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Primo film della trilogia diretta da Masami Akita,il problema principale di questo film è che non ha una trama,non ha praticamente nulla da raccontare,una donna fa "seppuku" (tipico suicidio rituale dei samurai) fine. Il film è terribilmente lento e dopo poco comincia a diventare noioso e poco interessante. Realizzati in modo piuttosto mediocre anche gli effetti speciali. Una pellicola difficile da giudicare,fosse durata 10-15 minuti avrei dato una sufficienza piena,lo consiglio comunque all'amante del cinema underground,molto strano.
Una donna si taglia la pancia. Punto. Un film che a suo tempo, in Giappone, fece gridare allo scandalo. L'antica pratica samurai del seppuku viene qui resa come forma di spettacolo, altamente finta e con salsicce al posto di budella. Qualcosa di malsano e disturbante c'è, ma si rivela il classico film bizzarro ed underground giapponese, senza la pazzia di Anaru, una tecnica cinematografica altissima come quella di Yamanouchi, nè l'ironia o la poesia dei Guinea Pig. Qui c'è la carne. Ed annoia.