Da un romanzo (1953) di Ira Levin lo sceneggiatore-regista ha cavato qualcosa che non regge come thriller né come ritratto di psicopatico. Giovane povero senz'arte né parte progetta d'inserirsi nella famiglia di un industriale, corteggiandone una delle figlie gemelle che rimane incinta. La elimina, fingendo un suicidio. Si attacca all'altra, ignaro che ha molti sospetti sulla morte della sorella.
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