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Barbiere di una cittadina di provincia, Eugen Van Wingerdt, è uomo stimato un po' da tutti per via del suo carattere mite e gentile. La pensa diversamente Jon McCormack, bulletto con giubbotto di pelle e stecchino d'ordinanza in bocca, convinto che l'uomo sia direttamente coinvolto in una serie di spaventosi omicidi avvenuti vent'anni prima. L'intenzione del ragazzo non è quella di smascherare il presunto serial-killer, bensì diventarne l'allievo per continuare a perpetrarne le crudeli gesta. Parte bene "The Barber", nonostante un incipit troppo rivelatorio e la goffaggine nell'allestire alcune situazioni meritevoli di maggior approfondimento. Con l'avanzare della storia il sospetto di uno script non all'altezza diventa palese. La debolezza del lavoro di Max Enscoe (del resto dall'autore di un abominio come "La vendetta del ragno nero" non ci si potevano aspettare miracoli) è la maggiore pecca di una pellicola che intrattiene e tutto sommato si lascia seguire a dispetto di una regia anonima (firmata da Basil Owies) e da una gestione sul filo del demenziale dei colpi di scena. Anche l'utilizzo dei personaggi secondari convince poco e alcuni passaggi lasciano esterrefatti per la superficialità con cui sono esposti. Scott Glenn aderisce bene al ruolo offrendo una buona alternanza emotiva, più anonimo il resto del cast se non fosse per Olivia Taylor-Dudley, ovvero la cemeriera Kelly, doti recitative nella norma ma sensualità da vendere.
Sufficienza stiracchiatissima per questo thriller che offre una prima parte malcongeniata, in cui già dal prologo, quindi con troppo anticipo sviluppa le dinamiche tra i due personaggi principali nel classico rapporto fra mentore ed allievo, fra l'altro poco credible per come è nato e sviluppato. Tali falle di sceneggiatura però sono spiegabili con un'inaspettato,
cambio radicale di prospettiva che riesce a scombinare le carte messe sul tavolo. Tale sviluppo tuttavia non impedisce che la parte finale si dirige in qualche modo verso una conclusione tutto sommato canonica. Scott Glenn è molto bravo nel suo ruolo e lavora di cesello senza andare mai sopra le righe, offrendo una buona intepretazione che è uno dei motivi per il film si può vedere senza troppo impegno.