Kitano si mette al centro di un gioco delle parti in cui interpreta sia il ruolo di regista che quello di attore come se fossero due personaggi diversi.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
Noioso, ripetitivo, ma ... bel film. Kitano si guarda alle spalle e fa una summa dei suoi lavori, in stile 8 e 1/2 felliniano, analizzando e criticando (nel significato più genuino del termine) la sua carriera, la sua simbologia e motivi ricorrenti (fiori e relativi insetti, tip-tap, yakuza, ...), i deja vu che faranno felici i fan sono molti, bisogna aver visto ogni film del regista per capirli e per provare una certa empatia con Kitano. Non sò se l'intento di Takeshi(s) fosse veramente quella sorta di "autodistruzione" portata poi avanti con Glory to the Filmaker!, un lasciarsi totalmente alle spalle i suoi vecchi motivi ricorrenti in onore di un regista non più solo pagliaccio ma più maturo oppure semplicemente un resoconto nostalgico ed emozionato della sua carriera ... in ogni caso, solo rispetto per un regista/attore/comico così poliedrico.