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Simpatico e giocoso corto di Méliès che mette in scena il suo amato mondo dei prestigiatori, giocando molto con gli effetti di trasparenza e sovrapposizione della pellicola crea un'opera di stampo pirotecnico con questo eclettico uomo - interpretato dallo stesso Méliès - che si stacca la testa più volte e la mette sui tavoli, salvo poi eliminare le varie teste perché lo disturbano mentre suona la chitarra e riattaccarsene una in un finale di stampo comico, con una piccola trovata vagamente slapstick - il colpo di chitarra per eliminare le due testa in più - comunque dinamico e simpatico.
Con la "truccalità" che lo contraddistingue, Méliès moltiplica le sue teste finchè ne ha voglia. Senza di lui, i cortometraggi integrativi ai film non sarebbero gli stessi, a partire da quelli Disney..
Il pionere dei trucchi visivi Méliès ancora oggi stupisce con inventiva ed idee (tagli, moltiplicazioni, montaggio).
Inquietantemente però, nel corso degli anni, concetti tutto sommato simili a quelli presenti in questo film (ritocchi visivi e fotografici) verranno usati sia in telegiornali che in altre opere, a volte creando pure effetti collaterali.
Ancora una volta, il cinema nasce insomma come rielaborazione più che mera rappresentazione di ciò che avviene di fronte alla mdp.
Un uomo raddoppia le proprie teste. Uno dei primissimi corti con effetti speciali assolutamente ben fatti. Ancora oggi riesce a stupire la maestria del grande illusionista e regista francese Méliès. Anche questo è un pezzo di storia e l'inizio della storia dei così detti "trucchi".