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L'ultimo film del maestro Bava senior è in un certo senso il passaggio di scettro al figlio Lamberto, in questo caso alla sceneggiatura e aiuto regista. Di conseguenza lo stile è molto più vicino alle atmosfere di "Macabro" piuttosto che ad "Operazione paura", giusto per citare due buone pellicole dei suddetti registi. In questa pellicola ci troviamo di fronte ad un'inelegante sagra di colpi di scena e situazioni al limite del bizzarro, senza le quali il film non avrebbe avuto ragione di essere. Il lento e tedioso inizio trova la giusta compensazione in un finale adrenalinico e a pieno ritmo, descrivendo una parabola ascendente che fa sì che il film coinvolga lo spettatore proporzionalmente allo scorrere del tempo, fino a trovare il culmine nell'adrenalinico finale, per poi cadere nel banale nell'ultima scena (ridicola, a mio modesto parere). Detto questo, chiudo definendo questo film un mediocre horror che, oltre a buoni momenti di paura, ha ben poco altro da offrire, soprattuto se paragonato ad altre opere del maestro, il quale si trova sicuramente più a suo agio nel descrivere ambientazioni gotico-romantiche, pregne di atmosfere lugubri ed evocative (eccezioni a parte, vedi l'ottimo "Cani arrabbiati"). Un voto di demerito va inoltre al bimbo (insopportabile) e alla madre (la Nicolodi è espressiva quanto una sardina in scatola). Tutto sommato sufficiente, niente di più.