quarto potere regia di Orson Welles USA 1941
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quarto potere (1941)

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locandina del film QUARTO POTERE

Titolo Originale: CITIZEN KANE

RegiaOrson Welles

InterpretiOrson Welles, Joseph Cotten, Dorothy Comingore, Ruth Warrick, Agnes Moorehead, Ray Collins, Erskine Sanford, Everett Sloane, William Alland, Paul Stewart

Durata: h 1.59
NazionalitàUSA 1941
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 1941

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Trama del film Quarto potere

Il magnate dell'informazione Charles Foster Kane pronuncia la parola "Rosebud" immediatamente prima di morire, e un reporter va alla ricerca della soluzione dell'enigma nel suo passato...

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Voto Visitatori:   8,87 / 10 (255 voti)8,87Grafico
Miglior sceneggiatura originale
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior sceneggiatura originale
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Voti e commenti su Quarto potere, 255 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  26/03/2024 14:52:51
   9½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Premesso che farò una recensione per sottolineare l'ovvietà, quindi se hai studiato critica cinematografica skippala pure perché già ti avranno fatto una testa tanta su "Citizen Kane" e dopo tutto quello che è stato detto non dirò nulla, ma proprio nulla, di nuovo, anche perché sarebbe impossibile.

Miglior film di sempre? Film più importante di sempre? Non lo so, non mi piace giocare con gli assolutismi e ritengo questo tipo di comunicazione critica tra le peggiori, il cinema non è come lo sport in cui puoi leggere le statistiche di Messi o Ronaldo, Lebron o Michael Jordan, Federer o Djokovic e fare dei paragoni - anche in quel caso in realtà i numeri valgono relativamente, anche in quel caso le emozioni regalate, l'influenza sul gioco e sulla cultura pop devono essere tenute in considerazione, ma quantomeno si ha una base statistica da cui partire -, con l'arte non è così. "Citizen Kane" è stato il primo film ad introdurre il pianosequenza? Non credo, "Citizen Kane" è stato il primo film ad utilizzare la profondità di campo? Non credo, "Citizen Kane" è stato il primo film con la narrazione in flashback? Non lo so, ma non credo neanche questa, anche perché con tutti i film che sono andati perduti non ne saremo mai sicuri, ma in ogni caso il punto è di evitare questa dannosa retorica del "primo a fare qualcosa".

Detto questo, però, schivato l'ostacolo degli assolutismi, certamente il sottoscritto ritiene che "Citizen Kane" è TRA i film più belli, e anche TRA i più importanti della storia del cinema, quantomeno americano, ma estenderei il tutto ad un concetto generale, sicuramente ha avuto un ruolo fondamentale nello spezzare quella tradizione consolidata della hollywood classica e della sua narrazione e tecnica standard - che comunque ha regalato anch'essa ottimi prodotti - ed avere una discreta influenza su una sorta di cinema comunque improntato al commerciale ma dalla matrice più autoriale, per intenderci, nel contesto degli anni trenta/quaranta di Hollywood il film medio era pressoché basato sulla linearità, il campo e controcampo, un'azione, un'inquadratura alla volta, il cosiddetto decoupage classico, Welles si oppone a tutto questo, prendendo spunto a sua volta da quelle che erano già state le avanguardie - sia del muto, ma si potrebbe parlare anche del realismo poetico in Francia - e realizzando un film d'esordio che sembra spezzare in toto queste convenzioni, la forza innovativa di "Citizen Kane" è stata anche nel suo successo, che risuonando negli ambienti cinematografici ha contribuito alla crescita di una mentalità autoriale più personale, ribelle nei confronti delle convenzioni classiche.

Welles lo fa con una tecnica semplicemente straordinaria, registicamente impeccabile si potrebbe parlare per giorni dell''uso della profondità di campo creando spesso piani in cui l'azione si duplica, basti pensare alla famosissima scena del piccolo Kane che gioca fuori con la slitta mentre la camera si sposta sull'azione della madre e dei tutori che firmano il contratto, oltretutto realizzata con un pianosequenza splendido, una scena che funziona anche per contrasto, dall'enorme funzione narrativa e visiva, mentre Kane gioca fuori e si diverte, la madre firma le carte che lo porteranno a diventare quello che sarà, il bambino che gioca passa in secondo piano, l'immagine che rappresenta il concetto, e questo elemento si ripete più volte, Welles è abilissimo a dare un significato semantico alle immagini, basti pensare al flashback del matrimonio con la prima moglie e quella sequenza di colazioni insieme, con l'amore che sfiorisce rappresentato dal progressivo allontanarsi dei coniugi a tavola, la prima volta che fanno colazione insieme Kane è come appiccicato a lei, l'ultima volta la tavola sembra infinita e la distanza incolmabile. Oppure l'ombra imponente di Kane che oscura Susan, la seconda moglie, quando la costringe a cantare per non fare brutta figura con l'opinione pubblica, la sua figura ingombrante è sempre in primo piano, il resto sono dei sudditi, togliendo anche la libertà di scelta per assecondare il suo ego, altro momento straordinario, quando Kane, nel flashback del suo maggiordomo, prende in mano la palla di vetro e pronuncia "Rosebud" passando davanti agli specchi che riflettono la sua immagine sdoppiandola più volte, a simboleggiare la perdita di un'identità univoca, l'immagine si scinde, come si scinde la personalità di Kane, desiderando la spensieratezza di quando giocava con Rosebud, ma ormai deve fare i conti col mastodontico status che ha acquisito - da quanti è stato ripreso questo espediente? eddaje -

Ma di scene straordinarie ce n'è a bizzeffe, mi vengono in mente i confronti tra Kane e Laland - un grande Joseph Cotten, qui esordiente che poi avrà ancora successo e lavorerà con i più grandi di Hollywood - basti pensare al momento dopo aver perso le elezioni, quel confronto nell'ufficio disordinatissimo dopo la campagna elettorale con la camera praticamente a terra a seguire i personaggi da lontano, oppure ancora l'iconica immagine della campagna elettorale col manifesto di Kane in sottofondo, Welles usa spesso l'espediente dell'inquadratura dal basso per dare risalto ai suoi personaggi, specie Kane, sottolineandone l'imponenza, il suo linguaggio non si limita alla bellezza visiva, ma ad una funzionalità narrativa efficacissima, tramite il pianosequenza e le transizioni all'avanguardia, tramite il preponderante uso della profondità di campo - abbastanza simile all'occhio umano - crea quella narrazione continua e coesa facendo coesistere i fattori essenziali di cui poi parlerà Bazin nella sua teoria del montaggio proibito.

Ma il bello è che c'è anche - tanto - altro oltre la tecnica, la stessa sceneggiatura avrà una certa influenza nella rappresentazione di quelle storie di ascesa e caduta su un personaggio megalomane, egocentrico ma che difficilmente ricade negli stereotipi, Kane è tratteggiato benissimo, il progredire degli eventi fa spesso emergere i contrasti della sua personalità, partendo dall'innocenza perduta da bambino, con quella crescita che lo farà diventare un cinico uomo d'affari e probabilmente la persona più influente d'America per un periodo di tempo, non risparmiando anche alcune frecciatine alla stampa, all'opinione pubblica e alla flebile e influenzabile mentalità della massa, Kane è un maestro nel manovrare i pensieri altrui, Kane decide da che parte deve stare l'America, Kane se non riporta notizie, fa notizia di per sé, si potrebbe ancora parlare del mito, del culto della personalità, della propaganda, "Citizen Kane" oltre alla tecnica ha anche una varietà di risvolti narrativi che riecheggiano fino al cinema contemporaneo, non rinunciando però ai momenti di estrema delicatezza poetica che riescono a toccare efficacemente il cuore. Alla fine il re rimane solo nella sua immensa dimora, con le sue statue costosissime e manie di megalomania che ingurgitano sempre di più la sua mente, fino a condurlo ad una non troppo esplicitata nevrosi, è nei momenti di blackout, come la morte che il re ripensa alla felicità più essenziale.
" I can remember everything. That's my curse, young man. It's the greatest curse that's ever been inflicted on the human race: memory."

PS: Era solo l'inizio, il resto dei film sono straordinari o tanto quanto questo "Touch of Evil", "The Trial" - che è il mio preferito dell'autore e uno dei miei personali "10" - o che ci vanno tanto vicino come le trasposizioni di Shakespeare, ma anche "Lady of Shanghai"

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