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Rispettabilissimo slasher, inedito in Italia ma cult negli U.S.A., e uno dei primi cloni di "Venerdì 13" di cui riprende la location del camping tra i boschi e musiche del killer in azione molto simili, con leggere modifiche poco riuscite, a quelle di Manfredini ma comunque non male. L'originalità è davvero poca ma i connotati del genere di stanno tutti (ci scappa pure del mezzo sesso) e se si cerca uno slasher semplicemente classico e funzionale questo è un discreto prodotto e la sua rarità ne amplifica il piacere della visione essendo cosa di nicchia. Siamo dalle parti dello slasher-horror visto che il "mattatore" ha poco di umano nonostante all'inizio si racconti che sia un uomo che massacrò la famiglia, ha le classiche caratteristiche fisiche dell'immaginario horror (vedersi locandina) ed il make-up funziona parecchio bene e ha qualcosa di Leatherface...l'arma utilizzata è la vecchia cara ascia :) Regia da manuale senza guizzi ma neanche cadute, fotografia ottima (sempre in notturna) che punta tutto sul blu e riesce a dare un certo climax, montaggio per una volta decente, splatter in quantità e di buona fattura, location che sono sempre un piacere in queste pellicole per quanto banali. Il body-count è relativamente alto (10 slasherate giuste), le morti sono tutte ben visibili e mai fuori scena, il "mostro" si vede il giusto, il sangue scorre ma purtroppo siamo carenti in originalità a parte un paio di queste (tipo la decapitazione con il cofano)! Cast non da buttare in cui gli attori fanno il loro lavoro di macchiette e non si cerca di dare inutile profondità a personaggi che sono carne da macello (però neanche si capisce chi muore da quanto anonimi sono), da notare la già nota agli horror-fan Gaylen Ross di "Zombi" e "Creepshow"...poi ovviamente i dialoghi e le dinamiche che fanno da intramezzo agli omicidi hanno lo spessore della carta velina.........
Buono l'inizio ed i titoli con questa musichetta che assomiglia d una ballata del Sud per poi passare ad un piacevole racconto davanti al falò...qui abbiamo dei rimandi a quello che sarà "Candyman" visto che urlando il nome MADMAN si evocherà l'assassino. Il finale è anch'esso valido e ci ripropongono questa bella cantilena dopo uno scorcio di corpi dilaniati. C'è pure una curiosità ossia l'attore Paul Ehlers (che interpreta Madman) fuggì dal set per correre ad assistere la moglie che stava partorendo e si presentò in sala parto ancora truccato da mostro e con gli abiti di scena... Sono piuttosto convinto che per gli amanti del vecchio slasher, ripeto che l'originalità sta ai minimi, sia una pellicola che susciterà un certo interesse...si lascia guardare piacevolmente (si trova su Youtube con i sottotitoli) e ha le sue affascinanti atmosfere oltre che la giusta dose ematica :)