Una giovane coppia fa la terrificante scoperta che il corpo del loro figlioletto in coma è diventato una calamita per le entità maligne, mentre la sua coscienza è intrappolata in un regno oscuro conosciuto col nome di The Further.
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Considerato il budget limitatissimo (appena 1.500.000 dollari), questo film può tranquillamente essere considerato come uno degli horror più riusciti degli ultimi anni (anni nei quali di "gemme" se ne sono viste ben poche) La trama certo non è delle più originali, in quanto si rifà al classico filone "ghost story - anime possedute", già spolpato a dovere (e spesso in malo modo) nel corso dell'ultima decade, ma lo stile unico di Wan (che ho già apprezzato moltissimo in Saw e in Death Sentence) in questo caso fa ampiamente la differenza. La prima parte è estremamente tesa ed avvincente, nella fase centrale ci sono alcuni piccoli cali di tono sparsi qua e là che il regista riesce intelligentemente a gestire inserendovi i classici "colpetti" quando meno ce li si aspetta, facendo sì che l'attenzione rimanga sempre alta e che quella sensazione di angoscia che sin dai primi minuti caratterizza l'atmosfera del film non venga mai a calare. Nel finale si sprecano un po' di idiozie sovrannaturali che sicuramente non tutti apprezzeranno, ma per quanto mi riguarda non infastidiscono più di tanto, essendo parte del quadro che il regista ha voluto espressamente delineare. Purtroppo non posso arrivare a dare un voto altissimo perchè tecnicamente il film non è perfetto, ma dal punto di vista della paura vera e propria il suo lavoro lo svolge alla grande.
Vederlo al cinema, poi, è stato il massimo, probabilmente in tv perderebbe gran parte del suo fascino. Mi è piaciuto, e mi ha spaventato. Un 7.5 se lo merita, quasi 8.