David Mann, commesso viaggiatore, sorpassa con la sua auto un'enorme autocisterna. Sarà l'inizio di un incubo, con il misterioso conducente di questa intenzionato a dargli la caccia e ad ucciderlo.
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Mi dispiace fare il guasta/medie, visto anche l'unanimità più che positiva con cui molti utenti che apprezzo hanno votato questo film, è che l'ho trovato assolutamente ridicolo. Un'autocisterna da 30tonnellate più agile e veloce di una macchina onestamente mi fa sorridere. Il protagonista in macchina sbanda, perde il controllo e fonde il motore, l'autocisterna invece incollata al terreno tiene sempre sotto scacco la preda che ingenuamente si fa sempre sorpassare. Il film a mio avsiso poggia su una sceneggiatura troppo improbabile e delle scene mi hanno innervosito. Alcune sequenze e inquadrature però sono molto belle e salvano il film da un voto che poteva già essere intutito leggendo il titolo.
Impressionante. Quell'autocisterna e quel maledetto clacson.. diventano un incubo, non solo per il protagonista, ma durante quell'ora e mezza anche per lo spettatore; Spielberg è, infatti, bravissimo a fare in modo che chi guarda si immedesimi in David Mann, attraverso delle riprese soffocanti sul protagonista e proponendo il più possibile il punto di vista dello stesso. La sceneggiatura è ottima anch'essa, non lascia vuoti.. nel senso che porta il protagonista ad esternare tutti(e) i(le) pensieri(ipotesi) che lo stesso spettatore è portato a pensare(formulare).
Non dare un volto al cattivo di turno è una scelta che apre la strada a più interpretazioni : autista dell'autocisterna come nemico reale.. o come impersonificazione dell'angoscia e dei timori del protagonista; in ogni caso "Duel" suggerisce** di correr loro incontro e affrontarli.
**(anzi costringe..visto che nell'unico momento in cui Mann stava per riuscire nella sua fuga.. interviene il fato e lo porta indietro)
Suspense elevato, regia splendida per un Spielberg sopra le righe. Solo che l'idea, così originale, vale mezzo film. Metafora della violenza sociale che scatta alla guida di un mezzo pesante nei confronti dei più piccoli...il rozzo cammionista contro il piccolo impiegato... una lotta tra la forza e l'astuzia. Da una parte la volontà di potenza per costruire un mondo a propria misura dall'altra la dura vita di relazioni di tutti i giorni di un piccolo impiegato di commercio senza poter permettersi di immaginare di possedere il mondo...
...un camion, un'auto, musiche praticamente assenti e una sceneggiatura scarna... Cosa verrebbe fuori? Una schifezza... Invece grazie alle capacità di uno Spielberg alle prime armi nasce un ottimo film dalla tensione costante... Bello... per molti aspetti geniale...
Folgorante esordio alla regia per Spielberg che realizza un film dallo sviluppo semplicissimo, ma che non cala mai di tensione per la sua capacità di rendere realistico e "vicino" allo spettatore il duello tra David Mann con la sua auto e il "mostro". Grande il lavoro registico che mira all'immedesimazione dello spettatore con il protagonista: diventerà una costante del cinema di Spielberg (arrivando anche all'esasperazione). Da vedere assolutamente.
Girato il 12-13 giorni circa, Duel è un vero è proprio gioiellino, un piccolo road-movie. Girato con pochi soldi ma molte idee, riesce ad inquietare lo spettatore, sia per la portanza del gigantesco camion: sporco, veloce(in realtà non lo era) e potente, sia per la misteriosa figura del camionista il quale non si vede mai in faccia ma la sua pazzia viene confermata guardando le svaraite targhe che ha sul camion:; erano quelle dei veicoli da lui distrutti. Grazie a questo Duel potè girare Jaws, impostato nello stesso modo. Di pecche ne ha, per esempio si vede Steven nel riflesso del telefono quando si ferma da Snakearama oppure spesso si vede l'ombra della telecamera. Ma dati i pochissimi mezzi di cui aveva a disposizione Spielberg, si deve assolutamente riconosce la riusceita di questo bellissimo e accattivante road-movie.
grande film! si prova letteralmente la sensazione di terrore, di rinuncia, ma al tempo stesso la voglia di prevalere ad ogni costo, il nerovosismo è palapabile, come quello che prova il protagonista di questo film "macabro" che tratteggia le ordinarie follie di ognuno di noi! niente rimane come noi vogliamo basta un niente x cambiare tutto! abile il giovane spielberg che alla sua prima kiamata x dirigere un lungometraggio, realizza un brillante thriller!
Un uomo mite, forse un po' vigliacco, che ha per tutta la vita evitato di prendersi delle responsabilità, che si è sempre nascosto, è costretto a combattere la battaglia della sua vita lungo una polverosa autostrada nel deserto americano, quindi ad elaborarne una strategia. In palio c'è la sua pelle. Un duello vero e proprio, senza esclusione di colpi, senza arti marziali, supermachi palestrati. A poco valgono i suoi tentativi di cercare di parlare con lo sfidante. Questi lo vuole solo uccidere. E a modo suo. Nessun posto dove nasconderti in eterno, non più. Stavolta devi pensare alla svelta per salvarti la vita.
Grande Spielberg, considerato anche l'età che aveva il regista quando girò questo film. Alcune trovate innovative e geniali, tensione continua nonostante la trama tutto sommato banale. Da vedere.
Tensione allo stato puro. Quando Spielberg era davvero in stato di grazia e con pochi soldi girava film come questo. David Mann, un commeso viaggiatore, è sulla sua auto e si trova su una strada ingombrata da un enorme camion. Quello che guida l'autocisterna lo invita al sorpasso, ma poi lo supera a sua volta ed inizia una sorta di allucinante viaggio all'insegna della paura. L'autista dell'autobotte, polverosa, arrugginita, mostruosa eppure agilissima e minacciosa, non viene mai inquadrato. Si ha persino il sospetto (se non fosse per una manica che si intravede) che alla guida non ci sia nessuno. Il male stesso, qualcosa di diabolico sembra essere il vero protagonista della vicenda, assurda e tesa allo spasimo. Lo spettatore finisce con l'immedesimarsi nel povero David, ingabbiato egli stesso in una situazione che pare senza via d'uscita se non la morte stessa. La materializzazione delle paure più inconscie dell'uomo, solo, alla fine, con il proprio sé e null'altro. Il finale non prevedibile.
Considerando l'anno in cui è stato fatto devo dire che è un gran bel film. La trama è molto esile (la lentezza a tratti eccessiva), ma gli scenari e le scene di azione presenti in questo debutto cinematografico di Spielberg sono una cosa che difficilmente si dimentica. Non l'ho mai stimato particolarmente come regista, ma devo dire che in questo lavoro è riuscito a dare il meglio di se. Da vedere!
Gram bel film d'esordio per Spielberg (se non il migliore almeno di quelli che ho visto) dove si fonde la tensione del Thriller, con la paura inconscia umana che nel film prende corpo e si manifesta con la figura del camion, incrociato per caso e diventato un reale pericolo, tanto da ingaggiare una gara di sopravvivenza che il protagonista dovrà sostenere sia a livello fisico che psicologico, il tutto girato dal regista nei paesaggi desertici e desolati caratteristici degli Stati Uniti. Notevole.
Uno tra i migliori road movie senza dubbio, ma non un capolavoro. Va elogiato comunque Spielberg che con mezzi minimi ha realizzato un prodotto notevole, il grosso di questo film resta il personaggio del camion, si perchè qui di camion si parla, visto che il camionista rimane ignoto, per il cruccio del protagonista e di chiunque visioni il film. Qui è il camion a farla da padrone, lasciandosi identificare come un mostro dagli intenti non concepibili. Curiose alcune chicche, tipo il fatto che il treno risponda ai colpi di clacson del camion, quasi come in un'"alleanza" tra giganti.
Cavolata inverosimile di un grande regista agli esordi, non riesco a capire come si possa osannare un regista che agli esordi ha fatto tante cavolate (squalo escluso), e criticarlo poi per autentici capolavori (ryan, jurassik, schindler ecc. ecc.).
Come mi piace quel camion... che film, ti lascia incollato allo schermo,pieno di suspence. le inquadrature al camion, insieme al suo rombo sono favolose. fantastico al bar....
Un capolavoro assoluto della suspence e della semplicità. In novanta minuti di film i protagonisti sono: Dennis Weaver e la sua auto, l'enorme autocisterna e la strada. Nessun altra persona, nessun altra cosa. L'esempio di come gli effetti speciali non siano essenziali per tenere attaccato allo schermo lo spettatore. Sfida
Poco budget+esordio alla regia=filmetto? Per nulla filmone ti tiene attacato allo schermo fino alla fine io ancora rosico per non aver visto la faccia del camionista ed il movente di tutto ciò. Bello bello bello
datemi una cameraaaaaaa!!!... che cosa ne vuoi fareeeeeee???...... vi voglio far vedere...... come si gira un film!!!....
Un uomo inetto ed incapace di affrontare le difficoltà di tutti i giorni si trova "costretto" per forza di cose ad affrontare un duello in cui si gioca la vita. Spielberg dimostra che con una macchina, un camion ed un uomo, senza location se non la strada (sparuti bar ogni tanto) senza attori se non il protagonista (qualche comparsa che non fa mai più di 5 minuti) si riesce a girare un film che ti incolla allo schermo e che ti tiene in tensione fino all'ultimo.
Mi immagino dopo l'ok della produzione...
" beh con due lire ho fatto un film. E' bello e si regge solo sulla mia spettacolare tecnica registica, ora riempitemi di soldi così posso diventare il re di hollywood e fare tutte le c.a.z.z.at.e che mi pare!"
Molto strano. Alla fine riempe molte parti d'azione con grande significato e diciamo che non si rivela affatto male. Da qui a dire che si tratti di un capolavoro mi sembra eccessivo. Parere personale.
E' un film grandioso: non c'è niente, non c'è trama, non si sa nulla dall'inizio alla fine... Solo si intuisce l'atmosfera di tensione fin dal primo minuto, finchè l'intuito non diventa emozione vera e propria... Questo film vi terrà incollati allo schermo. Vi lascierà senza fiato!!! Spielberg è un genio. GUARDATE QUESTO FILM ASSOLUTAMENTE.
Davvero un gran bel film.......è stato uno dei primi film che ho visto a noleggio e devo dire che mi era veramente piaciuto! Dimenticatevi mostri alieni e dinosauri! Qui a far paura è un grosso camion ma questo è solo l'inizio............DA VEDERE!
Bellissimo Film. E' difficile pensare sia di Spielberg visti gli ultimi (si fa per dire) risultati... Angoscia, paura e interesse pervadono lo spettatore durante la visione. Nonostante il film abbia molti anni tiene tranquillamente il ritmo incalzante dei film moderni. Questa opera dimostra, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che quando ci sono le idee i soldi non sono poi così importanti per fare qualcosa di buono. Consigliato.
Grande esordio alla regia di Steven Spielberg. Girato quasi come un tv ma con classe da vendere, il film scorre piacevole (nonostante oramai abbia la sua età) e trasuda suspence ad ogni fotogramma. Geniale l'idea di non far vedere mai il volto del camionista (anche se l'idea non fu di Spielberg) e bellissimo il cambiamento del protagonista da borghesotto un pò impacciato a pazzoide nel meraviglioso finale. Che altro dire: CULT.
non amo i film del genere....ma questo è veramente spettacolare!! una storia quasi stupida a dirla kosì...ma ti tiene kol fiato sospeso!!! io amo pensare ke kuel camion sia la sua coscienza ke lo rincorre ma alla fine boh...k sa kos'è!!! kmq...meraviglioso
Uscendo fuori dalla consuetudine del commento classico dello scontro tra ambivalenze "bene-male", "macchina-uomo",Duel è prima di tutto un film che genera emozioni forti eaiuta a capire, attraverso la vicenda del protagonista, un Everyman, un uomo qualunque in una situazione fuori dall''ordinarietà e dalla comprensibilità, riesce a governare le sue paure. Spielberg , ed è l''intenzione di tutto il genere thrilling, ci abitua a convivere con il "mostro", finchè quasi non ne avvertiamo più la sua presenza...La svolta per lo sheriff a cavallo è di conservare il raziocinio, che lo contraddistingue dalla brutalità e imperiosità contro cui non può competere ( Davide e Golia ) , per arrivare alla meta del viaggio ( altro riferimento al percorso dell''Umanità ) sano e salvo. Ecco perchè diventa fondamentale "sbattere il mostro in prima pagina", perchè attraverso la sua visualizzazione noi tutti possiamo riconoscere cosa ci terrorizza, che quasi sempre sta dentro di noi...se noi arrivassimo a comprendere che le paure non sono che creazioni della nostra mente, a partire da quelle più piccole fino a quelle più grandi vivremmo la vita con meno problemi. Una persona che teme di morire, è aggredita dalla morte...una persona che teme di patire è provata dal patimento. Il dolore lo fabbrichiamo noi. Se ci liberassimo consapevolmente delle nostre ansie, vivremo più a lungo e in maniera più soddisfacente! Quel Truck era nient''altro che l''ostacolo al raggiungimento del tragurdo. Deckart
Bellissima opera prima di spielberg, davvero uno dei film più angoscianti che esistano. Peccato spielberg abbia fatto ben poco in seguito ( shindler list è bellissimo, lo squalo è molto originale ma per il resto...)
David Mann è un uomo civile, un piccolo borghese che vive le sue frustrazioni, prima tra tutte la paura del confronto fisico. In parole povere, è uno s****to. Lo troviamo mentre attraversa un deserto a bordo della sua piccola e brutta macchina, ascoltando programmi insulsi alla radio. Ma lungo la strada lo attende una gigantesca autocisterna guidata da un misterioso camionista di cui i vetri sporchi o i riflessi del sole infuocato ci impediscono di scorgere il volto...
L'autocisterna stessa diventa il simbolo della violenza cieca e della sopraffazione che attende al varco il protagonista quando rallenta o si ferma. L'unica scelta che gli resta è invertire la direzione di marcia e rinunciare, o proseguire e lottare per la vita. La strada è una sola, dritta e infinita, e diventa terreno di battaglia tra questi novelli Davide e Golia. Dopo aver tentato in ogni modo di evitare il confronto, David Mann si troverà a accettare questa sfida, e a perdere ogni barlume di civiltà nella lotta all'ultimo sangue per sopravvivere.
Tratto da un racconto di Stephen King, questo film esplora il lato oscuro che ognuno di noi nasconde in se stesso. La strada e i veicoli diventano strumenti di battaglia, la civiltà e le sue pochezze un miraggio sull'asfalto.
Un misto tra horror e road movie, in un crescendo di tensione e paura. Un perfetto uso degli spazi, e un grande senso del ritmo. Ancora oggi, a distanza di anni, è un film angosciante come pochi, che mette in scena una situazione portata alle estreme conseguenze, un uomo comune contro una macchina (contro la tecnologia). Geniale appunto l'idea di non far vedere chi guida il tir. "Duel" era all'inizio un tv movie, girato quando il regista aveva 24 anni!!!!!!!!!! Po fui fatto uscire nelle sale, allungato di un quarto d'ora.
Secondo me, nonostante tutto, rimane uno dei film migliori del regista americano. Un vero Cult, realizzato con due lire, ma con tante idee e tanta maestria nella messinscena. "Duel" è un esordio folgorante che lascia il segno.