORLDCOME E' UMANO LUICOMPAGNE NUDECONSUMEDDANGEROUS WATERSDEAD WISHPERGLI AMICI DEGLI AMICI HANNO SAPUTOHAIKYU!! BATTAGLIA ALL'ULTIMO RIFIUTOHERETICHOLD YOUR BREATHHOUSE OF SPOILS - IL SAPORE DEL MALEI CALDI AMORI DI UNA MINORENNEIL RAGAZZO E LA TIGREINQUIETUDINEL'ARTE DELLA GIOIALATENCYLE AVVENTURE DI JIM BOTTONEL'UNICA LEGGE IN CUI CREDOMALABESTIAMASCARIANATALE A BILTMORENATALE AI CARAIBINESSUNO MI CREDENIGHTFORCEPECCATI DI UNA GIOVANE MOGLIE DI CAMPAGNAPLACE OF BONESROBO VAMPIRE 2: DEVIL'S DYNAMITEROBO VAMPIRE 3: THE VAMPIRE IS STILL ALIVESULLE CANZONI SCONCE GIAPPONESISVANITI NELLA NOTTETHE AMBUSHTHE DELIVERANCE - LA REDENZIONETHE HYPERBOREANTHE LAST BREATHTHE PEEPING TOMTRAPPED - IDENTITA' NASCOSTEUN NATALE MOLTO SCOZZESEYOKAI MONSTERS: ALONG WITH GHOSTS

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net