the sky crawlers regia di Mamoru Oshii Giappone 2008
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the sky crawlers (2008)

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locandina del film THE SKY CRAWLERS

Titolo Originale: SUKAI KURORA

RegiaMamoru Oshii

Interpreti: -

Durata: h 2.02
NazionalitàGiappone 2008
Genereanimazione
Al cinema nel Maggio 2008

•  Altri film di Mamoru Oshii

Trama del film The sky crawlers

In un mondo immaginario, compagnie militari private arruolano piloti da caccia per combattere in cielo una guerra-spettacolo. Gli aviatori sono adolescenti programmati per volare e modificati geneticamente per non raggiungere mai l'età adulta. Sono i Kildren, killer-bambini, che vivono "a terra" un'eterna adolescenza fino al giorno in cui moriranno in battaglia. Yuichi Kannami è un abilissimo pilota-adolescente trasferito in una nuova base militare condotta da Suito Kusanagi, una giovane donna ufficiale che nasconde un dolore e un segreto. Tra un volo di ricognizione e uno di attacco Yuichi cercherà di scoprire l'identità del pilota che lo ha preceduto e si innamorerà di Suito, incontrata e amata in un'altra vita.

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Voto Visitatori:   7,86 / 10 (25 voti)7,86Grafico
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Voti e commenti su The sky crawlers, 25 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

marcogiannelli  @  06/11/2015 11:01:45
   8 / 10
Pellicola fascinosa, lontana dal nostro ideale di cartone animato, un vero e proprio film con i contro****i

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/11/2015 15.06.47
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Fiammaverde  @  24/01/2010 02:08:01
   8½ / 10
Ci sto ancora rimuginando su, non credo di essere ancora arrivato a collocare ogni aspetto nella giusta prospettiva. La conclusione, parziale, a cui sono giunto è che lo scorrere del tempo (e conseguentemente la memoria) è l'attributo necessario e sufficiente a renderci umani.

Il senso di vuoto (campagne vuote, stanze vuote e con arredamento essenziale, città vuote e senza bar) costringe a focalizzarsi su ciò che realmente è importante. E' tuttavia un vuoto soggettivo, che avvolge solo i kildren. Gli "adulti" parlano tra loro al bar, guardano la tele insieme, visitano in gruppi le basi militari ecc...

Tutti i kildren reagiscono con distacco davanti agli altri esseri umani (in special modo gli umani "normali"), sebbene ciascuno in modo diverso. Non possono accettare il concetto stesso di umanità e di emozione. Non sono peraltro in grado di elaborare le proprie esperinze, cosa che li porta in stato di sovraccarico emotivo e desiderio di autodistruzione. La vera disperazione consiste nel fatto che "non potrà cambiare mai nulla".

Ne sono uscito con un gran senso di fragilità, ma pure con una rinnovata consapevolezza di cosa mi rende umano.

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Ultima risposta 24/01/2010 11.04.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  20/12/2009 11:41:41
   10 / 10
Mi rendo conto di non avere nient'altro da dire riguardo a quest'opera che non sia già stato detto da chi mi ha preceduto. Sono passati tre giorni e ancora, se ci ripenso, mi incupisco. Era da Una tomba per le lucciole che non soffrivo così. La realtà ipotetica raccontata da Oshii è assurda, inconcepibile, aberrante. Lo è talmente tanto che, alla fine, non sembra poi così tanto improbabile. Scrivo questo, lo penso e rabbrividisco. Quella sera ho abbassato lo sguardo e mi sono girata dall'altra parte, insieme a Suito...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Sconvolgente capolavoro, oserei dire, senza precedenti.

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Ultima risposta 20/12/2009 13.32.07
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  03/12/2009 22:21:14
   9 / 10
Con uno stile a metà fra l'oriente di Miyazaki e l'occidente dei prodigi in computer graphic, Mamoru Oshii dà vita ad un agghiacciante affresco metacinematografico, profondamente e universalmente umano perché reale e universale è l'amarezza che vi cova sotto.
La guerra, quella 'necessariamente reale' di chi vorrebbe la pace, presentata attraverdo gli occhi di adolescenti condannati a restare tali in un circolo infinito, disumanizzati e ridotti a protagonisti obbligati del più terribile dei reality. Ma non solo.
L'adolescenza assurta altresì a simbolo per antonomasia della mutabilità dell'esistenza, desiderio romantico di perenne evasione, paradossalmente incarcanata nei corpi di 'giovani' adulti.
Una profonda riflessione sull'esistenza, che apre le porte del cuore e della mente: una perla assolutamente da non perdere.

"Anche se la strada è la stessa puoi vedere cose diverse; è abbastanza per continuare a vivere?"

12 risposte al commento
Ultima risposta 22/12/2009 14.09.07
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  02/12/2009 15:15:24
   9 / 10
La nuova opera del geniale Mamoru Oshii colpisce immediatamente per il netto contrasto tra il futuristico stile grafico, utilizzato per realizzare fondali,oggetti e panorami,con quello decisamente più elementare mirato alla definizione fisionomica dei protagonisti.La commistione affascina,la dovizia di particolari inanimati si fonde con l’immota esistenza dei personaggi umani,i cosiddetti Kildren,eterni bambini-soldato destinati a una vita sempre uguale,divisa tra sanguinosi duelli aerei ed un’oziosa permanenza a terra vissuta attraverso piccoli gesti quotidiani.Il pastiche visivo denota subito la grande personalità di Oshii,il quale dissemina di indizi e svariati interrogativi il suo operato,rivelando allo spettatore con parsimonia l’origine e la drammatica realtà cui sono stati destinati i misteriosi Kildren.Non tutti i quesiti trovano soddisfacenti risposte, alcuni snodi sono lasciati volontariamente in sospeso,per contro il tema portante viene sviscerato abbondantemente e analizzato in maniera quasi distaccata ma non per questo meno coinvolgente.Eccellente l’approccio misurato con cui vengono svelati i retroscena di un mondo terribile,in cui le guerre sono combattute tra industrie belliche che hanno trasformato l’orrore più grande in un reality-show.
L’obiettivo (interpretabile e soggetto a più letture comunque mai suggerite) è quello di non far dimenticare al mondo il significato della parola pace,affinché questa possa venire apprezzata e rispettata di fronte l’aberrante sacrificio di innumerevoli piloti impossibilitati a crescere e diventare adulti.Racchiusa nell’essenza dei kildren vi è tutta la drammaticità di un’opera che pone l’accento sull’utilità di un circo inumano mirato al benessere generale.Oshii si interroga ma lascia allo spettatore la libertà di trarre le conclusioni del caso.Straordinarie le scene di battaglia impreziosite da una regia fantastica.La suadente colonna sonora ,per alcuni aspetti simile a quella della saga di “Neo Genesis Evangelion”,chiude il cerchio sull’ennesimo anime da recuperare a tutti i costi, anche se forse poco adatto ai neofiti per l'evidente lentezza di certi momenti.

5 risposte al commento
Ultima risposta 04/12/2009 20.35.15
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Tom24  @  26/03/2009 19:19:02
   8½ / 10
Capolavoro, senza mezzi termini.

Splendido da ogni punto di vista, ricorda in parte ghost in the shell, ed a mio parere lo supera.

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Ultima risposta 02/01/2010 23.33.44
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forzalube  @  15/09/2008 13:56:33
   8 / 10
Per la prima volta sono stato al festival di Venezia e la mia scelta è caduta su questo film.
Scelta senz'altro azzeccata perché tra l'altro non so se la pellicola arriverà mai nelle sale italiane.
Per la trama potete leggere sopra, magari fermatevi a Yuichi che poi c'è un po' di spoiler.
Sorvolando (è il caso di dire ;-) ) sul fatto che personalmente preferisco l'animazione all'"ultima moda" fatta al computer in 3D a quella classica, e sul fatto che il film, che in generale ha un ritmo lento, soffra di alcuni momenti di stanca, il soggetto è molto affascinante ed offre numerosi spunti di riflessioni, mentre la colonna sonora ed i colori riescono sapientemente a creare un'atmosfera inquietante.
Se ne avete occasione (al momento non saprei come), andatelo a vedere.

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Ultima risposta 20/12/2009 13.29.34
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