Il giovane Brad (Penn) vivacchia con nonna e mamma separata finché babbo (Walken), un criminale dell'America rurale, ricompare per arruolarlo nella sua gang. Il ragazzo pensa di avere la grande occasione per diventare qualcuno, ma quando è arrestato il padre, che non vuole testimoni contro di lui, diventa il suo nemico più spietato.
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Feroce spaccato dell'America rurale tratto da una storia vera. Inquietante in certi frangenti. Cast che va alla grande. Il nome di ******* a caratteri cubitali, che scansa tutti gli altri, è curiosamente commerciale.
Buon film , magari un dramma non originale e intuibile ma girato con ottimi tempi , colori scuri dialoghi risicati ma coerenti con una storia che è fatta più di silenzi e violenza che di rapporti diplomatici. Ottimi Walken e un giovane Penn che fa intravedere il potenziale futuro , bene anche il giovane cast di supporto , l'altro Penn (sigh!), Sutherland , Masterson .
Un dramma solido sulle spalle di due attori in rampa di lancio come Penn e di gran talento come Walken. Il controverso rapporto tra padre e figlio,in cui il secondo subisce la fascinazione per il primo e successivamente prenderne le distanze, tentando con tutti i mezzi di spezzare quel legame di sangue pericoloso per se stesso e per gli altri. La figura paterna è tratteggiata in maniera fantastica da Walken, in tutte le sue sfumature negative, privo di qualsiasi morale, ma allo stesso tempo affascinante nel saper tendere la rete verso un adolescente che vuole un riconoscimento paterno. Un tono che Foley rende sempre più cupo e tragico. Le continue varinti di Live to tell di ******* alla lunga stancano.
Pellicola di Foley con i ritmi dilatati che caratterizzano abbastanza spesso la produzione del regista. E' un thriller molto focalizzato sui rapporti personali e familiari e girato in modo formalmente ricercato, con una splendida fotografia. Ottimi gli attori, con un Walken in un ruolo che gli calza a pennello ed un Penn ancora un po' acerbo ma efficace.
I film che hanno Sean Penn come protagonista, hanno sempre e comunque una marcia in più. Qui il cast è mitico: Penn è accompagnato dal fratello Chris e da quel monumento quale è Christopher Walken. Come Bad Boys e Stato di Grazia, A distanza ravvicinata è uno di quei film il cui svolgimento della storia si percepisce già dall'inizio, ma la bravura degli attori e il fascino della trama, accompagnano lo spettatore fino alla fine, contando pochissime pecche e non facendo quasi mai perdere l'attenzione, inducendo a farsi piacevolmente accompagnare fino a che i titoli di coda non finiscono di scorrere. Da vedere, consigliato.
Molto profondo questo film drammatico (e non thriller) diretto ottimamente da James Foley e altrettanto splendidamente interpretato da un gran duo di attori quali Christopher Walken e Sean Penn (senza comunque tralasciare l'altro Penn, in una parte minore e forse un po' acerbo). I ritmi sono molto blandi, e sicuramente possono far storcere il naso, ma secondo me sottolineano in modo impeccabile le emozioni e il profondo disagio che questo film trasmette, soprattutto negli avvenimenti finali. Una grande storia d'amore e di odio, di disagio familiare e giovanile, insomma niente di nuovo per il cinema ma una delle migliori rappresentazioni nel suo genere.
Ossessionante il motivo di "Live to tell" che si sente durante tutto il film dal primo all'ultimo fotogramma, a forza di sentirla o l'odierete o la amerete. Io l'amo.
Certamente una valida storia di disagio giovanile (che tanto piaceva negli anni 80) e di disgregazione famigliare...un film atipico per l'epoca di provenienza ma che purtroppo porta con se troppi cliché del Cinema di quegli anni (a partire dalla colonna sonora, passando per i sentimentalismi da quattro soldi fino ad una regia poco accorta) e così ne esce un thriller drammatico riuscito per metà! Molti aspetti e relazioni sociali sono ben sottolineati mentre altre cose sono buttate li o affrontate in modo troppo sbrigativo, alcuni momenti topici trovano il tempo che trovano mentre in alcuni passaggi si rasente inutilmente la noia...mal sfruttati i tempi ed il ritmo dal regista e malino il montaggio. Però le interpretazioni del giovanissimo Penn e sopratutto di Walken valgono da sole la visione di questo film.
Prima visione per questo film drammatico con Sean Penn e Christopher Walken. Punti positivi sono sicuramente la recitazione di tutti gli attori protagonisti, fa strano vedere recitare insieme i due fratelli Penn, entrambi molto bravi, e la fotografia bellissima di paesaggi di campagna americani. Molto buona anche la colonna sonora presente spesso in molte scene del film. Punti negativi forse la lentezza dello svolgimento sicuramente voluta dal regista. Detto questo posso aggiungere che il film non mi ha soddisfatto a pieno però proverò sicuramente con una seconda visione. Per ora il voto si attesta sulla sufficienza. Tanti film ho imparato a rivalutarli anche io con il tempo. Magari sul momento ti lasciano indifferenti poi ti rivengono in mente a distanza di mesi e a volte li rivaluti con una seconda visione.
Ispirato da una terribile storia vera, un tutt'altro che indimenticabile film che mescola azione e thriller ad un ritmo troppo lento. La magnifica interpretazione di Chistopher Walken lo nobilita, il resto è routine.
Dramma familiare dall'epilogo costruttivo, "A Distanza Ravvicinata" splende soprattutto per la presenza di Sean Penn, il cui indiscusso talento è già presente ai suoi esordi. Christopher Walken, di solito eccellente, qui ha un personaggio non sempre credibile, forse anche per colpa della regia. Il film funziona, anche se amarissimo, e coinvolge fino alla fine.
Un bel film firmato Foley. Un dramma famigliare, un rapporto padre-figlio incostante, singolare delineato dalle norme della violenza. Grande cast con un bravissimo Walken e uno Sean Penn intenso pur essendo piuttosto giovane.
Non mi è sembrato un thriller, ma un film drammatico meraviglioso incentrato sulle figure di padre e figlio incarnate in maniera carismatica e sublime da Christopher Walken e Sean Penn. Bravissimo anche il fratello di quest'ultimo, Chris. La canzone finale di *******, Live to tell, mi fece piangere la prima volta che lo vidi, così come molte altre sequenze.. tra le quali
Uno dei migliori film di James Foley, il film narra le vicende di una banda di criminali realmente attiva nelle campagne della Pennsylvania negli anni 60. La prima volta che lo vidi ne rimasi un pò deluso in quanto mi aspettavo un film molto più movimentato, ma rivisto poco dopo l'ho completamente rivalutato. Non aspettatevi un thriller, ne tantomento un film d'azione. E' molto di più. E' un bellissimo dramma sofferto che analizza a fondo il rapporto complicato tra un padre e un figlio, all'inizio complici anche se poco fiduciosi l'un dell'altro e poi nemici con conseguenze inevitabilmente tragiche. Il tutto accompagnato da una splendida fotografia che rappresenta un paesaggio desolato e una triste colonna sonora (Live To Tell è indimenticabile). Posso comunque capire chi ha definito il film lento, perchè le premesse suggerivano tutt'altro, ci si aspetta un pò più d'azione e un pò meno chiacchere ma se visto nella maniera giusta, il film non delude. Eccellenti gli interpreti, a cominciare da un Christopher Walken magistrale, capace di trasformarsi da ladro gentiluomo a killer spietato, e da un duro Sean Penn, in una delle sue interpretazioni più sofferte. Anche il cast di contorno non è male, da una dolcissima Mary Stuart Masterson al grande Chris Penn, reduce dal successo di Footlose e fratello di Sean. Crispin Glover e Kiefer Sutherland anonimi. Un gran bel film da rivalutare, sopratutto per chi l'ha visto solo una volta.
Tre interpretazioni straordinarie (i duetti tra Sean e Walken sono stupendi) ed una buona regia di Foley a volte meno bravo, rendono questa pellicola un buon film un pò dimenticato che merita di essere visto.
A volte i film sconosciuti sono i + belli. Grande sorpresa. Due mostri sacri (un giovane Sean Penn e Walken, quest'ultimo fa davvero il marziano, a quei tempi guardava Penn dall'alto verso il basso) che nella loro carriera hanno vinto poco in confronto ad altri..Un film travolgente, struggente, con una coinvolgente storia d'amore, non ha momenti noiosi (di solito questa è la pecca di molti film drammatici), ottima la regia. Il duetto finale è fatto divinamente. Un film sostanzialmente sconosciuto che si DEVE risploverare. Non ha niente da invidiare a tanti film dello stesso genere. Incredibile che quasi nessuno l'abbia visto, così va il mondo..
un dramma cupissimo, un affare di famiglia crudo e rigoroso ispirato alla vicenda di bruce johnston, quello diretto dal troppo spesso sottovalutato james foley, qui travestito da terrence malick. il cast è stellare e brillante, penn (sean) e walken su tutti, ma la citazione è d'obbligo anche per mary stuart masterson, crispin glover, l'altro penn e un giovanissimo kiefer sutherland. mai più azzeccato è stato il titolo del tema portante del film... live to tell. occhio che non è assolutamente un thriller, non aspettatevi un tal genere di pellicola perchè rimarreste delusi.
Un film duro e raggelante, non motivato fino in fondo ma terribilmente intrigante nella radiografia di un insolito rapporto familiare. Ispirato ad un fatto di cronaca risalente alla seconda metà degli anni 70 e diretto con mano solidissima da James Foley, rimane una delle pellicole che più andrerebbero rispolverate degli anni ottanta: la durezza e l'amarezza di questa tragica vicenda familiare sono difficili da dimenticare dopo la visione (complice la bellissima Live to Tell di *******, la sua migliore canzone). Mostruosi Penn e Walken, bravi Masterson e il compianto Chris (Rest In Peace).
Una prima critica va a chi cataloga i film: non credo sussita alcun tipo di dubbio che questo sia un "drammatico" e non un "thriller". Il mio voto prescinde da questo, però mi aspettavo un certo tipo di film e me ne sono trovato un altro. Bravissimo Sean Penn, in quel personaggio che in film più recenti l'ha sostanzialmente reso grande (non solo questo, ovvio). Il film, invece, mi sembra non decolli mai e che rimanga con quei ritmi lenti per tutta la durata.