Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
La porcata per antonomasia, il trashone per eccellenza, il film (forse) più brutto dell’intera storia del cinema horror Italiano… Marco Antonio Andolfi (regia, sceneggiatura, montaggio e attore principale) sfrutta i fondi messi a disposizione dalla Stato Italiano per sovvenzionare le opere cinematografiche, per sfornare questa sua immensa porcheria (grazie a Dio opera unica di questo “geniale” regista)… Andolfi mischia un po’ tutto dal mafia movie all’horror, passando per la sceneggiata di stampo napoletano, e lo fa con una pochezza e ridicolaggine di raro livello… Già l’introduzione che verte su una (presunta) messa nera fa capire il livello dell’opera, ma quando Andolfi se ne esce con un “Ma all’anima deli mortacci tua!” (forse per contraddistinguere la romanità del suo personaggio rispetto all’ambientazione napoletana) e va ad incontrare il losco Totonno il Cafone (giuro, non sto scherzando!) ci si rende conto che ci troviamo davanti al trash all’ennesima potenza… Ma la mazzata deve ancora arrivare: la trasformazione di Andolfi in lupo mannaro è geniale… Infatti consiste in una parrucca, una maschera da cane (che tra l’altro non copre neanche tutto il viso) messa in faccia e dei guanti di pelo, il resto del corpo è semplicemente nudo… Ma non solo, perché ad un certo punto Andolfi filma anche la trasformazione in slow motion, una sorta di omaggio (malato e vergognoso) al povero Jack Pierce… Subito dopo arriva la scena Culto: dopo neanche mezz’ora di film assistiamo ad un flashback di 5 minuti che onestamente è quasi commovente per quanto incredibilmente “bello”, trash ed inutile… Evitando di stare a discutere sul modo in cui la sceneggiatura avanza, dico solo che gli ultimi 10 minuti sono di una bruttezza rara (vedere per credere!)… Su Andolfi bisogna fare dei distinguo, infatti è mediocre come regista e montatore, pietoso come attore e praticamente una ***** come sceneggiatore… Il povero Mitchell dal canto suo è costretto a fare delle facce deficienti per tutta la durata del film (vi prego guardatelo!) e fa davvero molto pena vederlo costretto a fare certe cose… Il 99% dei risvolti della sceneggiatura sono o da buttare o ridicoli o vergognosi, i napoletani non parlano altro che di Maradona e San Gennaro e sul finale l’entrata in scena della chiromante (detta la “zoccola”) e quello che le succede è da annali del trash… E’ chiaro, visto tra amici (malgrado la noia regni sovrana in alcuni momenti) è un film che rischia di far schiattare dalle risate e ti risolve letteralmente una serata, ma la pochezza della pellicola a tratti è quasi sconcertante… Di grande successo in Giappone, Andolfi pensò bene di farne uscire una sorta di director’s cut (dal titolo Talisman) a quanto pare ancora più delirante di questa versione… Se siete alla ricerca di qualcosa di veramente trash, avete trovato quello che cercavate!